Qualche giorno fa, per la prima volta, mi sono sentita una madre disperata. Con la scusa del "tanto sto chiusa da sola in un laboratorio e nessuno mi vede" sono andata a lavoro vestita in modo più approssimativo del solito: una vecchia tuta che sembra più un pigiama e sneakers consunte. Nel pomeriggio sono andata a riprendere il piccolo maschio alfa dai nonni e ho notato che all'asilo doveva essere stata una giornata movimentata: pantaloni strappati in più punti e maglia impataccata di cibo. Faccio mente locale e mi rendo conto che è l'unico giorno in cui posso andare a comprargli un po' di abbigliamento primaverile, visto che non ha praticamente più cambi della sua misura.
Partiamo alla volta del vicino centro commerciale dove, incredibilmente, riesco a convincerlo a scegliere un paio di scarpe, un paio di sandali, 2 paia di pantaloni, una tuta e una felpa, il tutto non a marchio Spiderman. Un successo. Cedo solo quando mi propone un pacco di calzini dei Paw Patrol che non ho avuto il cuore di rifiutargli.
Usciamo e, alla vista del supermercato, inizia a invocare le uova di Pasqua: "Mamma, mamma, andiamo lì dentro che ci sono le uova di Pasqua! Le ho viste quando ero insieme al babbo! Ne voglio una, dai mamma!"
Inutile tentare di spiegargli che il periodo delle uova di Pasqua risale a più di un mese fa. Ero stanca, sia fisicamente che psicologicamente, e non mi ha dato tregua. Mi ha letteralmente trascinato dentro il supermercato, dove ha iniziato a scorrazzare qua e là alla ricerca delle uova di cioccolato. Io arrancavo dietro di lui, paonazza e accaldata, i capelli scaruffati sfuggiti al fermaglio, cercando di non travolgere gli altri clienti mentre arraffavo qualcosa per cena. Alla fine si è fermato davanti all'espositore degli ovini Kinder, dove ha iniziato a saltare e urlare entusiasta.
Mi sono vista dall'esterno: una donna sciatta e sudata, con un bambino cencioso e agitato per mano e una confezione formato famiglia di spiedini sotto l'altro braccio.... una scena veramente penosa di cui mi sono amaramente vergognata!
Ho ripensato a quanto mi infastidissero situazioni del genere prima di diventare mamma e con quanta stupida supponenza pensassi che certi comportamenti sarebbero stati facilmente evitabili. Beh, ora so che non sempre lo sono. Almeno non per me. A quante capitano cose del genere?
Sono tornata a casa con lo sguardo allucinato e la promessa che il nanetto non verrà con me per negozi fino alla maggiore età, ho lanciato gli spiedini in forno (meno male mi sono ricordata di toglierli dalla vaschetta di plastica!) e ho trastullato il piccolo scalmanato fino al momento della pappa. Alle 9 ero a letto a dormire!
Fortunatamente non tutti i giorni sono così devastanti, anche se il tempo per cucinare la cena dopo il lavoro risulta sempre ridotto ai minimi termini.
Lasciando da parte gli spiedini, che sono stati una soluzione last minute, cerco comunque di portare in tavola piatti unici completi, come questo primo piatto: sfizioso, saporito e, perchè no, un po' inusuale sebbene sia velocissimo da preparare, tant'è che il condimento si prepara mentre l'acqua per la pasta bolle!
Non garantisco che sia un gusto che può piacere anche ai bambini, anche se il mio scalmanato ha apprezzato più di quanto immaginassi!
Il sapore forte delle acciughe viene delicatamente smorzato dal finocchio, la cui dolcezza ben si sposa con la grassa sapidità delle acciughe. Pinoli e pangrattato completano il piatto con una interessante nota croccante.
Provate e poi fatemi sapere!
FUSILLI CON FINOCCHI E ACCIUGHE
Ingredienti (per 3 persone):
300 g fusilli
5 acciughe sotto sale
1 grosso finocchio
2 spicchi di aglio
20-30 g di pinoli
pangrattato
olio evo
sale
pepe nero
Dissalare le acciughe sotto acqua corrente, aprirle e togliere la lisca. Sbucciare e tritare grossolanamente gli spicchi di aglio e le acciughe. Pulire il finocchio, eliminare le estremità e tagliarlo a dadini.
Scaldare bene un padellino antiaderente e tostarvi velocemente prima i pinoli e poi qualche cucchiaiata di pangrattato.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata per il tempo indicato.
Nel mentre in una padella far soffriggere a fuoco molto dolce il trito di aglio e acciughe con olio evo fino a che queste ultime non si sono praticamente disfatte nell'olio, poi aggiungere la dadolata di finocchio e spadellare il tutto a fiamma vivace. Aggiustare di sale e proseguire la cottura: i finocchi dovranno essere cotti ma consistenti, quasi croccanti. Se il fondo di cottura si dovesse asciugare troppo aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Scolare la pasta al dente e farla saltare in padella insieme al condimento di finocchi e acciughe. Servire subito cospargendo i piatti con i pinoli tostati e il pangrattato.
Buon appetito!
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