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giovedì 23 febbraio 2012

Umore nero

Sfiancata. E' così che mi sento e non ne capisco il motivo. L'anno scorso ero praticamente nella stessa situazione psico fisica isterico/scoglionata ma avevo dato la colpa alla lunghissima degenza del maschio alfa infortunato. Quest'anno invece? Non sarà colpa proprio del periodo dell'anno? Gennaio e febbraio (fino a ora) sono stati tremendi: triste periodo post natalizio, senza un guizzo, lavoro a ritmo serrato, tempo grigio e freddissimo da letargo. Sfido anche la persona più solare a sentirsi in piena forma con queste premesse. E' vero, a volte succede: è un periodo stanco che mi ha tolto molta voglia di fare anche se non in cucina, dove continuo, malgrado lo scoglionamento, a produrre, non fosse altro che per la sopravvivenza!
In questi momenti sono i comfort food a salvarmi o perlomeno a rinfrancarmi un po' lo spirito. In particolar modo nell'ultimo periodo apprezzo le zuppe: calde, morbide e confortanti.
Questa è una ricetta antichissima, tipica toscana, che ha nutrito e sostenuto generazioni e generazioni di contadini: se andava bene per loro perchè non dovrebbe andare bene anche per me?
Ingredienti semplici, del territorio, ma di eccellente qualità, una lunga e lenta cottura, un sapore pieno e appagante per il freddo della sera. Il cavolo nero deve essere stato raccolto dopo qualche "gelata" notturna altrimenti risulta troppo duro e fibroso (quest'anno nessun problema: lo ha raccolto mia suocera dall'orto dopo il freddo siberiano!), la farina di mais è di quella buona che mi ha mandato Gianni, i fagioli acquistati freschi a settembre da un coltivatore locale e poi congelati.
A casa dei miei da sempre aleggia questo mito della farinata, tanto buona e tanto lunga da preparare: finalmente mi sono cimentata e il risultato non mi ha deluso. Probabilmente è stata l'ultima zuppa di questo lungo inverno: le giornate finalmente si allungano e da ieri riesco persino a vedere il sole! Inizierò a pensare alla primavera e ai suoi colori tenui: magari con il sole tornerà anche il buonumore e un po' di energia.

Farinata di cavolo nero


FARINATA di CAVOLO NERO

Ingredienti (per 3 porzioni):
500 g cavolo nero (crudo, da pulire)
4 cucchiai abbondanti di farina di mais
300 g fagioli (per me varieta Montalbano, congelati freschi)
2 cipolla piccole
1 spicchio aglio
salvia fresca
olio evo
sale, pepe nero

Per prima cosa occorre lessare i fagioli: metterli (ancora congelati nel mio caso) in una capace pentola con abbondante acqua fredda insieme ad una cipolla intera sbucciata, lo spicchio di aglio sbucciato e alcune foglie di salvia. Far prendere il bollore, poi abbassare il fuoco al minimo, salare, incoperchiare lasciando uno spiraglio per far fuoriuscire il vapore e cuocere per almeno un'ora (se si usano fagioli secchi il tempo di cottura aumenta) o almeno fino a che non sono morbidi. Questa operazione può essere fatta anche il giorno prima, anzi, forse è meglio.
Tritare una cipolla e farla soffriggere con 3-4 cucchiai di olio.
Passare i fagioli al passaverdure o frullarli con un pimer (come ho fatto io...non ho il passaverdure) e aggiungere la purea alla cipolla quando è ben appassita. Salare e aggiungere anche un po' d'acqua di cottura dei fagioli, poi far prendere il bollore. Nel frattempo lavare e pulire il cavolo eliminando una ad una le coste centrali delle foglie. E' un lavoretto abbastanza tedioso, non lo nego!
Aggiungere le foglie di cavolo spezzettate alla purea di fagioli: appena sono appassite aggiungere anche la farina di mais e mescolare velocemente in modo che non si formino grumi. Lasciar cuocere a fuoco basso mescolando ogni 5-10 minuti e aggiungendo poca alla volta l'acqua di cottura dei fagioli calda in modo da avere sempre una consistenza semiliquida. Occorre un'ora abbondante di cottura: la consistenza deve essere cremosa e il cavolo deve essersi sfaldato quasi completamente. A fine cottura aggiustare di sale, pepare leggermente e servire calda con un filo di olio evo. Da leccarsi i baffi!
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest di Fiore di cappero

4 commenti:

  1. e io i baffi me li faccio spuntare per leccarmeli, questa ricetta è di un buono strepitoso! Baci

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  2. che buona jeggy!!!le zuppe mi piacciono tanto, in particolare con ingredienti nuovi, me la sono segnata la voglio provare!!! concordo con il periodo di scoglionamento, anche per me gen e febr sono i mesi più brutti dell'anno, finalmente si vede la fine1!!

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  3. Lasciam perdere.. se ti elggi il mio post di oggi..s to nella tua stessa situazione.. Ottima la tua zuppa..d evo ancora trovarlo il cavolo nero.. baci e buon w.e. :-D

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  4. IO me la segno in attesa di trovare il cavolo neroo! Troppo gustosa! E se poi tu mi confermi che riesce anche a scacciare via lo "scoglionamento", mi farò una scorta!!! Un abbraccio!

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