domenica 28 settembre 2025

L'autunno all'improvviso (Straccetti di pollo con uva e ginger)

 Giuro che non ero preparata. Com'è possibile che nell'arco di meno di una settimana siamo passati da un clima subtropicale a un nebbioso autunno inglese???? Dalla canotta alla felpa in uno schiocco di dita mentre con l'altra mano reggo il flacone di Fluimucil e l'aspirina, pronta per l'inevitabile tracollo di tutta la famiglia. 
Ok il cambio di stagione e l'abbassamento delle temperature ma io preferisco l'estate!
D'altro canto, con il fresco serale mi è tornata l'ispirazione in cucina: fornelli e forno sono stati riaccesi e ho già fatto incetta di verdure e frutta di stagione. 
Chi mi conosce sa che, in linea generale, non amo molto la frutta e che per consumarne delle quantità adeguate, spesso la inserisco in piatti salati che la rendono più appetibile. 
Nonostante l'uva sia un frutto che mi piace piluccare semplicemente, ho voluto comunque provarla in un secondo piatto veloce da preparare quanto buono. Ammetto che il risultato mi ha stupita oltre le mie più rosee aspettative: un gusto leggermente agrodolce davvero gradevole. 
Purtroppo l'opinione dei maschi alfa di casa non è pervenuta visto che entrambi si rifiutano di mangiare uva. 




STRACCETTI di POLLO con UVA e GINGER. 

Ingredienti (per 3 persone):

- 400 g di petto di pollo 
- 200 g di uva bianca (meglio senza semi)
- un pezzetto di ginger fresco  (3 cm circa)
- 30 g di burro 
- maizena
- brandy
- sale
- pepe nero 

Per prima cosa tagliare il petto di pollo a filettini spessi circa 1cm. Se trovate gli straccetti di pollo già tagliati, pure meglio!
Lavare l'uva e tenerla da parte. 
Sbucciare il ginger e tritarlo.
In un tegame dal fondo antiaderente sciogliere a fuoco dolce il burro insieme al ginger tritato; quando è tutto sciolto e sfrigolante mettere a cuocere gli straccetti preventivamente infarinati con la maizena. Alzare il fuoco e far dorare gli straccetti su tutti i lati, poi salare e sfumare con un bicchierino di brandy. 
Aggiungere gli acini di uva ed eventualmente poca acqua per creare un bel fondo di cottura cremoso senza che si bruci. 
Portare a cottura (occorreranno circa 5 minuti) e alla fine cospargere con del pepe nero a piacere. 
Servire subito accompagnato magari da riso bianco o pane per fare scarpetta. 
Buon appetito!




mercoledì 17 settembre 2025

Controcorrente (Pasta alle noci)

 Mentre tutto il mondo impazzisce per i pistacchi, io vado controcorrente e confesso che preferisco di gran lunga le noci, frutta secca che, credo, abbia avuto il suo momento di gloria negli anni '80, ma che decisamente incontra di più il mio gusto personale e, a quanto pare, anche quello dei miei amati maschi alfa.
Contrariamente ad altri tipi di frutta secca, come mandorle e nocciole, ben più diffuse e blasonate, le noci sembrano essere cadute un po' nel dimenticatoio se non per qualche estroso fornaio che le inserisce nei suoi impasti. Per esempio, ormai è difficile trovare un gelato alle noci o della pasticceria che le contenga. Per questo motivo le ho sempre mangiate perlopiù in purezza, sgranocchiandole come spuntino o al massimo come aggiunta nelle insalate.
Recentemente, però, mi sono applicata per un utilizzo più creativo delle noci come condimento per la pasta: roba da leccarsi i baffi! Niente a che vedere con le salse pronte del reparto frigo al supermercato, solo noci tritate, robiola (o altro formaggio spalmabile) e poco altro.
Uno dei migliori primi piatti che ho prodotto negli ultimi tempi. Quindi una bella pacca sulla spalla per me e tutti a tavola!




PASTA ALLE NOCI 

Ingredienti (per 3 persone):
250-300 g di pasta corta (fusilli e farfalle sono perfetti)
100 g di noci sgusciate
150 g di robiola (o altro formaggio spalmabile tipo Philadelphia o stracchino)
Un pugno di foglie di rucola fresche
olio evo
sale
pepe nero

Per prima cosa tritare le noci in un piccolo mixer fino a ridurle quasi in polvere.
In un tegame scaldare un paio di cucchiai di olio evo e farvi tostare per un minuto le noci tritate a fiamma vivace, in modo che rilascino tutto il loro profumo. A questo punto abbassare la fiamma al minimo e aggiungere la robiola mescolando piano fino a che non si è completamente sciolta e si è formata una cremina invitante. Aggiustare eventualmente di sale.
Cuocere la pasta al dente in abbondante acqua salata e, dopo averla scolata (tenere da parte un bicchiere di acqua di cottura), tuffarla nella salsina di noci e robiola. Mantecare bene la pasta aggiungendo, se necessario, l'acqua di cottura della pasta tenuta da parte per aumentare la cremosità del piatto. Un minuto prima di servire aggiungere anche la rucola spezzettata e una generosa macinata di pepe nero, sempre mescolando.
Servire subito e buon appetito!

N.b.: per un gusto più delicato, la rucola può essere efficacemente sostituita da una stessa quantità di spinacini freschi.



mercoledì 27 agosto 2025

Un'estate anni stile '80 (Panzanella croccante)

 Le estati della mia infanzia si sono sempre svolte al mare, sulla riviera adriatica secondo una rigida routine consolidata nel tempo: erano gli anni '80, quando si partiva il primo di agosto con l'auto stracarica in stile trasloco. A seguire 30 giorni da trascorrere in spiaggia, pressochè identici l'uno all'altro ma comunque leggeri e spensierati.
Era da quegli anni che non trascorrevo tanto tempo stabilmente al mare eppure, guardandomi intorno, le cose non sono cambiate poi così tanto: i bambini al pomeriggio fanno ancora merenda con il gelato dello stabilimento balneare e in riva al mare si gioca ancora con la palla e i racchettoni mentre i bagnini borbottano infastiditi; alcune sere si mangia la pizza in spiaggia guardando il tramonto, altre si va a giocare a minigolf, altre ancora si va in bicicletta a mangiare il gelato alla gelateria buona. Le mamme urlano ancora per far uscire i bambini dall'acqua e a ferragosto si fanno i gavettoni. Si fanno le grigliate la sera e a pranzo si mangia il riso freddo.
Tutto come circa 40 anni fa, solo che, stavolta, sono dall'altra parte della barricata: adesso sono io la mamma!!!! Sono io che me ne sto seduta sul bagnasciuga a ciarlare mentre con lo sguardo controllo che il piccolo maschio alfa non anneghi o, peggio ancora, non affoghi qualche altro bambino. Adesso sono io che lotto ogni sera per fare la doccia al piccolo maschio alfa e gli intimo di fare i compiti altrimenti niente gelato!
Tutto uguale eppure tutto diverso. Un altro punto di vista della stessa vacanza. 
Un po' come la mia panzanella, che nel corso degli anni ga subito un piccolo update, una sorta di ammodernamento che la fa diventare un bel piatto completo vegano. E anche più instagrammabile!





Ingredienti (per 3 persone):
200 g di pane toscano raffermo 
Pomodorini in quantità 
3-4 costole di sedano 
1 cipolla fresca dolce (di Tropea o di Certaldo)
350 g di ceci già lessati
Olive nere denocciolate
Basilico fresco a profusione 
Olio evo 
Aceto balsamico 
Zucchero di canna 
Sale 
Pepe nero 

Per prima cosa lavare i pomodorini, poi asciugarli e tagliarli a metà. Disporre i pomodorini sulla placca del forno con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Cospargere i pomodorini con un dello zucchero di canna, un pizzico di sale e un filo d'olio evo. Infornare i pomodorini a 200°C per circa 20 minuti: si devono appassire e abbrustolire leggermente ai bordi. Sfornare e lasciare raffreddare. 
Tagliare il pane a dadini, raccoglierlo in una ciotola e condirlo con poco sale e olio evo. Infornare una decina di minuti, sempre a 200°C, fino a che non diventa dorato e croccante. Sfornare e lasciare raffreddare. 
Lavare e tagliare a fettine il sedano, la cipolla fresca e le olive nere. 
Raccogliere in una ciotola il sedano, la cipolla e le olive a fettine, il pane e i pomodorini. Aggiungere anche i ceci lessati e ben sgocciolati e tanto basilico spezzettato. 
Condire a piacere con olio evo, sale, aceto balsamico e un pizzico di pepe nero, mescolare e lasciare insaporire tutto insieme per una decina di minuti (magari in frigorifero) prima di servire. 
Buon appetito!



N.b.1: io uso pane integrale o semi-integrale a lievitazione naturale perché mi piace ma andrà bene qualsiasi altro tipo di pane purché sia senza sale, olio, latte, burro, strutto. Insomma deve essere pane toscano!

N.b.2: ho usato del sedano al posto del classico cetriolo, che mi resta indigesto. Se preferite il cetriolo usatelo!



giovedì 6 febbraio 2025

La bellezza all'improvviso (Vellutata di cavolfiore)

 Il 31 dicembre 2024 mi sono alzata alle 6.30, come ogni mattina, per andare a lavoro. Non avevo voglia e avrei preferito restare a letto, al calduccio, e trascorrere la giornata spignattando insieme ai miei maschi alfa. Quando sono uscita da casa era ancora buio, faceva freddo e la tentazione di mandare tutto al diavolo è stata veramente forte. Invece, spinta dal senso del dovere, sono salita in auto e sono partita. Ad un certo punto la stazione radio di musica classica ha iniziato a trasmettere un'aria che mi piace molto e mentre mi godevo la musica ho guardato fuori: stavo percorrendo il limitare di un campo completamente ghiacciato. Un gigantesco sole arancione stava sorgendo all'orizzonte, illuminando quella solitaria distesa bianca e luccicante, come in un quadro. La musica, il paesaggio, l'assenza di altri rumori...era tutto molto bello. 
Ho pensato che, tutto sommato, ne era valsa la pensa, alzarsi, per poter ammirare un simile spettacolo della natura. 
Credo che la vera bellezza stia proprio in queste piccole cose e imparare a godersele durante il solito tran tran quotidiano è qualcosa di imperativo per vivere meglio.
Ho lasciato il 2024  con questo proposito e con la voglia di allargare lo sguardo oltre le solite umane piccolezze. Perché fuori c'è molto più di quanto siamo portati a pensare. 
Torno in cucina con la voglia di semplicità ma con gusto; passati i bagordi festivi sento il bisogno di comfort food che non mi appesantiscano. Riparto dalle vellutate, che con il freddo della sera sono proprio una coccola. Oggi di cavolfiore ma profumatissima di alloro. Crostini di pane tostato, una spolverata di formaggio, se piace, e la cena è pronta!




VELLUTATA di CAVOLFIORE 

Ingredienti (per 3-4 persone):
1 cavolfiore (700/800 g)
1 cipolla dorata 
2 foglie di alloro
3 bacche di ginepro 
Pane raffermo 
Olio evo
Sale 
Pepe nero 
Formaggio grattugiato (facoltativo)

Preparare i crostini di pane: tagliare il pane a dadolini e condirlo con olio evo e sale. Farlo dorare in forno caldo a 200°C per circa 5 minuti o comunque fino a che on è diventato croccante, poi sfornare e tenere da parte. 
Sbucciare e affettare la cipolla; farla appassire in una casseruola insieme a 3 cucchiai di olio evo, le foglie di alloro, le bacche di ginepro schiacciate e una tazzina di acqua (per evitare che bruci). Quando la cipolla è morbida e trasparente aggiungere nella casseruola il cavolfiore lavato e tagliato a cimette. Salare a piacere, mescolare e aggiungere acqua, meglio se già calda, fino a coprire appena il cavolfiore. Portare a bollore a fiamma alta, poi abbassare la fiamma al minimo e incoperchiare. Lasciare sobbollire almeno 15 minuti, fino a che il cavolfiore non è morbido. Eliminare le foglie di alloro e frullare con un minipimer fino a ottenere una crema densa. Se la vellutata dovesse risultare troppo liquida rimettere sul fornello e far sobbollire fino alla consistenza desiderata. Se, al contrario, la vellutata dovesse essere troppo densa, basterà aggiungere un po' di acqua calda. 
Una volta ottenuta la densità desiderata aggiustare di sale e pepe e servire la vellutata calda accompagnata dai crostini di pane, un giro di olio buono e, se piace, una spolverata di formaggio grattugiato.
Buon appetito!

N.B.: Volendo si può aggiungere anche una patata a pezzi insieme al cavolfiore, per dare più consistenza.