Lentamente, molto lentamente scorrono queste mie ultime giornate di snervante attesa. Un senso di ineluttabilità mi pervade mentre me ne sto seduta in terrazza, al sole. Già in ritardo di una settimana, la stanchezza inizia a farsi sentire e mi sento come prima di un esame: tranquilla eppure ansiosa, fino a che non mi siederò davanti al professore e inizierà l'interrogazione, che richiederà tutta la mia forza e concentrazione. Ormai ogni momento è buono anche se il pargolo non dà cenno di voler uscire. Evidentemente il mio utero è più confortevole di un resort a cinque stelle!
Nel frattempo un libro, una tazza di thè, qualche biscotto per ingannare l'attesa.
Spero che questo sia il mio ultimo post, prima del lieto evento, poi credo che sarò costretta a prendermi un periodo di pausa per riorganizzare la mia vita. Non posso che lasciare con qualcosa di dolce, dei biscotti che definirei "da inzuppo". Sono veloci da preparare, con un cuore appena morbido e un gusto che è una sferzata di energia: caffè e cioccolato bianco, un binomio che amo particolarmente.
BISCOTTI al CAFFE' e CIOCCOLATO BIANCO
Ingredienti (circa 40 biscotti):
2 uova
220 g zucchero semolato
100 g maizena
60 ml caffè espresso
3 cucchiaini di caffè solubile
125 g burro
420 g farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g gocce di cioccolato bianco
zucchero a velo
Sciogliere il caffè solubile nel caffè espresso quando è ancora caldo e lasciarlo raffreddare. Sciogliere il burro a bagnomaria (o nel microonde) e lasciare intiepidire.
In una ciotola mescolare le uova, lo zucchero, la maizena, il lievito, il caffè e il burro. Aggiungere la farina un po' per volta e continuare a mescolare. Quando il composto inizia ad assodarsi aggiungere anche le gocce di cioccolato, poi la restante farina. Quando tutto è ben amalgamato formare con l'impasto delle palline grandi come delle noci e adagiarle su una leccarda da forno foderata di carta da forno. Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare. Spolverizzare con zucchero a velo e servire con un bel bicchierone di latte!
Buon appetito!
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martedì 2 maggio 2017
domenica 24 aprile 2016
Gita fuori porta (Plumcake al caffè e cioccolato)
Tutti pronti per il 25 aprile?
Noi siamo sulla linea di partenza armati di carbonella, costine di maiale, torta da asporto e tanta voglia di stare all'aria aperta.
Peccato che stia diluviando....
Posso solo immaginare in quali melmose condizioni possano essere i prati su cui sognavamo un ricco barbecue tra amici.
Ma non ci perderemo d'animo e faremo comunque la nostra gita fuori porta: attraverseremo la strada con l'ombrello e accenderemo un bel barbecue nel capannone vuoto di fronte a casa! In fondo l'importante è stare in buona compagnia!
Nel frattempo mi godo una domenica mattina piovosa ma rilassante in compagnia di uno dei miei amati cake da colazione: stavolta il binomio è caffè e cioccolato. Niente di meglio per iniziare la giornata con energia.
Altra nota positiva? Non contiene burro ma è comunque morbidissimo!
PLUMCAKE al CAFFE' e CIOCCOLATO
Ingredienti:
3 uova
240 g farina 00
180 g zucchero semolato
90 g olio di semi (per me di girasole)
2 cucchiai abbondanti di caffè solubile
125 g yoghurt bianco
1 bustina di lievito
100 g cioccolato fondente
Passare al setaccio il caffè solubile in modo che si polverizzi. Spezzettare il cioccolato e cospargerlo con un cucchiaio di farina. Con le fruste elettriche montare le uova con lo zucchero fino a che non sono chiare e gonfie. Sempre mescolando aggiungere lo yoghurt, l'olio a filo e il caffè solubile polverizzato. Aggiungere a poco a poco anche la farina e il lievito setacciati. Infine aggiungere il cioccolato infarinato e amalgamare molto delicatamente. Versare l'impasto in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno e infornare a 180°C per 50 minuti circa. Controllare la cottura facendo la prova stecchino prima di sfornare.
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente prima di servire.
Buon appetito!
N.B.1. Per un gusto ancora più intenso usare dello yoghurt al caffè.
N.B.2. Se si usa del cioccolato al latte invece del fondente diminuire di 15-20 g il quantitativo di zucchero per evitare un gusto eccessivamente dolce (secondo il mio personale gusto).
Con questa ricetta partecipo al contest di Sabrinaincucina "Festeggia con me"
Noi siamo sulla linea di partenza armati di carbonella, costine di maiale, torta da asporto e tanta voglia di stare all'aria aperta.
Peccato che stia diluviando....
Posso solo immaginare in quali melmose condizioni possano essere i prati su cui sognavamo un ricco barbecue tra amici.
Ma non ci perderemo d'animo e faremo comunque la nostra gita fuori porta: attraverseremo la strada con l'ombrello e accenderemo un bel barbecue nel capannone vuoto di fronte a casa! In fondo l'importante è stare in buona compagnia!
Nel frattempo mi godo una domenica mattina piovosa ma rilassante in compagnia di uno dei miei amati cake da colazione: stavolta il binomio è caffè e cioccolato. Niente di meglio per iniziare la giornata con energia.
Altra nota positiva? Non contiene burro ma è comunque morbidissimo!
PLUMCAKE al CAFFE' e CIOCCOLATO
Ingredienti:
3 uova
240 g farina 00
180 g zucchero semolato
90 g olio di semi (per me di girasole)
2 cucchiai abbondanti di caffè solubile
125 g yoghurt bianco
1 bustina di lievito
100 g cioccolato fondente
Passare al setaccio il caffè solubile in modo che si polverizzi. Spezzettare il cioccolato e cospargerlo con un cucchiaio di farina. Con le fruste elettriche montare le uova con lo zucchero fino a che non sono chiare e gonfie. Sempre mescolando aggiungere lo yoghurt, l'olio a filo e il caffè solubile polverizzato. Aggiungere a poco a poco anche la farina e il lievito setacciati. Infine aggiungere il cioccolato infarinato e amalgamare molto delicatamente. Versare l'impasto in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno e infornare a 180°C per 50 minuti circa. Controllare la cottura facendo la prova stecchino prima di sfornare.
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente prima di servire.
Buon appetito!
N.B.1. Per un gusto ancora più intenso usare dello yoghurt al caffè.
N.B.2. Se si usa del cioccolato al latte invece del fondente diminuire di 15-20 g il quantitativo di zucchero per evitare un gusto eccessivamente dolce (secondo il mio personale gusto).
Con questa ricetta partecipo al contest di Sabrinaincucina "Festeggia con me"
domenica 16 dicembre 2012
Hemingway, gatti e un tramonto
Lasciata Miami alle nostre spalle siamo partiti alla volta delle isole Keys, destinazione Key West. Lungo la strada non potevamo esimere dal fermarci a fare colazione con dei deliziosi bagel, i miei arcinemici. E sul fatto che siano i miei arcinemici non ci sono dubbi: non solo non mi riescono ma ne ho mangiati talmente tanti che il mio girovita è aumentato in maniera vergognosa. So che è colpa loro! Eppure arriverà il giorno in cui imparerò a prepararli come si deve!
Proseguendo nel viaggio le paludi e gli acquitrini del sud della Florida hanno gradualmente lasciato spazio all'oceano e, praticamente senza accorgercene, ci siamo ritrovati nel bel mezzo di un fittissimo arcipelago di isolette tutte collegate tra loro da una specie di autostrada, in massima parte costituita da ponti, la Overseas Highway: uno spettacolo unico. Talvolta le isole erano talmente piccole e strette che si poteva vedere l'oceano da entrambi i lati della strada! Viaggiando sui ponti (il più lungo dei quali misura più di 7 miglia: è l'autostrada sul mare più lunga del mondo), circondati da un'oceano di mille sfumature, dal blu notte al verde chiaro. A volte si aveva più l'impressione di stare in barca che non di guidare un'auto. Lontano, all'orizzonte, l'azzurro del cielo sembrava fondersi con l'oceano, non fosse stato per le increspature sulla superficie.
Giunti a a Key West siamo rimasti sorpresi dall'atmosfera retrò dell'isola: tutte quelle deliziose casette di legno mi facevano venir voglia di mollare tutto e trasferirmi lì per gustarmi il tramonto seduta sotto un portico di legno, con un panama bianco in testa e un bel bicchiere di rum!
Per prima cosa abbiamo deciso di recarci a Mallory Square per il "Sunset celebration". La piazza si affaccia sull'oceano e ogni sera, a partire da 2 ore prima del tramonto, vi si esibiscono acrobati e artisti di strada di ogni genere. E questo è solo l'inizio delle notti festaiole di Key West!
Narra la leggenda che una sera Tennessee Williams (uno dei tanti scrittori vissuti sull'isola) festeggiasse ubriaco la conclusione di un suo libro proprio in questa piazza e che, rapito dalla bellezza del tramonto, abbia iniziato ad applaudirlo. Da qui nasce l'usanza del sunset celebration!
Un altro famosissimo scrittore che si era stabilito su questa splendida isola è Ernest Hemingway! Dato che il maschio alfa è un suo fan non potevamo non visitare la sua casa-museo, una meravigliosa villa in legno, immersa nella vegetazione tropicale, con tanto di piscina e...gatti! Tanti gatti, tantissimi! A quanto pare Hemingway amava moltissimo queste bestiole tanto che aveva costituito una colonia nella sua casa, in cui continuano a vivere i discendenti. Come si capisce che sono proprio i discendenti dei gatti di Hemingway? Semplice: sono gatti polidattili, ovvero hanno un dito in più! Troppo carini!
Capisco benissimo perchè Hemingway decise di vivere lì e capisco anche perchè quando si è trasferito in Idaho ha poi deciso di suicidarsi!
Sono stati due giorni fantastici: abbiamo fatto il bagno di notte (rigorosamente in piscina: nelle prossime puntate spiegherò il perchè!), ci siamo svegliati all'alba per passeggiare lungo la costa, abbiamo mangiato pesce, aragosta, alligatore fritto (sa di pollo!) e la specialità locale: la Key lime pie, di cui ho prontamente cercato la ricetta.
Mi è dispiaciuto lasciare l'isola: era un vero paradiso! Per consolarci, sulla via del ritorno verso la terraferma, ci siamo fermati a pranzare in una specie di vecchia baracca di legno, una sorta di rivendita di esche dove attraccano i pescatori di aragoste e dove abbiamo potuto gustato uno stupefacente Reuben all'aragosta. Certo che solo gli americani infilerebbero l'aragosta in un panino! Era comunque delizioso, soprattutto gustato con buoni amici, riparati da uno splendido sole, sotto un portico affacciato sull'oceano....
Per ricordare queste mie amatissime isolette comunque non ho replicato il panino all'aragosta! Ho invece preparato una torta "griffata", stra-famosa, sontuosa e golosa: la Reine de Saba! L'ho preparata per il compleanno di mia mamma ed è stata molto apprezzata da tutti i golosoni di casa. Preparata con ingredienti molto tropicali come il cioccolato, il rum e il caffè mi ha fatto pensare che a Hemingway sarebbe piaciuta!
TORTA REINE DE SABA
Ingredienti:
160 g farina 00
160 g burro
160 g cioccolato fondente
160 g zucchero + 2 cucchiai
100 g farina di mandorle
4 uova
4 cucchiai di caffè
3 cucchiai di rum
1 cucchiaino di essenza di mandorle
Per la glassa:
120 g cioccolato fondente
120 g panna fresca
3 cucchiai di caffè
1 cucchiaio di rum
Per decorare:
mandorle a lamelle (50 g)
cacao amaro (2 cucchiai)
polvere di caffè (1 cucchiaio raso)
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, poi aggiungere il caffè e il rum e lasciare intiepidire. Con le fruste elettriche montare il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero fino a che il composto non è soffice e spumoso, poi aggiungere il cioccolato fuso continuando a montare.
Dividere i tuorli dagli albumi e montare a neve questi ultimi. Quando sono quasi perfettamente montati aggiungere i 2 cucchiai di zucchero per stabilizzare la massa. Sbattere leggermente i tuorli e incorporarli al composto di burro e cioccolato, poi aggiungere la farina di mandorle e l'essenza di mandorle.
Aggiungere all'impasto 1/4 degli albumi montati mescolando dall'alto verso il basso, poi procedere alternando aggiunte di farina e albumi, mescolando sempre delicatamente.
Imburrare e infarinare uno stampo rotondo a cerniera da 22 cm e versarvi l'impasto ottenuto. Livellare con una spatola e cuocere a 180°C per 30 minuti. La torta è cotta quando inserendo uno stuzzicadenti esso risulterà asciutto ai bordi e leggermente oleoso al centro.
Per la glassa: portare a ebollizione la panna in un pentolino, poi togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato mescolando velocemente fino a che non si è sciolto completamente. A questo punto aggiungere il caffè e il rum e amalgamare. Lasciare raffreddare la glassa in modo che si rapprenda.
Dopo aver sformato la torta e averla lasciata raffreddare ricoprirla completamente con la glassa. Decorare i bordi con le mandorle a lamelle e spolverizzare la superficie con cacao e polvere di caffè precedentemente mescolati.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Sapori in valigia
Proseguendo nel viaggio le paludi e gli acquitrini del sud della Florida hanno gradualmente lasciato spazio all'oceano e, praticamente senza accorgercene, ci siamo ritrovati nel bel mezzo di un fittissimo arcipelago di isolette tutte collegate tra loro da una specie di autostrada, in massima parte costituita da ponti, la Overseas Highway: uno spettacolo unico. Talvolta le isole erano talmente piccole e strette che si poteva vedere l'oceano da entrambi i lati della strada! Viaggiando sui ponti (il più lungo dei quali misura più di 7 miglia: è l'autostrada sul mare più lunga del mondo), circondati da un'oceano di mille sfumature, dal blu notte al verde chiaro. A volte si aveva più l'impressione di stare in barca che non di guidare un'auto. Lontano, all'orizzonte, l'azzurro del cielo sembrava fondersi con l'oceano, non fosse stato per le increspature sulla superficie.
Giunti a a Key West siamo rimasti sorpresi dall'atmosfera retrò dell'isola: tutte quelle deliziose casette di legno mi facevano venir voglia di mollare tutto e trasferirmi lì per gustarmi il tramonto seduta sotto un portico di legno, con un panama bianco in testa e un bel bicchiere di rum!
Per prima cosa abbiamo deciso di recarci a Mallory Square per il "Sunset celebration". La piazza si affaccia sull'oceano e ogni sera, a partire da 2 ore prima del tramonto, vi si esibiscono acrobati e artisti di strada di ogni genere. E questo è solo l'inizio delle notti festaiole di Key West!
Narra la leggenda che una sera Tennessee Williams (uno dei tanti scrittori vissuti sull'isola) festeggiasse ubriaco la conclusione di un suo libro proprio in questa piazza e che, rapito dalla bellezza del tramonto, abbia iniziato ad applaudirlo. Da qui nasce l'usanza del sunset celebration!
Un altro famosissimo scrittore che si era stabilito su questa splendida isola è Ernest Hemingway! Dato che il maschio alfa è un suo fan non potevamo non visitare la sua casa-museo, una meravigliosa villa in legno, immersa nella vegetazione tropicale, con tanto di piscina e...gatti! Tanti gatti, tantissimi! A quanto pare Hemingway amava moltissimo queste bestiole tanto che aveva costituito una colonia nella sua casa, in cui continuano a vivere i discendenti. Come si capisce che sono proprio i discendenti dei gatti di Hemingway? Semplice: sono gatti polidattili, ovvero hanno un dito in più! Troppo carini!
Capisco benissimo perchè Hemingway decise di vivere lì e capisco anche perchè quando si è trasferito in Idaho ha poi deciso di suicidarsi!
Sono stati due giorni fantastici: abbiamo fatto il bagno di notte (rigorosamente in piscina: nelle prossime puntate spiegherò il perchè!), ci siamo svegliati all'alba per passeggiare lungo la costa, abbiamo mangiato pesce, aragosta, alligatore fritto (sa di pollo!) e la specialità locale: la Key lime pie, di cui ho prontamente cercato la ricetta.
Mi è dispiaciuto lasciare l'isola: era un vero paradiso! Per consolarci, sulla via del ritorno verso la terraferma, ci siamo fermati a pranzare in una specie di vecchia baracca di legno, una sorta di rivendita di esche dove attraccano i pescatori di aragoste e dove abbiamo potuto gustato uno stupefacente Reuben all'aragosta. Certo che solo gli americani infilerebbero l'aragosta in un panino! Era comunque delizioso, soprattutto gustato con buoni amici, riparati da uno splendido sole, sotto un portico affacciato sull'oceano....
Per ricordare queste mie amatissime isolette comunque non ho replicato il panino all'aragosta! Ho invece preparato una torta "griffata", stra-famosa, sontuosa e golosa: la Reine de Saba! L'ho preparata per il compleanno di mia mamma ed è stata molto apprezzata da tutti i golosoni di casa. Preparata con ingredienti molto tropicali come il cioccolato, il rum e il caffè mi ha fatto pensare che a Hemingway sarebbe piaciuta!
TORTA REINE DE SABA
Ingredienti:
160 g farina 00
160 g burro
160 g cioccolato fondente
160 g zucchero + 2 cucchiai
100 g farina di mandorle
4 uova
4 cucchiai di caffè
3 cucchiai di rum
1 cucchiaino di essenza di mandorle
Per la glassa:
120 g cioccolato fondente
120 g panna fresca
3 cucchiai di caffè
1 cucchiaio di rum
Per decorare:
mandorle a lamelle (50 g)
cacao amaro (2 cucchiai)
polvere di caffè (1 cucchiaio raso)
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, poi aggiungere il caffè e il rum e lasciare intiepidire. Con le fruste elettriche montare il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero fino a che il composto non è soffice e spumoso, poi aggiungere il cioccolato fuso continuando a montare.
Dividere i tuorli dagli albumi e montare a neve questi ultimi. Quando sono quasi perfettamente montati aggiungere i 2 cucchiai di zucchero per stabilizzare la massa. Sbattere leggermente i tuorli e incorporarli al composto di burro e cioccolato, poi aggiungere la farina di mandorle e l'essenza di mandorle.
Aggiungere all'impasto 1/4 degli albumi montati mescolando dall'alto verso il basso, poi procedere alternando aggiunte di farina e albumi, mescolando sempre delicatamente.
Imburrare e infarinare uno stampo rotondo a cerniera da 22 cm e versarvi l'impasto ottenuto. Livellare con una spatola e cuocere a 180°C per 30 minuti. La torta è cotta quando inserendo uno stuzzicadenti esso risulterà asciutto ai bordi e leggermente oleoso al centro.
Per la glassa: portare a ebollizione la panna in un pentolino, poi togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato mescolando velocemente fino a che non si è sciolto completamente. A questo punto aggiungere il caffè e il rum e amalgamare. Lasciare raffreddare la glassa in modo che si rapprenda.
Dopo aver sformato la torta e averla lasciata raffreddare ricoprirla completamente con la glassa. Decorare i bordi con le mandorle a lamelle e spolverizzare la superficie con cacao e polvere di caffè precedentemente mescolati.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Sapori in valigia
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domenica 29 luglio 2012
Clima continentale
No, questa volta non mi sarei fatta cogliere impreparata. La fredda vacanza estiva trascorsa a Praga, anni fa, mi ha insegnato che questo clima continentale centro-europeo non è così caldo come credevo: dalle foto dell'epoca si vede benissimo che indosso sempre la stessa camicetta a righe, l'unico capo di abbigliamento a maniche lunghe che mi ero portata, convinta che sarebbe stato un caldo tremendo. Perciò stavolta, partendo alla volta di Budapest, niente canotte, vestitini e sandali, ma maglie a manica lunga, jeans e scarpe chiuse. Giusto un paio di bermuda per partire, qualche maglietta, una gonna di jeans e 2 ballerine nel caso in cui fosse spuntato qualche raggio di sole, nonostante le previsioni di piogge torrenziali, temporali e temperature massime previste di 24°C. Ma si sa che a volte anche i meteorologi sbagliano...
Più di una volta mi è capitato di vedere il termometro toccare i 36°C: caldo, caldo e sole a picco per 6 giorni di fila. Quanto ho invidiato le turiste (e le autoctone) in sandali e prendisole: io ho rischiato la sublimazione e ho rimediato una simpatica abbronzatura a maglietta! Pioggia? Poca, e tale da sollevare un'afa notevole: più di una sera ci siamo trovati a cercare refrigerio sul lungodanubio. Per fortuna era uno spettacolo niente male...
Eppure sono convinta che se mi fossi portata l'abbigliamento prettamente estivo sarebbe stato brutto tempo: questo significa andare oltre il concetto di nuvola di Fantozzi! Non a caso ha iniziato a piovere l'unico giorno in cui non ci eravamo portati dietro l'ombrello!
Dal punto di vista gastronomico in Ungheria ci vanno giù pesanti: zuppe dense, cremose e piccanti come il goulash, salsicce speziate, fritti vari e dolci a base di noci (abbiamo provato la crepe alla Gundel: crepe ripiena di noci e affogata nel cioccolato!). Questo straordinario paese merita sicuramente una visita in inverno, con temperature più idonee a questi piatti, che ci siamo comunque sbafati con gran gusto pur sudando sette camicie.
In onore della cucina ungherese ecco quindi un dolcino con le noci, anche se decisamente più adeguato al periodo estivo!
VIENNETTA NOCI e CAFFE'
Ingredienti (per circa 8 persone):
500 ml panna fresca
100 g cioccolato fondente
150 g zucchero a velo
2 albumi (da uova freschissime)
liquore nocino
8 biscotti secchi (tipo marie)
caffè (1 tazzina)
qualche gheriglio di noce
Sciogliere a bagnomaria 80 g di cioccolato fondente e spalmarlo quando è ancora caldo su 4 strisce di carta da forno di larghezza e lunghezza simili a quella dello stampo da plumcake da usare per il dessert. Mettere le strisce a raffreddare in frigo per una ventina di minuti: in questo modo si ottengono delle sfoglie sottili di cioccolato. Montare la panna con le fruste elettriche aggiungendo gradualmente lo zucchero a velo fino a che non è gonfia ma ancora morbida (non deve essere troppo soda). Montare anche gli albumi a neve ben ferma e incorporarli delicatamente alla panna con movimenti dal basso verso l'alto.
Foderare uno stampo da plumcake con carta da forno bagnata e strizzata. In una ciotolina mescolare il caffè e il nocino in uguali quantità. Inzuppare 4 biscotti nel caffè al nocino e disporli centralmente sul fondo dello stampo. Coprire i biscotti con 3 cucchiaiate di composto di panna e livellare. Posare la prima sfoglia di cioccolato, staccandola delicatamente dalla carta da forno, e coprire con altra panna. Ripetere l'operazione con la seconda sfoglia di cioccolato. Inzuppare i restanti biscotti e disporli sull'ultimo strato di panna deposto. Coprire di nuovo con panna e sfoglie di cioccolato fino ad esaurimento degli ingredienti. Terminare con uno strato di panna. A questo punto sciogliere i restanti 20 g di cioccolato insieme a qualche cucchiaio di caffè e nocino. Guarnire la superficie del dolce con la cioccolata fusa e i gherigli di noce. Far raffreddare in freezer almeno un paio di ore prima di servire.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Mamma Papera
Più di una volta mi è capitato di vedere il termometro toccare i 36°C: caldo, caldo e sole a picco per 6 giorni di fila. Quanto ho invidiato le turiste (e le autoctone) in sandali e prendisole: io ho rischiato la sublimazione e ho rimediato una simpatica abbronzatura a maglietta! Pioggia? Poca, e tale da sollevare un'afa notevole: più di una sera ci siamo trovati a cercare refrigerio sul lungodanubio. Per fortuna era uno spettacolo niente male...
Eppure sono convinta che se mi fossi portata l'abbigliamento prettamente estivo sarebbe stato brutto tempo: questo significa andare oltre il concetto di nuvola di Fantozzi! Non a caso ha iniziato a piovere l'unico giorno in cui non ci eravamo portati dietro l'ombrello!
Dal punto di vista gastronomico in Ungheria ci vanno giù pesanti: zuppe dense, cremose e piccanti come il goulash, salsicce speziate, fritti vari e dolci a base di noci (abbiamo provato la crepe alla Gundel: crepe ripiena di noci e affogata nel cioccolato!). Questo straordinario paese merita sicuramente una visita in inverno, con temperature più idonee a questi piatti, che ci siamo comunque sbafati con gran gusto pur sudando sette camicie.
In onore della cucina ungherese ecco quindi un dolcino con le noci, anche se decisamente più adeguato al periodo estivo!
VIENNETTA NOCI e CAFFE'
Ingredienti (per circa 8 persone):
500 ml panna fresca
100 g cioccolato fondente
150 g zucchero a velo
2 albumi (da uova freschissime)
liquore nocino
8 biscotti secchi (tipo marie)
caffè (1 tazzina)
qualche gheriglio di noce
Sciogliere a bagnomaria 80 g di cioccolato fondente e spalmarlo quando è ancora caldo su 4 strisce di carta da forno di larghezza e lunghezza simili a quella dello stampo da plumcake da usare per il dessert. Mettere le strisce a raffreddare in frigo per una ventina di minuti: in questo modo si ottengono delle sfoglie sottili di cioccolato. Montare la panna con le fruste elettriche aggiungendo gradualmente lo zucchero a velo fino a che non è gonfia ma ancora morbida (non deve essere troppo soda). Montare anche gli albumi a neve ben ferma e incorporarli delicatamente alla panna con movimenti dal basso verso l'alto.
Foderare uno stampo da plumcake con carta da forno bagnata e strizzata. In una ciotolina mescolare il caffè e il nocino in uguali quantità. Inzuppare 4 biscotti nel caffè al nocino e disporli centralmente sul fondo dello stampo. Coprire i biscotti con 3 cucchiaiate di composto di panna e livellare. Posare la prima sfoglia di cioccolato, staccandola delicatamente dalla carta da forno, e coprire con altra panna. Ripetere l'operazione con la seconda sfoglia di cioccolato. Inzuppare i restanti biscotti e disporli sull'ultimo strato di panna deposto. Coprire di nuovo con panna e sfoglie di cioccolato fino ad esaurimento degli ingredienti. Terminare con uno strato di panna. A questo punto sciogliere i restanti 20 g di cioccolato insieme a qualche cucchiaio di caffè e nocino. Guarnire la superficie del dolce con la cioccolata fusa e i gherigli di noce. Far raffreddare in freezer almeno un paio di ore prima di servire.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Mamma Papera
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sabato 31 marzo 2012
La fortuna del principiante
"No. Io non sono un genio. Magari è stata solo fortuna" Questo è ciò che continuo a ripetermi da sabato con stampato sulla faccia un sorriso ebete (che non farebbe altro che confermare la precedente affermazione). Però....l'ho fatto sul serio ed è stato come me l'ero immaginato.
Per una volta ho provato una sorta di istinto materno: quando l'ho lasciato andare, dopo averlo amorevolmente accudito, e l'ho visto crescere da solo, mi sono sentita estremamente orgogliosa: sapevo di aver fatto un buon lavoro e di aver lavorato bene sulla mia creatura....il mio primo pandispagna!
C'è una sorta di magia nel vedere lievitare una torta in forno, un balsamo insieme esaltante e rilassante: il sollievo per la riuscita del lavoro, il realizzarsi di una speranza. Qualcosa che dà veramente una carica positiva. Tutto sommato è molto più di quanto ho imparato ad aspettarmi dalla vita quotidiana.
Dunque questo è il mio primo pandispagna, ma mica potevo accontentarmi della versione basic...Giammai! Dato che questa doveva essere la torta di compleanno di riserva per chi non gradiva la frutta della mimosa (vedi maschio alfa che non ne ha voluto assaggiare nemmeno un boccone) ho pensato a dei gusti decisamente diversi e ad lato tasso di testosterone (niente frutta, niente fiori, colori scuri) per accontentare anche "l'uomo che non deve chiedere mai!"
Una torta soffice e profumatissima grazie al pandispagna al caffè, con un ripieno goloso che non stanca mai (la mitica crema di mascarpone), una glassa al cioccolato (tanto per non farsi mancare niente in fatto di calorie) e appena una puntina alcolica che farà capitolare anche il più ligio fautore di diete primaverili! Ciò non toglie che possa essere tranquillamente gustata anche da signore e signorine: in questo blog non c'è spazio per il maschilismo! :-)
Buona, buona, buona...non vedo l'ora di replicare il pandispagna (sperando che la sua riuscita non sia stato un colpo di fortuna!).
TORTA da UOMO
Ingredienti (per il pandispagna al caffè):
4 uova a temperatura ambiente
145 g zucchero semolato
145 g farina bianca 00
1 bustina vanillina
2 cucchiaini caffè solubile
Sciogliere il caffè solubile in 2-3 cucchiai di acqua calda. Con le fruste elettriche (per fortuna sono munita di quelle con ciotola incorporata) montare le uova con lo zucchero, il caffè e la vanillina per circa 30 minuti fino a che il tutto non sarà chiaro, gonfio e spumoso. L'impasto è pronto quando le uova "scrivono", cioè quando facendo colare a filo un poco di impasto sulla superficie dello stesso, questo non affonda subito ma resta qualche secondo a galleggiare come fosse una scritta.
Setacciare la farina nell'impasto e amalgamare molto delicatamente con una spatola, con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare il composto.
Imburrare e infarinare una tortiera a cerniera da 21 cm di diametro, versarvi l'impasto e cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 30 minuti. Prima di sfornare fare la prova stecchino. Una volta sfornato, sformare e lasciare raffreddare completamente prima di farcire.
Farcitura:
250 g mascarpone
3 tuorli freschissimi
3 cucchiai abbondanti zucchero a velo vanigliato
Montare con una frusta a mano i tuorli con lo zucchero a velo fino a che non sono abbastanza gonfi e spumosi, poi aggiungere il mascarpone e amalgamare bene il tutto. Tenere la crema in frigo qualche ora in modo che rassodi leggermente.
Assemblaggio:
50 ml latte + 50 ml crema di whisky (per la bagna)
150 g cioccolato fondente + 100 ml latte intero (per la glassa)
Tagliare il pandispagna a metà in senso orizzontale e bagnarlo internamente con la miscela di crema di whisky e latte in parti uguali aiutandosi con un pennello da cucina. Farcire una metà di pandispagna con la crema di mascarpone, coprire con l'altra metà e disporre sul piatto di portata.
A parte scaldare il latte fino all'ebollizione e farvi sciogliere il cioccolato fondente a pezzetti fuori dal fuoco. Una volta che tutto si è raffreddato fino ad avere la consistenza di una crema, versare la glassa sul pandispagna farcito nel modo più uniforme possibile e lasciare raffreddare completamente prima di servire. Questo tipo di decorazione mi piace molto perchè è semplice da eseguire (anche per una persona manchevole di manualità come me) e poi perchè vedere la colata di cioccolato sulla torta mi provoca sempre un certo turbamento e un notevole aumento della salivazione!
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo alcontest di Samaf sul cioccolato
Per una volta ho provato una sorta di istinto materno: quando l'ho lasciato andare, dopo averlo amorevolmente accudito, e l'ho visto crescere da solo, mi sono sentita estremamente orgogliosa: sapevo di aver fatto un buon lavoro e di aver lavorato bene sulla mia creatura....il mio primo pandispagna!
C'è una sorta di magia nel vedere lievitare una torta in forno, un balsamo insieme esaltante e rilassante: il sollievo per la riuscita del lavoro, il realizzarsi di una speranza. Qualcosa che dà veramente una carica positiva. Tutto sommato è molto più di quanto ho imparato ad aspettarmi dalla vita quotidiana.
Dunque questo è il mio primo pandispagna, ma mica potevo accontentarmi della versione basic...Giammai! Dato che questa doveva essere la torta di compleanno di riserva per chi non gradiva la frutta della mimosa (vedi maschio alfa che non ne ha voluto assaggiare nemmeno un boccone) ho pensato a dei gusti decisamente diversi e ad lato tasso di testosterone (niente frutta, niente fiori, colori scuri) per accontentare anche "l'uomo che non deve chiedere mai!"
Una torta soffice e profumatissima grazie al pandispagna al caffè, con un ripieno goloso che non stanca mai (la mitica crema di mascarpone), una glassa al cioccolato (tanto per non farsi mancare niente in fatto di calorie) e appena una puntina alcolica che farà capitolare anche il più ligio fautore di diete primaverili! Ciò non toglie che possa essere tranquillamente gustata anche da signore e signorine: in questo blog non c'è spazio per il maschilismo! :-)
Buona, buona, buona...non vedo l'ora di replicare il pandispagna (sperando che la sua riuscita non sia stato un colpo di fortuna!).
Torta da uomo |
TORTA da UOMO
Ingredienti (per il pandispagna al caffè):
4 uova a temperatura ambiente
145 g zucchero semolato
145 g farina bianca 00
1 bustina vanillina
2 cucchiaini caffè solubile
Sciogliere il caffè solubile in 2-3 cucchiai di acqua calda. Con le fruste elettriche (per fortuna sono munita di quelle con ciotola incorporata) montare le uova con lo zucchero, il caffè e la vanillina per circa 30 minuti fino a che il tutto non sarà chiaro, gonfio e spumoso. L'impasto è pronto quando le uova "scrivono", cioè quando facendo colare a filo un poco di impasto sulla superficie dello stesso, questo non affonda subito ma resta qualche secondo a galleggiare come fosse una scritta.
Setacciare la farina nell'impasto e amalgamare molto delicatamente con una spatola, con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare il composto.
Imburrare e infarinare una tortiera a cerniera da 21 cm di diametro, versarvi l'impasto e cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 30 minuti. Prima di sfornare fare la prova stecchino. Una volta sfornato, sformare e lasciare raffreddare completamente prima di farcire.
Pandispagna al caffè |
Farcitura:
250 g mascarpone
3 tuorli freschissimi
3 cucchiai abbondanti zucchero a velo vanigliato
Montare con una frusta a mano i tuorli con lo zucchero a velo fino a che non sono abbastanza gonfi e spumosi, poi aggiungere il mascarpone e amalgamare bene il tutto. Tenere la crema in frigo qualche ora in modo che rassodi leggermente.
Assemblaggio:
50 ml latte + 50 ml crema di whisky (per la bagna)
150 g cioccolato fondente + 100 ml latte intero (per la glassa)
Tagliare il pandispagna a metà in senso orizzontale e bagnarlo internamente con la miscela di crema di whisky e latte in parti uguali aiutandosi con un pennello da cucina. Farcire una metà di pandispagna con la crema di mascarpone, coprire con l'altra metà e disporre sul piatto di portata.
A parte scaldare il latte fino all'ebollizione e farvi sciogliere il cioccolato fondente a pezzetti fuori dal fuoco. Una volta che tutto si è raffreddato fino ad avere la consistenza di una crema, versare la glassa sul pandispagna farcito nel modo più uniforme possibile e lasciare raffreddare completamente prima di servire. Questo tipo di decorazione mi piace molto perchè è semplice da eseguire (anche per una persona manchevole di manualità come me) e poi perchè vedere la colata di cioccolato sulla torta mi provoca sempre un certo turbamento e un notevole aumento della salivazione!
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo alcontest di Samaf sul cioccolato
martedì 31 gennaio 2012
Aspettando la neve
Eccomi qui. In attesa. Nonostante il frenetico periodo lavorativo oggi sono uscita presto da lavoro in seguito all'allarme neve. Stavolta non ho fatto la stakanovista e me ne sono andata prima che iniziasse l'eventuale bufera: volevo evitare l'odissea dell'ultima nevicata!
In questo mezzo pomeriggio libero mi sono sentita sospesa come in una sorta di limbo: un tempo non-tempo, un infinito battito di ciglia, un respiro trattenuto.
Guardo il cielo bianco fuori dalla finestra e decido che in questa sorta di bolla temporale ho voglia di biscotti. Dolci, profumati e croccanti biscotti. Apro il mio libro di biscotti (ottimo regalo di buoni amici) e mi metto al lavoro.
Ecco. La neve sta scendendo sottile e silenziosa. Spero di svegliarmi domani mattina sotto una coltre morbida e bianca così che possa infilare la testa sotto il mio caldo piumone e continuare a dormire: non ho nessuna intenzione di avventurarmi per strada con l'auto per andare a lavoro (non so nemmeno montare le catene!!!). Ti prego! Fa che nevichi sul serio!!!
BISCOTTI al CAFFE'
Ingredienti:
2 tuorli
120 g zucchero semolato
250 g farina
125 g burro
cacao amaro in polvere
2 cucchiai caffè solubile
40 g nocciole
40 g noci
1 cucchiaino di lievito in polvere
latte
sale
Lavorare a crema i tuorli con lo zucchero. Mescolare la farina, 2 cucchiai abbondanti di cacao e il lievito. Sciogliere il caffè in 2-3 cucchiai di latte freddo. Tritare finemente noci e nocciole. Impastare tutti gli ingredienti più il burro sciolto a temperatura ambiente e un pizzico di sale. L'impasto risultante è abbastanza "sabbioso", quasi come se fosse un crumble. Compattare l'impasto il più possibile e farlo riposare in frigo almeno un'ora. Dopo il raffreddamento creare dei cilindri con l'impasto (io ho usato la sparabiscotti per compattare ulteriormente l'impasto e dargli una bella forma cilindrica) e porli in freezer 5-10 minuti. Affettare i cilindri d'impasto con uno spessore di circa mezzo centimetro. Adagiare le fette sulla teglia da forno rivestita di carta da forno e infornare a 180°C per 15 minuti al massimo. Sfornare, lasciare raffreddare e gustare in qualunque momento della giornata: sono deliziosi!
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo al contest della Pasticciona
In questo mezzo pomeriggio libero mi sono sentita sospesa come in una sorta di limbo: un tempo non-tempo, un infinito battito di ciglia, un respiro trattenuto.
Guardo il cielo bianco fuori dalla finestra e decido che in questa sorta di bolla temporale ho voglia di biscotti. Dolci, profumati e croccanti biscotti. Apro il mio libro di biscotti (ottimo regalo di buoni amici) e mi metto al lavoro.
Ecco. La neve sta scendendo sottile e silenziosa. Spero di svegliarmi domani mattina sotto una coltre morbida e bianca così che possa infilare la testa sotto il mio caldo piumone e continuare a dormire: non ho nessuna intenzione di avventurarmi per strada con l'auto per andare a lavoro (non so nemmeno montare le catene!!!). Ti prego! Fa che nevichi sul serio!!!
BISCOTTI al CAFFE'
Ingredienti:
2 tuorli
120 g zucchero semolato
250 g farina
125 g burro
cacao amaro in polvere
2 cucchiai caffè solubile
40 g nocciole
40 g noci
1 cucchiaino di lievito in polvere
latte
sale
Lavorare a crema i tuorli con lo zucchero. Mescolare la farina, 2 cucchiai abbondanti di cacao e il lievito. Sciogliere il caffè in 2-3 cucchiai di latte freddo. Tritare finemente noci e nocciole. Impastare tutti gli ingredienti più il burro sciolto a temperatura ambiente e un pizzico di sale. L'impasto risultante è abbastanza "sabbioso", quasi come se fosse un crumble. Compattare l'impasto il più possibile e farlo riposare in frigo almeno un'ora. Dopo il raffreddamento creare dei cilindri con l'impasto (io ho usato la sparabiscotti per compattare ulteriormente l'impasto e dargli una bella forma cilindrica) e porli in freezer 5-10 minuti. Affettare i cilindri d'impasto con uno spessore di circa mezzo centimetro. Adagiare le fette sulla teglia da forno rivestita di carta da forno e infornare a 180°C per 15 minuti al massimo. Sfornare, lasciare raffreddare e gustare in qualunque momento della giornata: sono deliziosi!
Buon appetito!
Biscotti al caffè |
Con questa ricetta partecipo al contest della Pasticciona
mercoledì 11 gennaio 2012
Profiterol o tiramisù?
Si suole dire che l'Epifania tutte le feste si porta via. Nel mio caso ciò non corrisponde a verità in quanto allo scoccare della mezzanotte del 7 gennaio iniziano i festeggiamenti per il SUO compleanno. Infatti anche il maschio alfa compie gli anni (non mi è concesso dire quanti perchè si sente vecchio....peggio di una donna! Basti sapere che ne ha uno più di me! :-P) ed essendo un maschio viziato e coccolato gli piace ricevere auguri e regali. E' quindi con i festeggiamenti della Sua augusta persona che termina il periodo più ipercalorico dell'anno. Quest'anno sono stata veramente scandalosa: a corto di idee dopo il Natale appena trascorso, non gli ho ancora regalato niente. In ogni caso una cosa non potevo esimermi di fare: una faraonica torta di compleanno, ovviamente. D'altronde ho preparato torte di compleanno per chiunque negli ultimi mesi, potevo non preparare qualcosa di assolutamente speciale per il mio compagno di una vita?
Da tempo immemore so che ci sono due dolci che lo fanno letteralmente impazzire: il tiramisù, rigorosamente preparato da sua mamma, con il quale non è permessa competizione (cocco di mamma! nda) e il profiterol. Una mattina di tanti anni fa lo sopresi a mangiarsi le tanto amate bignè addirittura alle 9.30!!! Se non è gola questa...
Dunque: non potevo fare il tiramisù, ma il profiterol? Oddio, ho sempre sentito dire che è difficilissimo fare i bignè, senza contare gli accalorati scoraggiamenti di mia mamma "Compra i bignè gia pronti che di sicuro non ti vengono. E' già un miracolo se ti è venuto bene il tronchetto, non sfidare ulteriormente la fortuna.". Fortunatamente se tengo un blog di cucina è anche perchè il mio ego è abbastanza grande da farmi sentire in grado di cucinare qualunque cosa (o quasi), perciò ho fatto un pieno di autostima e mi sono lanciata nella preparazione della pasta choux seguendo alla lettera questa ricetta.
Se scrivo questo post è facile immaginare quale sia stato il risultato! ;-)
Poi un'altra idea geniale: e se unissi i 2 amati dessert in una unica, goduriosissima golosità? Fatto!
Per il maschio sarebbe dovuta essere una sorpresa, visto che gli ho reso la cucina off-limit per un paio di ore al giorno negli ultimi due giorni, e sono sicura che non si aspettava il profiterol dato che gli avevo già ampiamente spiegato che non ne ero capace. Poi però, la mattina del pranzo della festa ho capitolato e gli ho mostrato il frutto delle mie fatiche.Vedere la sua espressione stupita e il sorriso che gli si allargava sul viso è stato bellissimo e piu soddisfacente di vederlo scartare l'ennesimo regalo. Il tutto è stato seguito da un perfido ghigno come a dire "questo è tutto mio e guai a chi lo tocca!"
Per fortuna ancora non sapeva che li avevo riempiti con la crema di mascarpone, la sua altra grande passione. In quel caso penso che sarebbe veramente scappato nella solitudine del suo studio con la sua torta di compleanno! :-)
PROFITEROL al TIRAMISU'
Ingredienti:
(dovrebbe essere una dose per 24 bigne...a me ne sono venuti 21)
2 uova
66 g burro a temperatura ambiente
70 g farina
75 ml acqua
10 ml latte parzialmente scremato
mezzo cucchiaino sale
Mettere in un pentolino acqua, latte, sale e il burro tagliato a tocchetti e abbastanza morbido. Scaldare dolcemente in modo che il burro sia perfettamente fuso prima che l'acqua inizi a bollire. Quando l'acqua inizia a bollire versare la farina tutta in una volta e mescolare con un cucchiaio di legno. Cuocere a fiamma bassa finchè il composto non si sarà asciugato un po' e sul fondo del pentolino non si è formata una patina biancastra. L'impasto resta abbastanza morbido in ogni caso, quindi è bene non esagerare con la cottura. Togliere dal fuoco quando si inizia a sentire odore di burro cotto.
Trasferire il composto in una ciotola e continuare a mescolare per farlo freddare (io ho usato le fruste eletttriche) per un paio di minuti. Sbattere le uova in una ciotolina e aggiungerle lentamente all'impasto continuando a mescolare (sempre con le fruste elettriche). Non aggiungere la dose successiva di uovo se la precedente non è stata perfettamente incorporata. Ho ottenuto un impasto morbido ma sodo.
Ungere bene con del burro una teglia da forno (niente carta da forno). Con 2 cucchiaini prelevare un quantitativo di impasto della grandezza di una ciliegia, renderlo il più possibile sferico e adagiarlo sulla teglia. Chi è pratico può usare la sac-a-poche. Proseguire fino al termine dell'impasto. I bignè devono essere ben distanziati tra loro perchè in cottura gonfiano parecchio.
Infornare a 200° C per 12 minuti (i bignè saranno già gonfiati), poi continuare la cottura per 20-25 minuti lasciando lo sportello del forno socchiuso (ho usato il manico di un cucchiaio a contrasto con lo sportello per creare una sorta di valvola di sfogo del forno). Sfornare e lasciare raffreddare.
I miei sono venuti bellissimi: gonfi e cavi all'interno. Sembravano proprio di pasticceria e io ne sono orgogliosa come non mai! Ecco i miei amati pargoletti:
per la farcitura:
500 g mascarpone
5 tuorli
5 cucchiai abbondanti di zucchero a velo
Sbattere a lungo i tuorli con lo zucchero fino a che non si eè creata una crema gonfia e liscia. Aggiungere il mascarpone e amalgamare bene fino all'ottenimento di una crema omogenea. Lasciare riposare in frigo una notte prima di usarla per farcire i bignè: in questo modo si rassoda e non c'è rischio che fuoriesca.
per la glassa:
160 g cioccolato fondente
140 g panna fresca
2 cucchiai caffè solubile
In un pentolino versare la panna e sciogliervi il caffe solubile. Scaldare la panna a fuoco basso e sciogliervi dolcemente il cioccolato precedentemente spezzettato. Amalgamare bene e far raffreddare un po' prima di utilizzarla per glassare i bignè.
per il caramello (guarnizioni):
70 g zucchero semolato
10 ml acqua
Versare acqua e zucchero in un pentolino, mescolare e iniziare a scaldare a fuoco basso. Non toccare più niente fino a che lo zucchero non si è fuso e non ha assunto un colore ambrato. Spengere il fuoco, prelevare il caramello a piccole porzioni (io ho usato un cucchiaio) e creare delle specie di linguette depositandolo su un foglio di carta da forno. Quando sono perfettamente solidificate usare le linguette per guarnire il profiterol.
Assemblaggio:
Praticare un piccolo foro alla base dei bignè, usando un coltello. Riempire la sac-a-poche con la crema di mascarpone e riempire le bignè allargando il foro praticato usando un beccuccio liscio abbastanza lungo e largo. Immergere parzialmente i bignè nella glassa di cioccolato tenendoli per la base, poi disporli sul vassoio di portata (io ho creato una specie di piramide). Versare la glassa avanzata sulla piramide in modo da ricoprire quasi completamente i bignè (questione di gusti: si può anche limitare la glassa ma a noi il profiterol piace affogato di cioccolata!). Guarnire con le linguette di caramello e servire.
Ammetto che è stato un lavoro piuttosto lungo ma il risultato ha sorpreso me per prima, che non sono affatto una estimatrice del classico profiterol: la crema al mascarpone è semplice e incontra più il mio gusto; la glassa di cioccolato al caffè è assolutamente da provare perchè davvero goduriosa! Per quanto riguarda LUI....beh, il giorno successivo era rimasto solo un bignè (che è stato pappato dopo cena), perciò presumo che abbia davvero apprezzato!
Buon appetito e buon compleanno al mio maschio alfa!
Con questa ricetta partecipo al contest della Pasticciona in cucina
e al contest del Molino Chiavazza sulle torte di compleanno
Da tempo immemore so che ci sono due dolci che lo fanno letteralmente impazzire: il tiramisù, rigorosamente preparato da sua mamma, con il quale non è permessa competizione (cocco di mamma! nda) e il profiterol. Una mattina di tanti anni fa lo sopresi a mangiarsi le tanto amate bignè addirittura alle 9.30!!! Se non è gola questa...
Dunque: non potevo fare il tiramisù, ma il profiterol? Oddio, ho sempre sentito dire che è difficilissimo fare i bignè, senza contare gli accalorati scoraggiamenti di mia mamma "Compra i bignè gia pronti che di sicuro non ti vengono. E' già un miracolo se ti è venuto bene il tronchetto, non sfidare ulteriormente la fortuna.". Fortunatamente se tengo un blog di cucina è anche perchè il mio ego è abbastanza grande da farmi sentire in grado di cucinare qualunque cosa (o quasi), perciò ho fatto un pieno di autostima e mi sono lanciata nella preparazione della pasta choux seguendo alla lettera questa ricetta.
Se scrivo questo post è facile immaginare quale sia stato il risultato! ;-)
Poi un'altra idea geniale: e se unissi i 2 amati dessert in una unica, goduriosissima golosità? Fatto!
Per il maschio sarebbe dovuta essere una sorpresa, visto che gli ho reso la cucina off-limit per un paio di ore al giorno negli ultimi due giorni, e sono sicura che non si aspettava il profiterol dato che gli avevo già ampiamente spiegato che non ne ero capace. Poi però, la mattina del pranzo della festa ho capitolato e gli ho mostrato il frutto delle mie fatiche.Vedere la sua espressione stupita e il sorriso che gli si allargava sul viso è stato bellissimo e piu soddisfacente di vederlo scartare l'ennesimo regalo. Il tutto è stato seguito da un perfido ghigno come a dire "questo è tutto mio e guai a chi lo tocca!"
Per fortuna ancora non sapeva che li avevo riempiti con la crema di mascarpone, la sua altra grande passione. In quel caso penso che sarebbe veramente scappato nella solitudine del suo studio con la sua torta di compleanno! :-)
Profiterol al tiramisù |
PROFITEROL al TIRAMISU'
Ingredienti:
(dovrebbe essere una dose per 24 bigne...a me ne sono venuti 21)
2 uova
66 g burro a temperatura ambiente
70 g farina
75 ml acqua
10 ml latte parzialmente scremato
mezzo cucchiaino sale
Mettere in un pentolino acqua, latte, sale e il burro tagliato a tocchetti e abbastanza morbido. Scaldare dolcemente in modo che il burro sia perfettamente fuso prima che l'acqua inizi a bollire. Quando l'acqua inizia a bollire versare la farina tutta in una volta e mescolare con un cucchiaio di legno. Cuocere a fiamma bassa finchè il composto non si sarà asciugato un po' e sul fondo del pentolino non si è formata una patina biancastra. L'impasto resta abbastanza morbido in ogni caso, quindi è bene non esagerare con la cottura. Togliere dal fuoco quando si inizia a sentire odore di burro cotto.
Trasferire il composto in una ciotola e continuare a mescolare per farlo freddare (io ho usato le fruste eletttriche) per un paio di minuti. Sbattere le uova in una ciotolina e aggiungerle lentamente all'impasto continuando a mescolare (sempre con le fruste elettriche). Non aggiungere la dose successiva di uovo se la precedente non è stata perfettamente incorporata. Ho ottenuto un impasto morbido ma sodo.
Ungere bene con del burro una teglia da forno (niente carta da forno). Con 2 cucchiaini prelevare un quantitativo di impasto della grandezza di una ciliegia, renderlo il più possibile sferico e adagiarlo sulla teglia. Chi è pratico può usare la sac-a-poche. Proseguire fino al termine dell'impasto. I bignè devono essere ben distanziati tra loro perchè in cottura gonfiano parecchio.
Infornare a 200° C per 12 minuti (i bignè saranno già gonfiati), poi continuare la cottura per 20-25 minuti lasciando lo sportello del forno socchiuso (ho usato il manico di un cucchiaio a contrasto con lo sportello per creare una sorta di valvola di sfogo del forno). Sfornare e lasciare raffreddare.
I miei sono venuti bellissimi: gonfi e cavi all'interno. Sembravano proprio di pasticceria e io ne sono orgogliosa come non mai! Ecco i miei amati pargoletti:
bignè |
per la farcitura:
500 g mascarpone
5 tuorli
5 cucchiai abbondanti di zucchero a velo
Sbattere a lungo i tuorli con lo zucchero fino a che non si eè creata una crema gonfia e liscia. Aggiungere il mascarpone e amalgamare bene fino all'ottenimento di una crema omogenea. Lasciare riposare in frigo una notte prima di usarla per farcire i bignè: in questo modo si rassoda e non c'è rischio che fuoriesca.
per la glassa:
160 g cioccolato fondente
140 g panna fresca
2 cucchiai caffè solubile
In un pentolino versare la panna e sciogliervi il caffe solubile. Scaldare la panna a fuoco basso e sciogliervi dolcemente il cioccolato precedentemente spezzettato. Amalgamare bene e far raffreddare un po' prima di utilizzarla per glassare i bignè.
per il caramello (guarnizioni):
70 g zucchero semolato
10 ml acqua
Versare acqua e zucchero in un pentolino, mescolare e iniziare a scaldare a fuoco basso. Non toccare più niente fino a che lo zucchero non si è fuso e non ha assunto un colore ambrato. Spengere il fuoco, prelevare il caramello a piccole porzioni (io ho usato un cucchiaio) e creare delle specie di linguette depositandolo su un foglio di carta da forno. Quando sono perfettamente solidificate usare le linguette per guarnire il profiterol.
Assemblaggio:
Praticare un piccolo foro alla base dei bignè, usando un coltello. Riempire la sac-a-poche con la crema di mascarpone e riempire le bignè allargando il foro praticato usando un beccuccio liscio abbastanza lungo e largo. Immergere parzialmente i bignè nella glassa di cioccolato tenendoli per la base, poi disporli sul vassoio di portata (io ho creato una specie di piramide). Versare la glassa avanzata sulla piramide in modo da ricoprire quasi completamente i bignè (questione di gusti: si può anche limitare la glassa ma a noi il profiterol piace affogato di cioccolata!). Guarnire con le linguette di caramello e servire.
Ammetto che è stato un lavoro piuttosto lungo ma il risultato ha sorpreso me per prima, che non sono affatto una estimatrice del classico profiterol: la crema al mascarpone è semplice e incontra più il mio gusto; la glassa di cioccolato al caffè è assolutamente da provare perchè davvero goduriosa! Per quanto riguarda LUI....beh, il giorno successivo era rimasto solo un bignè (che è stato pappato dopo cena), perciò presumo che abbia davvero apprezzato!
Buon appetito e buon compleanno al mio maschio alfa!
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domenica 20 febbraio 2011
San Valentino
Anche quest’anno la insulsa ricorrenza di San Valentino è passata: sia ben chiaro, non sono contraria a chi dice “ti amo”, sono contraria all’obbligo di doverlo fare per forza in un giorno prestabilito. E gli altri giorni? Niente dichiarazioni di amore? Bisogna per forza aspettare il giorno in cui le vetrine dei negozi sono piene di cuori rosa e rossi e la melassa scorre a fiumi in ogni programma televisivo? Io non sono d’accordo. E pensare che un sacco di gente si affanna in questo giorno alla ricerca di un regalo degnamente zuccheroso e di frasi sdolcinate da dire. Ma d’altronde, più che la festa degli innamorati, San Valentino è la festa di fiorai, pasticceri, gioiellieri e chi più ne ha più ne metta. La cosa più assurda che ho sentito è che un sacco di persone, a caccia di facile romanticismo, si sono affidate al web per scrivere un biglietto d’amore! Ma è mai possibile che gli impeti del proprio cuore possano essere descritti da qualcun altro con frasi da Baci Perugina? E soprattutto: si è davvero sicuri di amare qualcuno se si è costretti a ricorrere a degli “aiutini” per dichiararsi? Personalmente sono dell’idea che la spontaneità sia la cosa migliore: se il mio fidanzato si presentasse recitandomi “il bacio è un apostrofo rosa tra le parole ti amo” io mi metterei a ridere come una matta!
Per quanto mi riguarda San Valentino è stato un giorno come un altro, però, dato che tutte le scuse son buone per mangiare ho deciso di preparare un dessert goloso che volevo provare già da qualche mese: budini di cioccolato bianco con salsa al caffè.
Pur essendo a base di cioccolato bianco i budini non sono troppo dolci e stucchevoli, anche se il polemico fidanzato ha dichiarato che erano troppo cotti: in effetti sono rimasti in forno 5 minuti più del dovuto ma la cosa non mi sembrava avesse inficiato così tanto il risultato. Mah!
Veramente sorprendente è la salsa al caffè: deliziosamente vellutata a ogni boccone scatena un’esplosione di puro caffè in bocca. Mi ha veramente entusiasmato, soprattutto perché non posso bere caffè pur amandone moltissimo il sapore.
Ingredienti:
per 5 budini:
150 g cioccolato bianco
300 ml latte
2 uova
20 g zucchero
15 g fecola
burro
Per la salsa:
3 tazzine di caffè ristretto
150 ml latte
70 g zucchero
10 g fecola
Sciogliere la fecola in poco latte e fare bollire il restante latte con lo zucchero. Togliere la casseruola dal fuoco, aggiungere il cioccolato bianco spezzettato e mescolare finché il cioccolato risulta fuso. Lasciare intiepidire, incorporare la miscela di latte e fecola e mescolare su fuoco basso finché si addensa leggermente. Togliere di nuovo la casseruola dal fuoco e incorporare le uova uno alla volta. Imburrare dei pirottini di alluminio e riempire con il composto a base di cioccolato bianco.
Preparare una teglia riempita a metà con dell’acqua e sistemarvi i pirottini. Infornare per 30 minuti (non di più altrimenti il fidanzato si lamenta!) a 160°C, poi lasciare raffreddare fuori dal forno.
Nel frattempo versare 100 ml di latte in una casseruola e portare all’ebollizione con lo zucchero e il caffè. A parte sciogliere la fecola con il resto del latte: quando il latte ha raggiunto l’ebollizione aggiungere il composto di fecola e latte mescolando con una frusta finché la salsa si addensa leggermente. Quindi lasciare intiepidire. Capovolgere i budini sui piatti e accompagnarli con la salsa al caffè.
Bello festeggiare San Valentino in questo modo!
Budino di cioccolato bianco con salsa al caffè |
Questa ricetta e` perfetta per la raccolta della Massaia Canterina dal titolo I love coffee.
Partecipo anche al contest di Vaniglia e cannella "J'adore le chocolat"
Partecipo anche al contest di Vaniglia e cannella "J'adore le chocolat"
domenica 12 dicembre 2010
Addio tendine...benvenute voglie
Avere in casa un uomo pesantemente infortunato è peggio di un cataclisma: “Prendimi questo!”, “Portami quello”, “Dammi, fammi… “ …eccetera, eccetera, eccetera. Da diventare matti. D’altronde come si può dire di no, anche se l’infortunato si sta palesemente approfittando di me?? Insomma, la morale della favola è che da circa una settimana posso aggiungere al mio curriculum vitae la voce “badante” tra i lavori svolti! Tra le tante richieste che ci sono state, una in particolare è risultata essere piuttosto impegnativa ma di grande soddisfazione! Durante la visita di un nostro amico, mi è venuto in mente di mostrargli il mio nuovo libro sul cioccolato. Grosso errore: le foto di torte e pasticcini hanno scatenato voglie inattese che hanno portato la creatura momenataneamente non deambulante a pormi una serie di domande a cui inizialmente non avevo dato importanza: “Abbiamo il burro?”, “Certo, caro!”; “Ci sono le uova?”, “Ovviamente, tesoro!”; “Ah bene! Allora mi prepari questa?”. Dicendo questo mi mostra la foto di una faraonica fetta di torta ripiena. Che potevo fare? Mi sono rimboccata le maniche e ho provato questa nuova torta che prometteva una festa di sapore in bocca. E poi non potevo rinunciare a provare l’abbinamento cacao/caffè, che personalmente trovo paradisiaco.
Ecco quindi la ricetta per la ciambella al cacao con crema al caffè… una autentica bomba calorica in perfetto stile natalizio!
Ingredienti per la ciambella:
- 250 ml latte
- 250 g zucchero
- 200 g farina bianca “00”
- 100 g cacao amaro
- 2 uova
- 1 bustina lievito
- 1 bustina vanillina
- Una noce di burro
- Sale
Ingredienti per la crema:
- 200 g burro
- 200 g zucchero a velo
- 2 tuorli
- 4 tazzine di caffè
Rompere le uova e sbatterle con un pizzico di sale. Aggiungere lo zucchero, lavorandolo a lungo fino ad ottenere una crema; quindi unire la farina precedentemente mescolata con il lievito, la vanillina e il cacao, ammorbidendo l’impasto con il latte. La vanillina è facoltativa ma mi piace troppo il profumo che dà ai dolci in forno.
Prendere uno stampo da ciambella (in realtà sarebbe meglio uno stampo a cerniera ma il mio era disperso negli oscuri meandri della cucina di mia mamma!), imburrare e cospargere con poca farina facendo attenzione a distribuirla bene e a eliminare quella in eccesso. Versare l’impasto nella teglia e pareggiarlo.
Infornare a 180°C per 1 ora senza mai aprire il forno durante la cottura.
Lavorare il burro quando è morbido (a temperatura ambiente) con lo zucchero a velo e i 2 tuorli fino ad ottenere una crema densa. A questo punto aggiungere il caffè continuando ad impastare fino a ottenere un composto omogeneo e più morbido di prima.
Una volta cotta la ciambella, toglierla dallo stampo e farla raffreddare bene. Tagliarla orizzontalmente in 2 parti, spalmare metà della crema sulla parte inferiore e poi ricoprire con la parte superiore della ciambella. Con la crema avanzata riempire una saccapoche (Che bello! Era la prima volta che la usavo ed è stato proprio divertente!) e decorare a piacere la superficie della torta: io, che non sono una grande artista, ho creato un semplice motivo a onde con un beccuccio a stella. Tenere la torta in frigo per almeno un’ora per far rassodare la crema e poi servire. E’ di grande effetto e molto buona: soddisfa anche i maschietti infortunati e viziati… lo garantisco!
Buon appetito!
Ciambella al cacao con crema al caffè |
Con questa ricetta partecipo alla raccolta della Massaia Canterina dal titolo I love coffee.
...e al contest di Vaniglia e cannella "J'adore le chocolat"
...e al contest di Vaniglia e cannella "J'adore le chocolat"
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