giovedì 23 dicembre 2021

La luce in fondo al tunnel (Faraona alla melagrana)

Sono state settimane frenetiche e molto intense a lavoro e ora.... non ne posso più! Anelo qualche giorno di tranquillità, a casa, senza dover frullare come una trottola e arrabbiarmi di continuo.
E per ricaricare le batterie credo proprio che trascorrerò la maggior parte delle feste in cucina, per viziare amici e parenti!
Quindi da stasera inizia la produzione su scala industriale di biscotti da elargire un po' a tutti, perche fa sempre piacere ricevere dei bei biscotti!
Se invece siete alla ricerca di un'idea per il pranzo di Natale, non posso che consigliarvi la faraona alla melagrana che, anche se ha bisogno di una lunga e lenta cottura, è decisamente semplice da preparare e molto molto gustosa. Personalmente sono rimasta piacevolmente stupita, la prima volta che l'ho preparata, e non vedo l'ora di riproporla per le feste!
Provatela perché è davvero buonissima e particolare!




FARAONA  ALLA MELAGRANA

Ingredienti (per 3-4 persone):
1 faraona
2 melagrane
2 scalogni
3 bacche di ginepro
5 chiodi di garofano
1 stecca di cannella 
una decina di grani di pepe nero
1/2 bicchiere di brandy
miele
15-20 g di burro
1 foglia di alloro
olio evo
sale

Fiammeggiare la faraona sulla fiamma per togliere eventuali piumette residue. Tagliare a pezzi la faraona mantenendo la pelle e disporli in una ciotola.
Spremere il succo delle melagrane avendo cura di tenere un quarto di melagrana integra per la decorazione finale. Versare il succo sui pezzi di faraona e aggiungere anche il brandy, la cannella, il pepe in grani, i chiodi di garofano e le bacche di ginepro. Assicurarsi che tutti i pezzi siano a contatto con la marinata e lasciare marinare almeno un paio d'ore, coperta, in frigo.
Una volta terminato il tempo di marinatura: sbucciare e tritare gli scalogni e tenerli da parte. In una capace casseruola versare 2-3 cucchiai di olio evo, il burro e la foglia di alloro e far scaldare a fiamma vivace. Sgocciolare i pezzi di faraona dalla marinata e adagiarli nella casseruola, facendoli rosolare per alcuni minuti su tutti i lati. Sfumare con la marinatura filtrata con un colino a maglie fitte e poi aggiungere gli scalogni tritati. Salare, abbassare la fiamma al minimo e incoperchiare. Lasciare cuocere 45 minuti circa voltando i pezzi di faraona di tanto in tanto. A fine cottura aggiungere un cucchiaino di miele al fondo di cottura e mescolare bene lasciando cuocere altri 5 minuti. Servire la faraona con il suo fondo di cottura cosparsa con i semi di melagrana tenuti da parte.
Buon appetito!

domenica 12 dicembre 2021

Un contorno appetitoso (Cipolline glassate in agrodolce)

Per queste feste non dimentichiamoci delle verdure!!! Sanno essere altrettanto golose di una lasagna, almeno per quanto mi riguarda! Quindi cerchiamo di metterle sulla nostra tavola delle feste in quantità: avremo anche meno sensi di colpa dopo!
Comunque sfido chiunque a dire che le cipolline in agrodolce non sono appetitose: una tira l'altra, come le ciliegie e sono perfette per accompagnare il classico bollito misto, ma anche arrosti, cacciagione e carne sulla brace. Anzi, secondo me, stanno bene pure con un bel pesce arrostito!
Che dire: io le adoro!
Provatele e fatemi sapere!


CIPOLLINE IN AGRODOLCE 

Ingredienti (per 4-5 persone):
500 g cipolline borrettane
20 g burro
brodo vegetale 
1 cucchiaio zucchero di canna
1 cucchiaino miele
1/2 tazzina aceto balsamico
1 foglia di alloro
sale
pepe nero


Sbollentare le cipolline pulite per 5 minuti, poi scolarle e tenerle da parte. 
In un tegame far sciogliere il burro a fiamma dolce: quando è bello spumeggiante aggiungere la foglia di alloro e distribuire le cipolline in un solo strato. Rosolare a fiamma vivace un paio di minuti per lato, salare, poi cospargere con lo zucchero di canna e il miele.  Aggiungere mezzo bicchiere di brodo vegetale, far riprendere il bollore e poi abbassare la fiamma al minimo. Lasciare cuocere 5-10 minuti. Quando il brodo si è asciugato quasi del tutto, sfumare con l'aceto balsamico a fiamma alta e continuare la cottura fino a che non si è formato una salsa di fondo abbastanza densa. Spengere il fuoco, cospargere di pepe nero appena macinato e servire, calde o fredde, a piacere.
Buon appetito!




mercoledì 8 dicembre 2021

È in arrivo un bastimento carico di... (Risotto al cappone)

È in arrivo un bastimento carico di... ricette per le feste!
Complice il tempo freddo e piovoso e un piccolo maschio alfa impaziente, quest'anno abbiamo iniziato prestissimo con il mood natalizio: albero, decorazioni, biscotti...tutto già pronto i primi di dicembre, insieme al calendario dell'avvento!
Anche in cucina mi sono lasciata contagiare dall'atmosfera natalizia e tra un "Jingle bells" e un "Last Christmas i gave you my heart" ho pensato a un pò di ricette da proporre per le feste. 
Iniziamo con una ricetta che nasce come riciclo del cappone usato per fare il brodo (che nessuno si fila più dopo aver mangiato i tortellini) e si trasforma in un piatto ricco, elegante e festivo grazie all'aggiunta dello spumante e alla concessione della panna, per mantecare.
Della serie: minima spesa, massima resa.





RISOTTO AL CAPPONE

Ingredienti (per 3-4 persone):
300 g riso carnaroli
1/2 bicchiere di spumante
1 petto di cappone lesso
verdure lesse del brodo
circa 500 ml di brodo di cappone
25 g di burro (o 50 ml di panna fresca)
olio evo
sale
pepe nero
 
In una casseruola a bordi alti (meglio se antiaderente), scaldare 3-4 cucchiai di olio evo, poi tostarvi il riso per un paio di minuti. Sfumare con lo spumante (o del vino bianco). Salare un poco. Iniziare ad aggiungere il brodo caldo, un bicchiere alla volta, mescolando. Abbassare il fuoco e incoperchiare. Dopo 5 minuti aggiungere le verdure del brodo tritate (sedano, carota, cipolla, pomodoro) e il petto di cappone tagliato a dadini piccoli. Far proseguire la cottura ancora per circa 15 minuti aggiungendo gradualmente il brodo. Quando il riso è cotto aggiustare di sale e mantecare lontano dal fuoco con il burro o, per un risultato ancora più goloso e cremoso, con della panna fresca.
Servire con una generosa macinata di pepe nero.
Buon appetito!



mercoledì 1 dicembre 2021

Una voglia matta (Ciambella alle carote)

Nonostante il termostato del mio forno sia ancora guasto, dopo tanto tempo sono tornata a cimentarmi con un dolce da credenza. Non ho proprio potuto evitarlo: avevo una voglia pazza di torta di carote! Così mi sono messa alla ricerca di una ricetta diciamo "fit", o che almeno non contenesse burro. Ebbene, eccola qui!
Io me ne sono letteralmente innamorata tant'è che da quando l'ho scoperta, l'ho già preparata varie volte! 
È ottima sia a colazione che a merenda, per accompagnare una buona tazza di thè o di latte o di cioccolata calda. Inoltre si conserva perfettamente per almeno 3 giorni (di più non saprei perché è finita prima!). Persino il mio bimbo la adora e, anzi, mi aiuta pure a prepararla, data la sua estrema semplicità. 
Io la trovo davvero un'ottima alternativa ai dolci industriali perciò....che state aspettando??? Mani in pasta!




CIAMBELLA ALLE CAROTE 

Ingredienti:
300 g di carote al netto degli scarti
200 g farina 00
40 g fecola di patate 
190 g zucchero 
3 uova
120 ml di olio di semi 
1 bustina di lievito per dolci 

Miscelare insieme farina, fecola, zucchero e lievito. Dopo aver raschiato le carote, tagliarle a pezzi e frullarle molto bene insieme all'olio fino ad ottenere una crema: non devono essere visibili pezzi di carote.  Una volta ottenuta questa sorta di pappa di carote aggiungere anche le uova e frullare ancora per qualche secondo.  Trasferire il composto in una ciotola e aggiungere il mix di farina, lievito e zucchero mescolando fino a ottenere un impasto omogeneo.
Ungere bene uno stampo a ciambella usando olio o burro, a piacere, poi spolverizzare con farina e versare l'impasto. Livellare leggermente e infornare a 180°C per circa 45 minuti. Fare comunque sempre la prova stecchino prima di sfornare. 
Una volta che la ciambella è uscita dal forno rovesciarla subito sul piatto di portata e lasciare raffreddare completamente. Spolverizzare poi con zucchero a velo e servire.
Buon appetito!

N.b.: questa è una versione estremamente basic perché io la preferisco così ma l'impasto può essere arricchito da scaglie di mandorle o gocce di cioccolato, oppure si può sostituire la fecola con farina di mandorle, secondo il proprio gusto. 



giovedì 11 novembre 2021

Campagna pro-legumi (Ragù di lenticchie)

Prosegue la mia battaglia familiare per cercare di aumentare il consumo di legumi dei miei maschi alfa. Se i paccheri con cozze e crema di fagioli (che hanno riscosso grande successo) sono un piatto che fa pensare più al sabato o alla domenica, oggi presento una ricetta più da "tutti i giorni", una roba che si puo' preparare anche all'ultimo minuto, mentre si aspetta che inizi a bollire l'acqua per la pasta, ma della cui bonta' non si deve assolutamente dubitare. Mi sono ispirata alla ricetta di Marco Bianchi, che si conferma sempre più un esempio per prendere spunto per una cucina sana ma mai banale. Dico solo che la velocita' di esecuzione di questa pasta è direttamente proporzionale alla velocita' con cui viene spazzolata dai piatti!
Correte a preparare questo ragu' perchè è spaziale, perfetto sia per condire la pasta che per farcire dei gustosi crostoni! 

 


RAGU' DI LENTICCHIE

Ingredienti (per 4 persone):
250 g lenticchie lessate 
2-3 pomodori secchi sott'olio
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 costola di sedano
1 carota
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
250 ml di passata di pomodoro
olio evo
sale
Pepe nero 

Raschiare la carota, lavare il sedano e sbucciare aglio e cipolla. Nel mixer frullare insieme aglio, cipolla, carota, sedano, i pomodori secchi e metà delle lenticchie fino a ottenere un trito grossolano ma un po' papposo.
In una casseruola soffriggere dolcemente il trito ottenuto con 2-3 cucchiai di olio evo: quando è ben appassito aggiungere le restanti lenticchie intere, il concentrato di pomodoro e la passata. Far prendere il bollore, poi abbassare la fiamma e incoperchiare. Lasciare sobbollire per una ventina di minuti in modo che il pomodoro si cuocia e il sugo si restringa un po'. Se il sugo si dovesse asciugare troppo in cottura basta aggiungere mezzo bicchiere di acqua e continuare a cuocere fino alla densità desiderata. Aggiustare di sale e pepe a piacere.
Usare per condire un buon piatto di pasta corta o su dei crostoni abbrustoliti di pane integrale.
Buon appetito!




N.B.1: Si possono tranquillamente usare le lenticchie in scatola purchè si abbia l'accortezza di sciacquarle sotto acqua corrente dal liquido di governo in modo da eliminare l'eventuale sale in eccesso.

N.B.2: L'aggiunta di pomodori secchi non è opzionale: sono loro che conferiscono davvero un gusto e carattere speciale a questo piatto.




martedì 26 ottobre 2021

Le scope delle streghe

 "Tremate, tremate, le streghe son tornate!"
Siccome da sempre mi sento un po' strega (nel senso di bisbetica, irascibile e talvolta anche abbastanza sciatta e abbrutita) la festa di Halloween la sento un po' anche mia, nonostante non faccia parte del mio background culturale.
Ma che razza di strega sarei senza  scopa??? Detto, fatto. Mi sono creata un'intero set di scope come piacciono a me: commestibili!
Non vi dico la faccia del mio bimbo quando le ha viste: era felicissimo e se le e' allegramente sgranocchiate. Non me ne vogliano i puristi ma per me Halloween e' solo un modo per fare qualcosa di diverso e, soprattutto, per far divertire il mio piccolo maschio alfa.
Per la sera piu' terrorizzante dell'anno provate a servire queste appetitose scope come aperitivo: vedrete che avranno un grande successo!



SCOPE DELLE STREGHE

Ingredienti:
- salatini a forma di bastoncino
- fette quadrate di formaggio (tipo edamer, cheddar, provola, fontina...)
- steli di erba cipollina

Tagliare a metà ogni fetta di formaggio in modo da ricavarne dei rettangoli.
Incidere verticalmente il lato corto della mezza fetta di formaggio: uno dei lati lunghi deve rimanere integro. Così:

Avvolgere la fetta di formaggio, dal lato lungo, intorno ad una estremità di un salatino e fermare la "scopa" che si è formata con un filo di erba cipollina. Attenzione a non stringere troppo il nodo di erba cipollina: si rompe facilmente!
Servire in accompagnamento ad un calice di prosecco (per gli adulti) o ad un succo di frutti rossi (per i minorenni)!
Buon aperitivo!









mercoledì 20 ottobre 2021

Autunno non ti temo (Risotto con cavolo cappuccio e ricotta salata)

Ci siamo di nuovo: tempo grigio, vento freddo, pioggerella.....l'autunno, tutto ad un tratto, è scoppiato. E si che anche se con il sole i colori sono bellissimi e le foglie secche formano un piacevole manto scricchiolante sotto i piedi, quella sensazione di continua alternanza di caldo-freddo proprio non la digerisco. La mattina venticello gelido da giacca a vento e sciarpa, all'ora di pranzo T-shirt al sole, la sera pinguini e plaid.... il giorno successivo bronchenolo, aerosol e torcicollo. Non ce la posso fare!
L'unica cosa da fare per risollevare l'umore (e scaldare il pancino) è deliziarsi a suon di prelibati piatti caldi e coccolosi.
Sempre più spesso mi trovo a preparare risotti: sono più laboriosi della pasta ma al piccolo maschio alfa piacciono tanto e io li trovo molto rassicuranti. E poi è gradevole, la sera, stare vicino ai fornelli a rimestare e scaldarsi le mani!
Questo risotto è nato per caso, dalla necessità di terminare un cavolo cappuccio morente e un rimasuglio di ricotta salata. Ammetto che il risultato mi ha stupito: il contrasto tra la dolcezza del cavolo e la sapidità della ricotta è molto azzeccato e la granella di nocciole regala una nota croccante veramente piacevole!
Come sempre: provare per credere!




RISOTTO con CAVOLO CAPPUCCIO e RICOTTA SALATA

Ingredienti (per 3 persone):
200 g riso (per me Carnaroli)
1/2 cavolo cappuccio piccolo (1/4 se è molto grande)
120 g ricotta salata
1 scalogno (o una piccola cipolla bionda)
granella di nocciole (facoltativa)
olio evo
Circa 500 ml di brodo vegetale
pepe nero
sale

Sbucciare e tritare finemente lo scalogno. Tagliare sottilmente il cavolo cappuccio e poi lavarlo sotto acqua corrente. Scaldare il brodo vegetale.
In una capace casseruola scaldare un paio di cucchiai di olio evo e farvi rosolare lo scalogno tritato. Aggiungere eventualmente qualche cucchiaio di acqua per non farlo bruciare. Quando lo scalogno è diventato trasparente aggiungere il riso e lasciarlo tostare un paio di minuti a fiamma alta. Salare appena e iniziare ad aggiungere il brodo vegetale, un mestolo alla volta. Abbassare il fuoco e incoperchiare. Aggiungere il brodo ben caldo mano a mano che viene assorbito dal riso. Dopo 5 minuti aggiungere anche il cavolo cappuccio tagliato a listarelle e mescolare. Portare a cottura il riso aggiungendo brodo e mescolando molto spesso (non deve mai andare a secco): ci vorranno circa 20 minuti.
A fine cottura aggiungere la ricotta salata grattugiata lontano dal fuoco e mantecare bene.
Non serve aggiungere altro sale vista la sapidità della ricotta salata.
Servire il risotto ben caldo, cosparso di granella di nocciole tostata un minuto su una padellina antiaderente molto calda e una generosa macinata di pepe nero.
Buon appetito!





mercoledì 29 settembre 2021

Legumi gourmet (Paccheri con cozze e crema di fagioli)

 Ricomincia il ciclo delle "ricette ingannatrici", ovvero tutte quelle ricette che mi permettono di occultare alimenti notoriamente poco graditi dai miei congiunti che io però mi ostino a volergli propinare. I legumi rientrano in pieno in questa categoria: per ragioni che ignoro, se mi azzardo a servire a tavola un piatto di fagioli o di ceci, vengo guardata come se fosse un oltraggio al pubblico pudore: stupore e disprezzo iniziano ad aleggiare nella mia cucina, dove mi ritrovo a mangiare vergognosamente a testa china i miei amati legumi mentre i miei maschi alfa gozzovigliano infine con pane e prosciutto.
Ma io non demordo e quindi...voilà! I legumi li riduco in purea e li uso per produrre un piatto di una goduria indescrivibile: di fronte a dei cremosissimi paccheri con le cozze nessuno riesce a dire di no!
A volte pensoche potrei far mangiare loro anche larve e cavallette se solo mi prendessi la briga di frullarle!
Per oggi è tutto. Gustatevi questo fantastico piatto di pasta: se lo provate vi farà fare un figurone!



PACCHERI con COZZE e CREMA di FAGIOLI

Ingredienti (per 3-4 persone):
250 g fagioli borlotti lessati
500 g cozze
350 g paccheri
2-3 spicchi di aglio
100 ml vino bianco
prezzemolo fresco
olio evo
sale
pepe nero

Per prima cosa occorre pulire le cozze (se non le ha già pulite il vostro pescivendolo di fiducia) eliminando le alghette che talvolta le ricoprono. 
Tritare gli spicchi di aglio sbucciati e farli soffriggere dolcemente in una capiente padella insieme a un fondo di olio evo (quantitativo tale da coprire bene il fondo della padella). Quando l'aglio inizia a soffriggere aggiungere le cozze e farle aprire a fiamma vivace. Sfumare con il vino bianco e quando l'alcool è evaporato spengere il fuoco. Aggiustare di sale. 
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente e salata. Mentre i paccheri cuociono frullare i fagioli con circa un bicchiere di acqua di cottura della pasta: si deve ottenere una crema piuttosto fluida.
Scolare la pasta un minuto prima della fine della cottura e spadellarla a fiamma vivace insieme alle cozze. Mantecare il tutto con la crema di fagioli. Aggiustare di sale e cospargere con prezzemolo tritato fresco e una buona macinata di pepe nero.
Servire subito.
Buon appetito!

N.B.: Per una versione super veloce, ma altrettanto buona, usare i borlotti in scatola e le cozze surgelate col guscio (che sono anche già pulite).




domenica 19 settembre 2021

Coming out (Pesto alla trapanese veloce)

Lo ammetto. Con un pò di vergogna ma lo ammetto: io non sono mai stata in Sicilia. No che non mi piacerebbe, sia chiaro; solo che non è mai capitata l'occasione. Vivo la cosa con un pò di disagio: sembra che tutti ci siano stati e tutti ne parlano, specialmente della cucina siciliana! Io guardo le foto e resto ammaliata dal mare, dai paesini e dalle pietanze: pane cunzato, panelle, iris, cannoli, granite e tante altre leccornie che mi fanno venire voglia di partire seduta stante. 
Purtroppo ormai le ferie sono finite (da un bel pò, almeno  per quanto mi riguarda) e io posso solo cercare di ricreare un'atmosfera vacanziera siciliana!
Grazie agli ultimi pomodori ben maturi provenienti dall'orto, mi sono cimentata con una ricetta siciliana super semplice e veloce: il pesto alla trapanese.
Non me ne vogliano gli amici siciliani ma, dopo aver letto quella che credo sia la ricetta originale, ho apportato qualche lieve modifica dettata dalla mancanza di tempo e ingredienti.
In sostanza non ho sbollentato e spellato preventivamente i pomodori e ho usato il cacioricotta perchè non avevo il pecorino siciliano, oltre a frullare tutto brutalmente con il mixer invece di usare il mortaio.
Chiedo venia per questo abominio ma il sapore era comunque spaziale: una bomba di gusto, l'estate che ti esplode in bocca! Persino il grande maschio alfa ha approvato!
Ho usato questa salsa per condire la pasta ma credo che sia ottima anche su delle bruschette o come farcitura di panini. 
Provate e fatemi sapere!
 

 
 
Ingredienti (per 1 persona):
100 g pomodori maturi
10 g mandorle pelate
Una decina di foglie di basilico 
1/2 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di cacioricotta grattugiato (la ricetta originale prevede il pecorino siciliano)

Sbucciare l'aglio, tagliarlo a metà ed eliminare l'anima. Spezzettare grossolanamente le mandorle. Riunire tutti gli ingredienti nel mixer e frullare fino a ottenere una salsa omogenea ma non troppo liscia (a me è piaciuta un po' granulosa, in modo che si sentissero i pezzetti di mandorle croccanti).
Non ho volutamente aggiunto sale: non serve data la sapidità del formaggio.
Usare la salsa ottenuta per condire la pasta e assaporare subito!
Buon appetito! 




mercoledì 15 settembre 2021

In ritardo (zucca al forno)

Non mi lascio ammaliare facilmente dalle mode, siano esse relative all'abbigliamento o alla cucina. Sono rimasta indifferente di fronte all'avvento, in ogni cucina o quasi, del thè matcha, delle bacche di goji, dei macaron, solo per citare alcuni dei tormentoni che hanno imperversato negli ultimi anni.
Nella migliore delle ipotesi io arrivo in ritardo, quando l'ondata di entusiasmo si è ormai placata e praticamente tutti hanno già postato la loro versione del "tormentone".
E' il caso della zucca Delica al forno, che ho visto e rivisto dappertutto, tanto da convincermi infine a provarla per la prima volta lo scorso anno e scoprire che è una roba meravigliosa!
Io nemmeno la conoscevo la zucca Delica ma è indubbio che ha una consistenza e un sapore significativamente diverso da quello di tutti gli altri tipi di zucca che avevo provato: più soda e compatta, meno acquosa e poi la possibilità di mangiare la buccia me la fa amare ancora di più! D'altronde non sarò mica l'unica che ogni volta che deve sbucciare una zucca rischia di rimetterci svariate dita delle mani?!
Adesso che è ricomparsa sui banchi del mercato la propongo pure io, in tempo per la stagione autunnale che sta arrivando!
Provatela perchè è  veramente semplice da preparare e buonissima!
 




ZUCCA al FORNO 

Ingredienti:
1 piccola zucca delica
rosmarino
aglio 
olio evo
sale 
pepe nero
 
Pulire bene la buccia esterna della zucca frizionandola con un panno umido. Tagliare la zucca a metà ed eliminare i semi, poi tagliare la zucca a fette alte circa 1 cm mantenendo la buccia.
Ungere uniformemente le fette di zucca con l'olio, magari usando un pennello da cucina per non esagerare. Salare, pepare a piacere e cospargere con rametti di rosmarino fresco e fettine di aglio (in alternativa va bene anche una spolverata di aglio secco in polvere). Infornare a circa 200°C per 15-20 minuti: la polpa dovrà essere morbida e i bordi appena abbrustoliti.
Servire la zucca, calda o fredda, in accompagnamento a carne o pesce, oppure come sfizioso spezzafame!
Buon appetito!


N.B.: Niente vieta di condire la zucca anche con altre spezie e aromi come salvia, timo, peperoncino, paprika o anche una spolverata di curry, secondo i propri gusti!

venerdì 3 settembre 2021

Ripartenze (uova nel peperone)

 Settembre. Mese di ripartenze e buoni propositi. La fine dell'estate e dei primi brividi serali, il giubbottino per uscire la mattina e andare a lavoro.
Non mi piace la fine dell'estate, mi mette malinconia e la prospettiva di mesi di freddo e buio non mi alletta per niente.
Guardo i lati positivi: posso riaccendere il forno senza trasformare la mia cucina nell'anticamera dell'inferno! E poi ho bisogno di colori accesi e sgargianti, che mi mettono allegria.
Ecco quindi la mia ricetta per delle golosissime uova, anche se posso garantire che sono assolutamente "fit" e perfettamente in linea con il mio piano alimentare dimagrante!
Non sono allegre e graziose? Provatele e scoprirete che sono pure buone: il connubio uova-peperoni è spettacolare!




UOVA NEL PEPERONE

Ingredienti (per 1 persona):
2 uova
1 peperone
olio evo
erba cipollina
sale
pepe nero

Preriscaldare il forno a 180° C.
Lavare il peperone, asciugarlo, poi tagliarlo a metà nel senso della lunghezza. Eliminare il picciolo, i semi e i filamenti bianchi.
Ungere appena l'interno del peperone (l'ideale sarebbe usare un pennello da cucina), salare e pepare leggermente. Quando il forno è caldo infornare le due parti del peperone su una teglia rivestita di carta da forno, con la parte interna rivolta verso l'alto. Far cuocere una ventina di minuti (il peperone si deve ammorbidire), poi sfornare e, facendo attenzione, scocciare un uovo dentro ad ogni mezzo peperone. Salare e pepare anche le uova e infornare di nuovo per circa 3 minuti (se piace il tuorlo fondente, altrimenti si può prolungare la cottura per un uovo ben cotto). Sfornare e servire subito cosparso da erba cipollina appena tagliata e del buon pane fresco.
Buon appetito!



venerdì 6 agosto 2021

Il giorno dello sgarro (Pasta alla norma)

Il mio percorso di rieducazione alimentare procede spedito e dopo la prima visita di controllo mi sento ancora più motivata, visti i risultati positivi (che non mi aspettavo in così breve tempo). Ciò non toglie che ogni tanto possa concedermi qualche sfizio, ovvero qualcosa di assolutamente non dietetico. A quanto pare, però, i miei sfizi non sono così peccaminosi come credevo: mi accontento di poco. Un esempio di pasto libero secondo i miei gusti? Sushi. Grigliata mista di carne. Pizza. Oppure un gigantesco piatto di pasta, ben condito con qualcosa di succulento.... ho già fame!
E d'estate cosa c'è di più godurioso di una bella melanzana appena colta dall'orto e fritta?
Se poi la si abbina al pomodoro fresco, il basilico e una buona ricotta il risultato non può che essere godurioso ai massimi livelli. Quindi, in barba alla dieta, una volta l'anno mi concedo la pasta alla norma! E se non l'avete mai assaggiata correte a farla perchè è buona da morire!!!



 
 PASTA ALLA NORMA
 
 Ingredienti (per 3 persone):
1 melanzana viola abbastanza grande
300 g pasta corta (penne, fusilli, mezze maniche...)
15 pomodorini
4-5 foglie di basilico
1 spicchio di aglio
100 g di ricotta vaccina
olio evo
olio di semi di girasole (per friggere)


Eliminare il picciolo e la parte verde della melanzana, poi tagliarla a dadini abbastanza piccoli. In un tegame a bordi alti versare l'olio di semi di girasole (almeno un dito) e farlo scaldare. Per controllare se è arrivato alla giusta temperatura versare nell'olio un pizzico di farina: se frigge vuol dire che è caldo a sufficienza. Cuocere i dadini di melanzana nell'olio per un paio di minuti (devono essere dorati ma non bruciati), poi scolarli con un mestolo forato e adagiarli su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
In un'altra padella scaldare un filo di olio evo con uno spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato; quando soffrigge aggiungere anche i pomodorini tagliati a spicchietti (se non li avete freschi vanno bene anche quelli in barattolo, o i pelati, o la passata) e spadellare per 5 minuti circa. Aggiustare di sale e, solo a fine cottura, aggiungere anche le foglie di basilico spezzettate.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolare al dente e spadellare insieme ai pomodorini e alle melanzane fritte per un paio di minuti. Guarnire con fiocchi di ricotta fresca e foglie di basilico. Servire subito.
Buon appetito!



mercoledì 28 luglio 2021

Insolita insalatona (Insalata di pesche grigliate, gamberetti e fiocchi di latte)

E niente, questa estate va così: insalate a non finire. L'unico limite è la fantasia. Data la mia precedentemente citata situazione di regime alimentare a basso apporto calorico, le insalatone si rivelano essere le mie migliori amiche a tavola per tantissimi motivi:
- riempiono gli occhi. Ovvero, sono voluminose e sembra di mangiare tantissima roba quando invece si tratta di poche foglie di insalata.
- saziano più di qualcosa di ipercalorico che mi posso concedere solo in quantità minuscole e assolutamente non adeguate per soddisfare la mia fame
- sono fresche: cosa estremamente apprezzabile in estate, insieme al fatto che non c'è quasi mai da accendere i fornelli!
- sono coloratissime! Dai, a chi non piace mangiare colorato???
- sono versatili: si possono creare sempre nuove combinazioni di sapori e ingredienti pur senza eccedere con le calorie.

In questo caso ho "osato" un abbinamento un po' particolare che però si è rivelato azzeccatissimo: frutta, crostacei e formaggio. So che può sembrare un azzardo ma al palato proprio non lo è, anzi: è un tripudio di colori e gusto. Provare per credere!




INSALATA  con PESCHE GRIGLIATE, GAMBERETTI e FIOCCHI di LATTE

Ingredienti (per 1 persona):
Insalata verde a piacere (lattughino, valeriana, gentile...)
1 pesca noce
gamberetti (in salamoia o congelati, sgusciati o non...a piacere)
fiocchi di latte
glassa di aceto balsamico
olio evo
pepe nero
sale

Lavare la pesca e tagliarla a fette non troppo sottili (a me sono venuti 8 spicchi). Scaldare la griglia e quando è ben calda cuocere le fette di pesca un paio di minuti per ogni lato.
Se usate gamberetti surgelati fateli prima sbollentare 5 minuti in acqua bollente acidulata con qualche goccia di succo di limone, poi scolateli e fateli raffreddare. In alternativa si possono usare code di gambero o di mazzancolle spadellate velocemente con pochissimo olio evo.
Nel piatto di portata disporre l'insalatina già lavata e asciugata, le fette di pesca grigliata, una cucchiaiata abbondante di fiocchi di latte e i gamberetti, scolati dalla salamoia e sciacquati sotto acqua corrente. Salare e pepare a piacere. Irrorare con un filo di olio evo e con gocce di glassa di aceto balsamico. Servire subito come fresco antipasto o come piatto principale.
Buon appetito!

N.B.: Io ho calcolato una pesca per ogni commensale ma per antipasto basta anche una pesca ogni due persone

venerdì 23 luglio 2021

Dieta (Insalata messicana)

Della serie "anche le foodblogger si mettono a dieta", eccomi pure io a fare i conti con qualche chilo di troppo che non mi fa più entrare nei miei bei vestitini. Mi sono crogiolata troppo a lungo nell'autoindulgenza post-partum e il girovita ne ha inevitabilmente risentito. E ormai il  pargolo ha 4 anni. Poi c'è stata la pandemia. Poi l'avvento dei 40 anni. Insomma, una perenne corsa all'ingrasso. Ho provato a fare da sola ma sono, appunto, troppo indulgente con me stessa. Allora ho chiesto aiuto e ho deciso di farmi seguire da una nutrizionista che mi costringa a mangiare solo quello che mi serve per stare bene e non avere fame. E' semplice? Assolutamente no, anche perche', pur essendo una donna di 1,60 m scarsi, mangio quanto un camionista col baco della tenia! E quindi, spesso, ho ancora fame anche se ho appena finito il pasto. Certo, sono solo all'inizio: so che tra qualche settimana il mio stomaco si sarà abituato a mangiare meno ma per il momento non è sempre facile e il pensiero del cibo è praticamente un chiodo fisso che mi accompagna dal risveglio la mattina fino a quando vado a dormire. Ciò che posso o non posso mangiare, la quantità, come fare gli abbinamenti in modo da rendere tutto sempre bello e appetibile, in modo che mi soddisfi senza sgarrare.
La ricetta di oggi nasce proprio dalla necessità di appagare occhio e gusto nonostante il mio necessario deficit calorico e che dire? E' buona. E' fresca. E' sana. Pure bella e colorata, anche se super piccante. Non ho volutamente riportato le quantità, che dipendono di fatto da quanta fame avete (o dalle quantità previste dalla vostra dieta!).
Si tratta in ogni caso di un piatto sano e appagante, perfetto per queste calde giornate estive.



INSALATA MESSICANA

Ingredienti:
Fagioli rossi (già lessati. Vanno bene anche quelli in scatola)
cipolla di tropea
avocado
peperone
mais
pomodorini
succo di lime
tabasco
olio evo
sale

Pulire il peperone, tagliarlo a metà ed eliminare il picciolo, i filamenti bianchi e i semi. Tagliarlo a listarelle. Scaldare un pedellino antiaderente con appena un cucchiaino di olio evo e spadellare velocemente la julienne di peperoni per un paio di minuti. Condire i peperoni con poco sale e qualche goccia di tabasco e proseguire la cottura ancora per qualche minuto: i peperoni si dovranno ammorbidire ma non essere stracotti. Togliere ei peperoni dalla padella e tenere da parte a raffreddare.
Sbucciare l'avocado, tagliarlo a dadini e condirlo con succo di lime, olio evo e sale. Affettare sottilmente anche il cipollotto fresco e tagliare a spicchi i pomodorini.
In una terrina riunire i fagioli rossi (scolati e sciacquati sotto acqua corrente, se usate quelli in scatola), il mais, i pomodorini a spicchi, il cipollotto, l'avocado con tutto il suo condimento e infine i peperoni grigliati.
Mescolare tutto e condire, se serve, con olio evo, succo di lime, sale e ancora un po' di tabasco (se vi piace il gusto molto piccante).
Servire accompagnata da riso integrale bollito (come ho fatto io) o da tortilla di mais.
Buon appetito!






venerdì 18 giugno 2021

Cena super veloce (Insalata di pollo alla senape)

Ci tengo a precisare che questa non è una ricetta ma un'assemblaggio di avanzi e di ciò che il mio frigorifero offriva in un determinato momento della settimana, quando non era ancora vuoto ma si presentava la necessità di fare spazio per l'imminente spesa settimanale.
Come spesso accade quando si fanno le cose a caso, il risultato è stato sorprendente (in positivo), con un indice di sbattimento pari a zero: insomma, massimo risultato, minimo sforzo. Non credo che si possa chiedere di più per una cenetta, quando è un caldo asfissiante e non si ha voglia di cucinare!



INSALATA di POLLO alla SENAPE

Ingredienti (per 2-3 persone):
3 sovracosce di pollo già spellate
un cespo di radicchio rosso
2 carote
cipolline sotto aceto
3-4 carciofini sott'olio
1/2 peperone rosso
senape in grani
salsa di soia
olio evo
sale
pepe nero

Cuocere le sovracosce al vapore per circa mezz'ora, poi lasciarle raffreddare e sfilacciare la carne. Lavare e affettare il radicchio, raschiare le carote e grattugiarle (in alternativa usare le carote filangè già pronte). Lavare il peperone, eliminare il picciolo, i semi e i filamenti bianchi e tagliarlo a listarelle. Riunire tutto in una ciotola e aggiungere cipolline sott'aceto a piacere e i carciofini tagliati a fettine (ben sgocciolati dall'olio di conservazione). Condire con olio evo, sale, pepe, poca salsa di soia e una generosa cucchiaiata di senape in grani e mescolare tutto. Lascaire riposare in frigo una decina di minuti prima di servire.
Buon appetito!




N.B.1: Si possono usare anche altri tagli di pollo come i fusi, il petto o le fettine secondo la disponibilità.

N.B.2: La cottura del pollo può essere fatta anche alla griglia o in padella con un filo di olio, a piacere. Altrimenti si possono usare anche avanzi di pollo arrosto, per esempio.
 

lunedì 14 giugno 2021

La luce in fondo al tunnel (Busiate alla trabaccolara)

Un anno e mezzo di pandemia: la realizzazione di uno dei miei peggiori incubi. Un anno e mezzo di paura, per me, per i miei cari. Finalmente il vaccino e mi sembra di intravedere la fine di questo periodo pieno di ansia. E inizio a rilassarmi, a guardarmi intorno, ad avere voglia di uscire. Viaggiare. Ho voglia di viaggiare di nuovo. Ma ci vuole ancora un po' di pazienza e attenzione. E allora mare. Si, mare! Mare d'estate! Va bene quello più vicino anche se non è il più bello. 
E d'estate, al mare, cosa c'è di meglio che mangiare un buon piatto di pesce? 
Oggi un primo piatto ricco e gustoso, che riempie la bocca e pure la pancia senza appesantire. In pratica un ragù di pesce il cui sapore sarà sempre diverso secondo che varietà di pesce si deciderà di usare. Provato in svariati ristoranti e infine riprodotto a casa, quando andare a mangiare fuori era diventata una mera chimera, con risultati più che soddisfacenti. Provare per credere!
 

 

  BUSIATE ALLA TRABACCOLARA
 
Ingredienti (per 3 persone):
450 g busiate fresche
300 g pesce misto (io preferisco filetti senza lische)
prezzemolo fresco 
400 g pomodori pelati
1/2 bicchiere di vino bianco secco 
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale 

Scaldare un giro di olio evo in un tegame e rosolarvi i filetti di pesce. Sfumare con il vino, poi aggiungere i pomodori pelati. Aggiustare di sale e lasciare cuocere a fiamma bassa per una decina di minuti dalla ripresa dell'ebollizione. Nel frattempo tritare lo spicchio d'aglio sbucciato con un ciuffo di prezzemolo. 
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolare al dente e saltare insieme al sugo di pesce per un paio di minuti. 
Appena prima si servire cospargere la pasta con il trito di aglio e prezzemolo e mescolare bene per insaporire il tutto. Servire immediatamente. 
Buon appetito! 




N.B.1: Al posto dei pomodori pelati si possono usare pomodorini freschi, specialmente adesso che ne inizia la stagione.

N.B.2: Io ho usato un formato particolare di pasta fresca ma niente vieta di usare il formato, fresco o secco, che si preferisce.

N.B.3: Si può utilizzare il tipo di pesce che si preferisce, così da avere sempre un risultato diverso: filetti di orata, branzino, cernia, rana pescatrice ma anche merluzzo, nasello, triglie, ombrine, scorfano....l'importante è la varietà e il rispetto della stagionalità del pesce fresco.

sabato 29 maggio 2021

Un successo inaspettato (Involtini di sogliola e zucchine su salsa di ricotta e zucchine)

Mi capita spesso di andare a fare la spesa e, più che seguire la meticolosa lista che sempre preparo, lasciarmi comunque tentare da quello che trovo. Risultato? La mia spesa è sempre più corposa di quanto preventivato! Ma non tutto il male viene per nuocere, anzi, spesso, grazie a questi slanci di shopping sfrenato, ho scoperto nuovi prodotti e ho potuto elaborare nuove ricette. Come in questo caso, in cui ho ceduto di fronte a dei bellissimi filetti di sogliola, che solitamente non uso.
La ricetta è nata quasi per caso, da sè, come se fosse una cosa naturale: i filetti di sogliola, un po' di ricotta in frigo, le prime zucchinette fresche dell'orto, che è un peccato far appassire. Insomma, poco sbattimento, tanto godimento. Non volevo nemmeno pubblicare la ricetta, tanto mi pareva sciocca e fatta a caso, ma ho postato la foto su Instagram, così, senza alcuna aspettativa e ha riscosso un successo inaspettato! Diverse persone mi hanno contattato per chiedermi la ricetta cosicchè mi sono convinta a pubblicare. 
Così eccomi qui, a scrivere una ricetta inventata sul momento, buona e leggera, fresca e profumata: un buon salvacena!




INVOLTINI di SOGLIOLA e ZUCCHINE su SALSA di ZUCCHINE e RICOTTA

Ingredienti:
Filetti di sogliola
3-4 zucchine
80 g di ricotta vaccina
2 foglie di basilico
1 spicchio di aglio
olio evo
curry in polvere (facoltativo)
1 limone bio (solo la scorza)
sale
pepe nero

Spuntare un paio di zucchine e affettarle nel senso della lunghezza molto sottilmente con una mandolina. Scaldare bene una padella antiaderente e grigliare velocemente le fette di zucchina, facendo attenzione a non bruciarle. Stendere i filetti di sogliola su della pellicola per alimenti e distribuirvi sopra le zucchine grigliate; poi salare e pepare a piacere e, se piace, aggiungere un pizzico di curry in polvere. Arrotolare i filetti di sogliola formando degli involtini abbastanza stretti. Per far tenere meglio la forma aiutarsi con la pellicola, chiudendola molto stretta intorno all'involtino; riporre poi gli involtini in frigo per una decina di minuti.
Nel frattempo preparare la salsa: lavare e affettare le restanti zucchine e farle cuocere per una decina di minuti in padella insieme a poco olio evo e lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato. Lasciare raffreddare qualche minuto, eliminare l'aglio e poi frullare le zucchine insieme alla ricotta e alle foglie di basilico. Aggiustare di sale secondo il proprio gusto.
A questo punto cuocere gli involtini di sogliola: scaldare una padella antiaderente con il fondo unto di olio evo, togliere gli involtini dalla pellicola e adagiarli in verticale. Incoperchiare e lasciare cuocere a fiamma media per circa 5 minuti, poi girare gli involtini dall'altro lato e continuare la cottura per altri 5 minuti.
Impiattare: distribuire sul fondo la salsa di ricotta e zucchine e adagiare sopra gli involtini; guarnire con una abbondante grattugiata di scorza di limone per dare freschezza. Servire subito.
Buon appetito!
 


 

lunedì 17 maggio 2021

Mamma al collasso (Fusilli con finocchi e acciughe)

Qualche giorno fa, per la prima volta, mi sono sentita una madre disperata. Con la scusa del "tanto sto chiusa da sola in un laboratorio e nessuno mi vede" sono andata a lavoro vestita in modo più approssimativo del solito: una vecchia tuta che sembra più un pigiama e sneakers consunte. Nel pomeriggio sono andata a riprendere il piccolo maschio alfa dai nonni e ho notato che all'asilo doveva essere stata una giornata movimentata: pantaloni strappati in più punti e maglia impataccata di cibo. Faccio mente locale e mi rendo conto che è l'unico giorno in cui posso andare a comprargli un po' di abbigliamento primaverile, visto che non ha praticamente più cambi della sua misura.
Partiamo alla volta del vicino centro commerciale dove, incredibilmente, riesco a convincerlo a scegliere un paio di scarpe, un paio di sandali, 2 paia di pantaloni, una tuta e una felpa, il tutto non a marchio Spiderman. Un successo. Cedo solo quando mi propone un pacco di calzini dei Paw Patrol che non ho avuto il cuore di rifiutargli.
Usciamo e, alla vista del supermercato, inizia a invocare le uova di Pasqua: "Mamma, mamma, andiamo lì dentro che ci sono le uova di Pasqua! Le ho viste quando ero insieme al babbo! Ne voglio una, dai mamma!"
Inutile tentare di spiegargli che il periodo delle uova di Pasqua risale a più di un mese fa. Ero stanca, sia fisicamente che psicologicamente, e non mi ha dato tregua. Mi ha letteralmente trascinato dentro il supermercato, dove ha iniziato a scorrazzare qua e là alla ricerca delle uova di cioccolato. Io arrancavo dietro di lui, paonazza e accaldata, i capelli scaruffati sfuggiti al fermaglio, cercando di non travolgere gli altri clienti mentre arraffavo qualcosa per cena. Alla fine si è fermato davanti all'espositore degli ovini Kinder, dove ha iniziato a saltare e urlare entusiasta.
Mi sono vista dall'esterno: una donna sciatta e sudata, con un bambino cencioso e agitato per mano e una confezione formato famiglia di spiedini sotto l'altro braccio.... una scena veramente penosa di cui mi sono amaramente vergognata!
Ho ripensato a quanto mi infastidissero situazioni del genere prima di diventare mamma e con quanta stupida supponenza pensassi che certi comportamenti sarebbero stati facilmente evitabili. Beh, ora so che non sempre lo sono. Almeno non per me. A quante capitano cose del genere?
Sono tornata a casa con lo sguardo allucinato e la promessa che il nanetto non verrà con me per negozi fino alla maggiore età, ho lanciato gli spiedini in forno (meno male mi sono ricordata di toglierli dalla vaschetta di plastica!) e ho trastullato il piccolo scalmanato fino al momento della pappa. Alle 9 ero a letto a dormire!
Fortunatamente non tutti i giorni sono così devastanti, anche se il tempo per cucinare la cena dopo il lavoro risulta sempre ridotto ai minimi termini.
Lasciando da parte gli spiedini, che sono stati una soluzione last minute, cerco comunque di portare in tavola piatti unici completi, come questo primo piatto: sfizioso, saporito e, perchè no, un po' inusuale sebbene sia velocissimo da preparare, tant'è che il condimento si prepara mentre l'acqua per la pasta bolle!
Non garantisco che sia un gusto che può piacere anche ai bambini, anche se il mio scalmanato ha  apprezzato più di quanto immaginassi!
Il sapore forte delle acciughe viene delicatamente smorzato dal finocchio, la cui dolcezza ben si sposa con la grassa sapidità delle acciughe. Pinoli e pangrattato completano il piatto con una interessante nota croccante.
Provate e poi fatemi sapere!
 


FUSILLI CON FINOCCHI E ACCIUGHE
 
Ingredienti (per 3 persone):
300 g fusilli
5 acciughe sotto sale
1 grosso finocchio
2 spicchi di aglio
20-30 g di pinoli
pangrattato
olio evo
sale
pepe nero

Dissalare le acciughe sotto acqua corrente, aprirle e togliere la lisca. Sbucciare e tritare grossolanamente gli spicchi di aglio e le acciughe. Pulire il finocchio, eliminare le estremità e tagliarlo a dadini.
Scaldare bene un padellino antiaderente e tostarvi velocemente prima i pinoli e poi qualche cucchiaiata di pangrattato.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata per il tempo indicato.
Nel mentre in una padella far soffriggere a fuoco molto dolce il trito di aglio e acciughe con olio evo fino a che queste ultime non si sono praticamente disfatte nell'olio, poi aggiungere la dadolata di finocchio e spadellare il tutto a fiamma vivace. Aggiustare di sale e proseguire la cottura: i finocchi dovranno essere cotti ma consistenti, quasi croccanti. Se il fondo di cottura si dovesse asciugare troppo aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Scolare la pasta al dente e farla saltare in padella insieme al condimento di finocchi e acciughe. Servire subito cospargendo i piatti con i pinoli tostati e il pangrattato.
Buon appetito!



sabato 1 maggio 2021

Voglia di picnic (Frittata di spaghetti)

C'è tanta voglia di uscire di casa, tanta voglia di scampagnate nella natura, tanta voglia di vedere posti nuovi. Finalmente la Toscana è tornata ad essere zona gialla e io già pregusto un goloso picnic in spiaggia. Peccato che, ovviamente, piove per tutto il weekend! E pazienza, sarà per la prossima settimana. Ma alla frittata di spaghetti che avrei voluto mangiare in riva al mare proprio non rinuncio! 
La mia versione è molto basic, condita con un semplice sugo di pomodoro e mozzarella ma di fatto può essere arricchita con ciò che si preferisce: piselli, pancetta, formaggi e salumi vari. Piace ai bambini, è perfetta per pranzi e cene fuori casa ma fa una bella figura anche sulla tavola delle feste, se degnamente farcita.
Un piccolo spoiler: il giorno dopo forse è ancora più buona!



FRITTATA DI SPAGHETTI AL FORNO

Ingredienti (per 3 persone):
200 g spaghetti 
1 cipolla 
150 g di mozzarella 
3 uova
250 ml polpa di pomodoro (o passata)
Pangrattato 
Parmigiano grattugiato 
Olio evo
Sale 
Origano secco 
Pepe nero 

Tritare finemente la cipolla e farla ammorbidire in padella, a fiamma media, insieme a 3-4 cucchiai di olio evo e una tazzina di acqua. Una volta che la cipolla è diventata trasparente aggiungere la passata di pomodoro e lasciare sobbollire una decina di minuti. Aggiustare di sale e insaporire a piacere con origano e pepe nero.
Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata e scolarli a metà cottura. In una ciotola condire gli spaghetti con la salsa di pomodoro, poi aggiungere la mozzarella a pezzetti e le uova. Mescolare per amalgamare il tutto. Rivestire con carta da forno una teglia da forno rotonda da 24 cm di diametro e versare il composto di spaghetti. Livellare bene e spolverizzare la superficie con abbondante parmigiano grattugiato e pangrattato.
Infornare in forno caldo a 200°C per una ventina di minuti (deve essersi formata una bella crosticina croccante in superficie), sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di servire, tagliata a fette.
Buon appetito!
 






 




martedì 27 aprile 2021

Ricerche golose (asparagi ginger e cumino)

Anche quest'anno sta per finire la stagione degli asparagi selvatici e anche stavolta non sono mai riuscita ad andare alla loro ricerca. La grande sfortuna è vivere in un comune pianeggiante, ma talmente pianeggiante da non possedere nemmeno un fazzoletto di terra idoneo alla crescita di questo prelibato ortaggio. E la zona rossa mi ha reso impossibile spostarmi senza avere i sudori per l'infrazione delle normative vigenti. 
Ovviamente, adesso che potrei andare a cercare, piove. Che fortunella sono!
Ho sofferto nel vedere le foto di abitanti dei comuni vicini che esibiscono mazzi di asparagina grandi come fascine di legna!
Così, mi sono dovuta accontentare degli asparagi in commercio che, seppure meno saporiti, hanno la grande virtù di essere più "cicciosi" e meglio si prestano ad essere serviti come contorno.
Per una volta ho voluto osare: invece dei soliti asparagi bolliti e conditi semplicemente con olio, sale e limone (peraltro buonissimi) ho provato un condimento più speziato e orientaleggiante e una cottura veloce che lascia l'asparago "al dente".
Il risultato non mi ha deluso, anzi, non vedo l'ora di riprepararli per accompagnarli con un buon riso basmati!
Resta comunque la speranza di tornare nei boschi a respirare l'odore della terra e a raccogliere i suoi meravigliosi frutti spontanei.




 ASPARAGI al GINGER e CUMINO

Ingredienti (per 2-3 persone):
500 g di asparagi freschi, non troppo grandi
un pezzo di ginger fresco
1 spicchio di aglio
semi di cumino
il succo di mezzo limone
olio evo
sale

Tagliare via la parte terminale più dura degli asparagi, poi lavarli, asciugarli e tagliarli a pezzi lunghi 2-3 cm. Sbucciare il ginger e tagliarlo a julienne; sbucciare l'aglio e tagliarlo a fettine sottili.
In una padella far scaldare olio evo in quantitativo tale da coprirne il fondo e un cucchiaio di semi di cumino: quando i semi iniziano a scoppiettare aggiungere gli asparagi tagliati e spadellarli per un paio di minuti. A questo punto aggiungere anche il ginger a julienne, lo spicchio d'aglio a fettine e il succo di limone. Continuare la cottura per circa 5 minuti: gli asparagi si devono ammorbidire mantenendo comunque consistenza. Aggiustare di sale. Servire caldi o freddi, a piacere.
Buon appetito!





domenica 4 aprile 2021

Tradizioni pasquali (ciaccia)

 Se c'è una cosa che non deve mancare mai sulla mia tavola di Pasqua è la ciaccia. Si, lo so, in pochi la conoscono e sicuramente non gode della popolarità del tortano o del casatiello ma fa parte della tradizione della mia famiglia e d è comunque una pietanza tradizionale..
Innanzitutto....che diavolo è la ciaccia??? Cercando sul web si trovano ricette di ogni tipo: dalla banale focaccia a una sorta di torta al formaggio. In realtà si tratta di una specie di pagnotta arricchita da pancetta e pepe che, tradizionalmente, viene servita il giorno di Pasqua in accompagnamento a delle semplici uova bollite. Un pane opulento, quindi, per festeggiare la fine della Quaresima. Non a caso la ciaccia viene portata in chiesa per essere benedetta insieme alle uova! E' tipica della zona di Siena e Arezzo, da cui proviene, per l'appunto, mia mamma. E' grazie a lei se la ciaccia è per noi una tradizione pasquale, anche se non si è mai cimentata nella sua preparazione. Qui dove viviamo è piuttosto difficile da trovare ma i miei genitori, pur di poterla mangiare, si facevano un viaggio di 130 km per l'andata e 130 km di ritorno per andare a comprarla. Tanto per far capire quanto può essere buona! Per fortuna da qualche anno siamo riusciti a trovare qualche fornaio che prepara una ciaccia decente senza dover andare fino a Siena o giù di lì!
Quest'anno invece ho deciso di provare a cimentarmi io stessa con la ciaccia e il risultato è stato davvero niente male e più semplice di quanto immaginassi.




CIACCIA

Ingredienti:
300 g farina 0
200 g farina integrale
1 cucchiaio abbondante di strutto
circa 300 ml di acqua tiepida
1 cubetto di lievito da 25 g
200 g di pancetta tesa in unico pezzo
pepe nero macinato
15 g sale

Tagliare a dadini la pancetta e tenerla da parte. Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Miscelare le due farine nella ciotola della planetaria, poi aggiungere lentamente l'acqua con il lievito mentre la planetaria impasta (io ho usato il gancio). Aggiungere anche lo strutto, un cucchiaio di pepe nero (non siate parchi: la vera ciaccia deve essere ben pepata) e il sale. Dovrà risultare un composto morbido ma non appiccicoso. A questo punto inglobare anche i dadini di pancetta e lavorare manualmente e a lungo l'impasto (una decina di minuti). Quando l'impasto è liscio ed elastico mettere a lievitare in una ciotola coperta con pellicola per un paio d'ore in luogo riparato (io lo tengo in forno spento con la luce accesa per creare un minimo di tepore). Dopo circa 2 ore riprendere l'impasto, fare delle pieghe di rinforzo e poi modellarlo a pagnotta (si può anche dividere in due l'impasto in modo da ottenere 2 pagnotte più piccole). Adagiare la pagnotta sulla leccarda del forno rivestita di carta da forno, con un coltello fare una incisione a croce sulla sommità della pagnotta (facoltativo) e far lievitare ancora un'ora. 


 
Inumidire la superficie della pagnotta con poca acqua e infornare in forno preriscaldato a 200°C per circa 35 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare prima di tagliare e servire insieme alle uova bollite.
Buon appetito e buona Pasqua a tutti!