sabato 31 ottobre 2020

Scary Halloween (Mummie di sfoglia e mortadella)

 E così siamo giunti al 31 di ottobre di questo funesto, spaventosissimo 2020. Mai scenario generale è stato tanto horror per la sera di Halloween come quest'anno: la pandemia di covid-19 continua a impazzare come e più di prima e lo spettro di un nuovo lockdown è alle porte. Eppure ho imparato a conviverci, a superare la paura istintiva, a razionalizzare quel tanto che basta a tenere comportamenti adeguati di prevenzione senza smettere di vivere. 
Non ho nessuna intenzione di spegnere il sorriso del mio bambino, di disattendere le sue aspettative, di perdere l'occasione di fare festa: i pensieri negativi e funesti lasciamoli agli adulti. 
E quindi si, noi oggi festeggeremo. Ci vestiremo tutti quanti come se fosse carnevale e andremo in giro per il paese a fare "dolcetto o scherzetto" a parenti e amici, mascherati e dotati di gel igienizzante! 
La casa è già decorata con festoni a forma di zucca, ragni e pipistrelli e le candele colorate sono pronte per essere accese stasera. Intaglieremo una zucca gigantesca e mangeremo qualcosa di veramente "spaventoso" che il mio bimbo adora, mentre guardiamo Harry Potter!
Sarà una gran serata tra le mura della nostra casa!
Le mummie di sfoglia si preparano in pochi minuti e potete farvi aiutare dai vostri bimbi tanto sono semplici. 
Si possono usare anche dei piccoli wurstel per il ripieno ma io ho preferito una italianissima mortadella e delle carotine come variante vegetariana.

 


MUMMIE di SFOGLIA

 
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
trancio di mortadella
carote
1 uovo
sale
pepe nero in grani
 
Raschiare le carote e cuocerle al vapore per una decina di minuti. Dal trancio di mortadella ricavare tanti parallelepipedi di circa 1 cm di lato e lunghi circa 5 cm. Tagliare le carote cotte in modo che abbiano circa le stesse dimensioni.
Stendere la pasta sfoglia e, con l'aiuto di una rondella da pizza, tagliare delle lunghe striscioline di 3-4 mm di lato.
Avvolgere la mortadella e le carote con queste strisce di pasta sfoglia così da creare l'effetto "mummia".
Deporre le mummiette su carta da forno e spennellare con l'uovo sbattuto. Attaccare 2 grani di pepe su ogni mummia per fare "gli occhi" e infornare tutto a 200°C per una decina di minuti: la sfoglia dovrà essere dorata e croccante.
Sfornare e servire calde o fredde, a piacere.
Buon appetito e buon Halloween!

N.B.: un altro ripieno possibile potrebbe essere la feta anche se non ho ancora provato. Altre verdure non saprei perché in cottura diventano tutte troppo morbide e la mummia perderebbe di consistenza.

mercoledì 28 ottobre 2020

La dea Kali (Pici aglio, olio, peperoncino, bottarga e scorza di limone)

Avete presente la dea indiana Kali? Quella con tante braccia e l'aspetto sempre incazzato? Una divinità dalla duplice natura: guerriera sanguinaria ma anche benevola con i suoi adepti.
La dea Kali era sicuramente una madre alle prese con casa, lavoro, figli, marito, commissioni e faccenducole quotidiane: capisco perfettamente la sua indole battagliera e la necessità di un surplus di braccia e mani in dotazione.
Un esempio: giovedì scorso ho portato il piccolo maschio alfa in piscina. La cosa di per sè non ha niente di strano, non fosse per le implicazioni che comporta. Uscire di corsa da lavoro e precipitarsi a riprendere il pupo all'asilo. Da lì spostarsi in auto verso la piscina in una ventina di minuti circa. Far fare merenda al nano e consegnarlo agli inservienti della piscina per i suoi 45 minuti di scuola nuoto. Nel frattempo non me ne sto con le mani in mano: corro al supermercato a fare la spesa e torno precisa precisa per la riconsegna di baby lavato, asciugato e stirato. Lo nutro prima che mi si addormenti masticando. Nel tragitto di ritorno a casa perde leggiadramente i sensi mentre io impreco contro il traffico cittadino, la pioggia e quant'altro mi irriti.
Arrivo a casa e ho bisogno di qualcuno (il babbo) che porti in casa il bambino: più di 18 kg di peso morto piombato e dormiente.
Io nel frattempo porto in casa tutto il resto. Infilo la porta di casa e ho addosso la mia borsa, la borsa frigo del pranzo che porto a lavoro, il borsoncino da piscina, la borsina con i rimasugli di merenda e cena di baby, il suo zainetto di spiderman, un paio di borse della spesa e una confezione da 16 rotoli di carta igienica. Sono scaruffata, accaldata, ansimante e sembro un mulo da soma. Il grande maschio alfa, evidentemente ignaro del mio disagio, mi guarda mentre sgranocchia patatine e chiede: che c'è per cena? 
La dea Kali sanguinaria? Mi fa un baffo la dea Kali! 

La cosa bella del giovedì è che, con il pupo dormiente, ho il tempo per cucinare con calma qualcosa di sfizioso "da adulti".
Ho provato questa rivisitazione di aglio, olio e peperoncino con bottarga e scorza di limone: una vera bomba! Ed è pronta in 15 minuti!

 


 PICI AGLIO, OLIO, PEPERONCINO, BOTTARGA e SCORZA DI LIMONE


Ingredienti (per 3 persone):
500 g pici freschi (ma vanno bene anche quelli secchi)
4 spicchi di aglio grandi
1 peperoncino (meglio fresco)
1 limone bio
bottarga di tonno
3-4 cucchiai di pangrattato
olio evo 
sale

Preparare il condimento mentre l'acqua per la pasta si scalda. Sbucciare gli spicchi di aglio e tritarli non troppo finemente. In una larga padella versare olio evo in quantità tale da coprirne interamente il fondo (non lesinare: è fondamentale perchè la pasta non resti asciutta). Aggiungere l'aglio tritato e il peperoncino fresco tagliato a fettine e far scaldare il tutto su fuoco bassissimo così che l'aglio e il peperoncino rilascino i loro aromi senza bruciare (massimo 10 minuti ma è meglio controllare a vista). A parte, in un altro padellino antiaderente, tostare il pangrattato su fiamma vivace fino a che non è appena brunito e tenerlo da parte.
Salare l'acqua della pasta quando raggiunge il bollore e cuocervi i pici per il tempo indicato. Scolare la pasta e farla saltare a fuoco alto nel condimento di aglio, olio e peperoncino insieme a poca acqua di cottura. Spolverizzare con pangrattato (che farà aderire il condimento alla pasta), bottarga a piacere e la scorza grattugiata del limone. Servire subito guarnendo ancora con bottarga, pangrattato e scorza di limone.
Buon appetito!

 



venerdì 23 ottobre 2020

Colazione indiana (Masala omelette)

Era un giorno di fine novembre del 2015 e io, per la prima volta, mi svegliavo in terra indiana, a Udaipur per l'esattezza, la città dei laghi.
Mi preparai e scesi per la colazione, che veniva servita nel giardino dell'albergo, sulla riva di uno degli innumerevoli laghi, con vista sulla città.
Mi lasciai guidare dai colori e dai profumi di quella terra lontana a lungo sognata per raggiungere il buffet. Mentre la maggior parte degli occidentali si dirigeva sicura verso torte e cappuccini, io mi permisi di indugiare di fronte al banco dei prodotti locali. Un cameriere in livrea bianca, incrociando il mio sguardo, mi chiese se desideravo una "masala omelette". Non avevo idea di che cosa fosse, oltre al fatto che conteneva uova, ma accettai l'offerta di buon grado, desiderosa di provare la vera cucina indiana.
Osservai il cameriere saltare velocemente in un padellino cipolla e peperoni, a parte scocciare un uovo e sbatterlo vigorosamente con un mix di spezie, per poi aggiungerlo alle verdure. Appena un paio di minuti di cottura e la mia omelette era pronta. Tornai al tavolo con il mio trofeo e al primo boccone esplose in bocca una bomba di sapore: la mia frittatina era calda, speziata, saporita in modo inusuale ma deliziosa.  Su suggerimento del cameriere la accompagnai con un buon thè Chai (che ancora non ho imparato a fare nel modo giusto).
Ho ancora negli occhi l'immagine dei Ghat di Udaipur e in bocca il sapore di quella prima masala omelette. Che nostalgia!
In questi tempi di quasi totale immobilità mi limito a ripercorrere con la mente i miei viaggi e a ricreare i sapori che mi hanno accompagnato. Oggi è stata la volta di questa deliziosa omelette, tanto semplice quanto buona. Per viaggiare nei ricordi.

 


 MASALA OMELETTE
 
Ingredienti (per una persona):
1 uovo 
2 falde di peperoni dolci verdi e rossi (vanno bene anche 2 friggitelli)
1 cipollotto (o uno scalogno)
mix di spezie (garam masala)
semi di cumino
semi di senape
olio di semi (o ghee)
sale

Lavare i peperoni ed eliminare i semi interni e i filamenti bianchi. Tagliare sia i peperoni che il cipollotto a dadini piuttosto piccoli (fare una brunoise).
Far scaldare in un padellino un cucchiaio di olio di semi (per me di girasole) e quando è ben caldo spadellare per un paio di minuti le verdure, facendo attenzione che non brucino.
Sbattere un uovo con mezzo cucchiaino di garam masala (mix di spezie per curry), un pizzico di semi di cumino e un pizzico di semi di senape secchi. Salare a piacere (poco: le spezie danno tantissimo sapore). Aggiungere l'uovo sbattuto in padella e farlo amalgamare bene con le verdure. Abbassare il fuoco e incoperchiare. Far cuocere l'omelette per un paio di minuti. Servire subito accompagnata da una buona tazza di thè, meglio se Chai.
Buon appetito!

N.B.: Si possono aggiungere anche alcune foglie di coriandolo tritate (onnipresenti nella cucina indiana) all'uovo sbattuto. Io non l'ho fatto perchè non avevo il coriandolo, oltre al fatto che non mi piace molto.


venerdì 9 ottobre 2020

La mensa (Polpo grigliato su vellutata di patate)

Dopo le mille peripezie legate alla pandemia di Covid-19, finalmente, sono riaperte le scuole e gli asili. Noi abbiamo definitivamente lasciato il nido d'infanzia privato e ci siamo iscritti, fiduciosi, alla scuola materna comunale. Il cambiamento è stato notevole per tutti anche se forse lo abbiamo sofferto più noi adulti del piccolo maschio alfa. Se al nido tutti si prodigavano per venire incontro alle esigenze delle famiglie, adesso sembra essere tutto il contrario: le famiglie devono sbattersi un sacco per adempiere a tutte le richieste della direzione scolastica, pena l'essere redarguiti persino dalle custodi, oltre che da maestre e preside (via mail). 
Ma la vera nota dolente è sicuramente la mensa. Si fa un gran parlare di educazione alimentare, stagionalità dei cibi e prodotti a km 0 e poi la sola lettura del menù mi ha fatto letteralmente accapponare la pelle per l'assurdità delle proposte e degli abbinamenti: carne servita per 3 giorni di fila, zucca e cavoli totalmente assenti, legumi serviti come contorno invece che come fonte proteica, insalata proposta 2 volte a settimana (sapendo perfettamente che i bambini non la mangiano). Dopo due giorni le famiglie erano già in rivolta con tanto di polemiche sui giornali locali!
La cosa che ho trovato più scioccante è che, di fatto, dagli anni '80, quando andavo a scuola io, non ci sia stato un upgrade del menù! Ancora l'unico pesce che viene servito (una volta a settimana) consiste in crocchette o bastoncini....cose contro cui combatto da quando è nato Joshua e che fino ad ora mi sono rifiutata di fargli assaggiare. Non riesco a capire come ciò che viene comunemente considerato junk food possa essere tranquillamente proposto a dei bambini. Non pretendo certo che gli vengano date orate e branzini ma sono assolutamente convinta che sia possibile trovare del buon pesce fresco a prezzi sostenibili! L'alternativa a quanto pare sarebbe del tonno sott'olio, preso e schiaffato lì sul piatto da solo, che non farebbe gola neanche al gatto. Senza considerare che proprio il tonno ha l'ineliminabile problema dell'inquinamento da mercurio....ma che vuoi che sia, pur di risparmiare 3 lire!
Ma la vera ciliegina sulla torta è stata senza ombra di dubbio la proposta di servire uova sode con maionese. MAIONESE. Ora, dico, cosa succederà se un bambino non la vuole mangiare? Lo costringeranno come si fa con le verdure? "Devi mangiare anche la maionese se vuoi diventare grande!"
Io sono allibita, oltre che sul piede di guerra. Per ora l'unica cosa certa è che a casa mi dovrò impegnare ancora più di prima per cercare di nutrire tutti in modo sano e completo e per sopperire o integrare la mensa dell'asilo. 

La mia proposta di oggi, in linea con la polemica sopra, è in realtà un piatto che mi sembra andare molto di moda, ultimamente, anche nei ristoranti. Si sa che polpo e patate è un ottimo binomio e qui in casa è sempre molto gradito. L'ho rivisitato in versione invernale, con una morbida e calda vellutata che avvolge il polpo grigliato, appena croccante all'esterno e un tocco piccante e affumicato per rendere il tutto ancora più goloso.



POLPO GRIGLIATO SU VELLUTATA DI PATATE

Ingredienti (per 3 persone):

1 grosso polpo (almeno 1 kg) decongelato
5-6 patate di media grandezza
1 scalogno o 1 piccola cipolla bianca
aceto di vino bianco
olio evo
peperoncino chipotle affumicato o paprika affumicata
prezzemolo fresco
sale

Per prima cosa lessare il polpo in abbondante acqua salata acidulata con mezza tazzina di aceto: quando l'acqua bolle afferrare il polpo con delle pinze e immergerlo per alcuni secondi. Ripetere questa operazione 3 volte, poi lasciare il polpo immerso e farlo cuocere coperto per almeno 45  minuti a fiamma bassa (deve sobbollire). Alla fine spengere il fuoco e lasciare raffreddare il polpo nella sua acqua di cottura fino a temperatura ambiente o quasi.
Nel frattempo preparare la vellutata di patate: sbucciare e tritare lo scalogno e farlo soffriggere dolcemente in una pentola con un paio di cucchiai di olio evo. Sbucciare le patate e tagliarle grossolanamente a cubetti. Aggiungere le patate al soffritto e fare insaporire per un minuto, poi aggiungere acqua calda fino a coprire appena le patate. Far prendere il bollore, poi incoperchiare e lasciare cuocere a fiamma bassa per circa mezz'ora. Aggiustare di sale e quando le patate iniziano a disfarsi vuol dire che sono cotte. Frullare con un pimer a immersione fino ad ottenere una crema piuttosto densa. Se la vellutata risultasse troppo liquida, rimettere sul fuoco fino a che non raggiunge la consistenza desiderata.
Scolare il polpo dall'acqua di cottura ed eliminare la guaina gelatinosa che lo riveste, lasciando però intatte le ventose. Togliere anche "l'occhio" del polpo e suddividere i tentacoli in 3 parti uguali.
Scaldare molto una bene una piastra e grigliare i tentacoli 4-5 minuti per ogni lato, fino a che non formano una specie di crosticina croccante.
Impiattare la vellutata di patate e il polpo; cospargere con prezzemolo tritato (per dare una nota fresca) e peperoncino chipotle affumicato a piacere. Irrorare con un filo di un buon olio evo a crudo e servire subito.
Buon appetito!

N.B.: Fondamentale usare un polpo decongelato perchè le carni risultino morbide dopo la cottura. Il processo di congelamento e scongelamento spacca le fibre della carne di polpo rendendole morbide. Un polpo fresco risulterebbe davvero troppo coriaceo dopo la bollitura.





lunedì 28 settembre 2020

Il risotto gourmet (Risotto con cipolla, rosmarino e bottarga)

 Mi è stato proposto di partecipare ad una rubrica a tema "i risotti gourmet". In linea generale non sono una grande appassionata di risotti: mi piacciono ma li cucino poco, non so nemmeno io il perchè. Però non volevo perdere l'occasione di mettermi alla prova e cucinare qualcosa che non fosse solo buono ma anche bello da vedere.
Ispirandomi ad una ricetta di Marco Bianchi, adattandola ai miei gusti, alla fine ho optato per degli ingredienti molto semplici, anzi, poveri, per insaporire il mio risotto: cipolla e rosmarino, tutto dell'orto di mio suocero. Niente burro ma del buon olio evo locale, che trovo più adatto per un risotto dal retrogusto marino e basta....non ho avuto bisogno di molto altro!
Mi sono messa al lavoro e il risultato è stato ben al di sopra delle mie aspettative. Un risotto morbido e profumato, dal gusto delicato, con la dolcezza della cipolla stufata, il tocco di bottarga a dare personalità e il rosmarino che "pulisce" la bocca. provatelo e mi saprete dire!


RISOTTO con CIPOLLA, ROSMARINO e BOTTARGA

Ingredienti (per 3 persone):

300 g riso carnaroli
1 cipolla bianca
circa 750 ml di fumetto di pesce (o brodo vegetale)
2-3 rametti di rosmarino
bottarga di tonno
olio evo
sale

Scaldare il fumetto di pesce (o il brodo) fino quasi all'ebollizione e mantenerlo in caldo. Nel frattempo sbucciare e tritare finemente la cipolla; farla appassire dolcemente in una padella insieme ad un paio di cucchiai di olio evo. Aggiungere qualche cucchiaio di acqua appena inizia a brunire, per non farla bruciare. Quando è ben morbida e trasparente spengere il fuoco e tenere da parte. In un tegame a bordi alti scaldare 2-3 cucchiai di olio evo. Tostare il riso per un paio di minuti nell'olio caldo, girando spesso, poi abbassare la fiamma al minimo, aggiungere la cipolla e iniziare ad aggiungere il fumetto caldo, un mestolo alla volta e girando spesso il riso. Aggiustare di sale. Mentre il riso cuoce, lavare e asciugare i rametti di rosmarino e in seguito tritarne finemente gli aghetti.
Quando il riso è quasi cotto (occorreranno circa 15-20 minuti) aggiungere il rosmarino tritato e mescolare. A fine cottura mantecare il risotto con un giro abbondante di olio evo, impiattare subito e spolverizzare con abbondante bottarga.
Buon appetito!
 

 

mercoledì 23 settembre 2020

La torta di Lizard (Torta salata con spinaci, ricotta e pancetta)

Tra le migliaia di cose che ignoravo riguardo l'avere figli ci sono anche le ossessioni. Non mie. Del nano. Non ci avrei creduto se non lo avessi visto coi miei occhi ma i bambini riescono a prendere delle fissazioni incredibili.
Noi siamo nel bel mezzo di un viscerale amore/fissazione/ossessione o come la si vuol chiamare, per Spiderman. Non so perché al piccolo maschio alfa è presa così, ma da qualche mese ha sviluppato un'attrazione morbosa per qualunque cosa esibisca l'immagine del suddetto supereroe in calzamaglia rossa e blu. E a giudicare dal merchandising disponibile sul mercato non è il solo.
Ecco quindi che, per il quieto vivere e per non sembrare genitori troppo integralisti, ci siamo muniti di: T-shirt di Spiderman, ciabattine di Spiderman, scarpe di Spiderman, costume di Spiderman, zainetto di Spiderman, telo mare di Spiderman, accappatoio di Spiderman, secchiello di Spiderman, braccioli di Spiderman, oltre ad una nutrita collezione di action figure e pupazzi di Spiderman che spaziano da dimensioni lillipuziane a grandezza naturale (quasi).
Il lato positivo è che questa colossale ammirazione può essere sfruttata a nostro vantaggio. 
Non vuole lavarsi le mani? "Ma lo sai che Spiderman si lava sempre le mani prima di pranzo?"
Non si vuole mettere le scarpe? "Guarda che Spiderman non va a giro scalzo!"
Non vuole mangiare le verdure? "Ti preparo la torta di Lizard, uno degli acerrimi nemici di Spiderman! Così tu la mangi e sconfiggi i cattivi!"
Non che abbia problemi a far mangiare le verdure al piccolo maschio alfa ma la voracità con cui ha addentato questa torta salata mi fa pensare che il giochetto abbia funzionato!
Perche proprio Lizard? Perche è verde, con il camice bianco e la lingua rossa: i colori degli ingredienti!
Per il resto può sembrare una banale torta salata ma l'aggiunta della pancetta le dá tutto un altro sprint!



TORTA SALATA con RICOTTA, SPINACI e PANCETTA

Ingredienti: 

500 g spinaci lessati
250 g ricotta 
100 g pancetta stagionata
2 uova 
1 spicchio d'aglio 
1 pasta sfoglia 
Olio evo 
Sale 

Preriscaldare il forno a 200°C.
In una padella far scaldare lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato con 3-4 cucchiai di olio evo e la pancetta tagliata a cubetti piccoli. Quando il tutto inizia a sfrigolare aggiungere anche gli spinaci ben strizzati dall'acqua di cottura e far saltare tutto per alcuni minuti. Spengere il fuoco e lasciare raffreddare un po'. In una terrina mescolare insieme gli spinaci saltati, la ricotta e le due uova fino a che tutto non è ben amalgamato. Aggiustare di sale.
Foderare una teglia da crostata di circa 26 cm di diametro con la pasta sfoglia ancora adagiata nella sua carta da forno e versare all'interno il composto di spinaci. Richiudere i bordi della pasta sfoglia verso l'interno e infornare per circa mezz'ora (la pasta sfoglia deve essere ben cotta e dorata). Un consiglio: porre la teglia piuttosto in basso nel forno. In questo modo la pasta sfoglia cuoce bene sul fondo anche se il ripieno è abbastanza umido e la parte superiore non si asciugherà troppo.
Sfornare e lasciare raffreddare copletamente prima di servire.
Buon appetito!

N.B.1: Si puo sostituire la pancetta stagionata con la stessa quantita di prosciutto cotto o con una salsiccia fresca secondo il proprio gusto.
N.B.2: Oltre agli spinaci gia lessati si possono usare sia spinaci freschi che surgelati purche, in entrambi i casi, vangano prima sbollentati per 5 minuti in acqua.


domenica 23 agosto 2020

E' tempo di grigliate (Pollo grigliato con miele e cinque spezie)

Nonostante la mia campagna di riduzione del consumo di carne ci son dei piatti a cui non rinuncerò mai, semplicemente perchè non riesco a farne a meno: talvolta ne avverto una vera e propria necessità fisica. La carne cotta sul barbecue è senza ombra di dubbio una di queste e, per quanto mi riguarda, l'estate è la stagione perfetta per grigliare! 

Alzi la mano chi non si cimenta con le grigliate insieme agli amici durante il week end! 

Per questo motivo oggi vorrei proporre una ricetta da barbecue un po' originale a base di pollo. Potrebbe sembrare un tipo di carne banale ma essendo molto versatile, si presta a infinite preparazioni. In questo caso il pollo viene fatto marinare in una miscela di spezie, salsa di soia e miele e poi cotto sulla griglia: una vera squisitezza! La carne diventa morbida, succulenta e supersaporita: io me ne sono innamorata al primo assaggio! 


POLLO MARINATO con MIELE e CINQUE SPEZIE 

Ingredienti  (per 3 persone):
3 grosse sovracosce di pollo
1 spicchio di aglio
2 cm di zenzero
4 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di miscela 5 spezie
1 cucchiaio di senape
peperoncino chipotle

Disossare le sovracosce di pollo e tenerle da parte. 
Preparare la marinata: sbucciare l'aglio e lo zenzero e tritarli. In una ciotola mescolare la salsa di soia, il miele, la senape e la miscela 5 spezie. Aggiungere il trito di aglio e zenzero e un pizzico di peperoncino (per me chipotle, che ha un gusto un po' affumicato, ma va bene anche del normale peperoncino piccante, da dosare secondo i propri gusti). Non aggiungere sale: basta la salsa di soia. Mescolare il tutto, poi aggiungere il pollo e bagnarlo dappertutto con la marinata. Lasciare insaporire almeno un paio d'ore a temperatura ambiente  (o più a lungo in frigo).
Accendere il barbecue e quando la brace è pronta fare scaldare la griglia a media altezza. Sgocciolare il pollo dalla marinata e poggiarlo sulla griglia rovente. Fare cuocere per circa 10 minuti per lato, spennellando con la marinata se si asciugasse troppo. Attenzione a non bruciarlo: il miele caramella ma se il calore è troppo, brucia velocemente carbonizzando la superficie della carne. In quel caso allontanare momentaneamente la griglia dalla brace prima che succeda l'irreparabile.
Servire subito accompagnando con trito di prezzemolo o coriandolo (che a me non piace).
Buon appetito! 

N.B.1: si possono usare anche altri tagli del pollo come il petto (inciso per far penetrare la marinata) o le cosce, intere.
N.B.2: se non si ha a disposizione il barbecue, si può cuocere il pollo anche su una padella antiaderente a fondo piatto, senza aggiungere olio.