domenica 7 aprile 2024

Rispetto (Inzimino di trippa)

A volte penso che vorrei diventare vegetariana. Talvolta persino vegana. Principalmente per questioni di sostenibilità ambientale. Partendo da questo presupposto posso dire di aver ridotto in modo piuttosto consistente il consumo di carne.  Poi ci sono giorni, invece, in cui la voglia di ciccia è prepotente, quasi una necessità fisica, e allora cedo. Cedo, si, ma con rispetto e umiltà: niente tristi petti di pollo alla griglia o bracioline stracotte e dure come solette per lenire i sensi di colpa da eccesso di calorie. Adesso, quando mangio carne, voglio che sia qualcosa di veramente buono e appagante e goloso. Insomma: questa povera bestia si merita una degna fine! 
Per restare in tema di rispetto è giusto anche non sprecare nulla dell'animale ed ecco allora che entrano in gioco le frattaglie, considerati tagli poco pregiati, se non proprio di scarto, ma che se ben cucinati sono una meraviglia della cucina povera italiana. 
Oggi ho usato la trippa e l'ho cucinata in modo un pò diverso dal solito, come l'abbiamo mangiata in un ristorante di frattaglie che ci piace molto: in inzimino, con gli spinaci. Che dire....una bomba di gusto!




INZIMINO di TRIPPA


Ingredienti (per 4-5 persone):
800 g di trippa precotta
400 g di spinaci freschi
3 spicchi di aglio
1 bicchiere di vino bianco secco
400 ml di pomodori pelati (una lattina)
olio evo
3 bacche di ginepro
peperoncino fresco (facoltativo)
sale

Sciacquare molto bene la trippa sotto acqua corrente, poi asciugarla con carta assorbente e tagliarla a striscioline spesse circa 1 cm. Tagliare via le radici degli spinaci e lavarli accuratamente per eliminare eventuale terra depositata sulle foglie.
In un largo tegame a bordi alti soffriggere a fiamma vivace gli spicchi d'aglio sbucciati e schiacciati insieme alle bacche di ginepro e ad un fondo di olio evo (in quantità tale da coprire appena il fondo del tegame). Prima che l'aglio si scurisca aggiungere la trippa a striscioline e farla rosolare qualche minuto mescolando. Salare leggermente e poi sfumare con il vino. Quando l'alcool sarà evaporato aggiungere anche gli spinaci ben scolati e mescolare. Dopo che gli spinaci saranno ben appassiti versare anche i pomodori pelati schiacciati e il peperoncino (se piace) tagliato a pezzetti e portare a bollore: a questo punto abbassare la fiamma al minimo e incoperchiare. Lasciare cuocere dolcemente per circa un'ora, mescolando di tanto in tanto, in modo che tutti i sapori si amalgamino tra loro. Trascorso questo tempo togliere il coperchio, aggiustare eventualmente di sale e far asciugare un po' il sughetto fino alla consistenza desiderata (a me piace abbastanza brodosa).
Servire calda con tanto tanto pane, meglio se arrostito. In effetti è buonissima anche sopra un bel crostone!
Buon appetito!




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