Ed eccomi qua, dove qualche anno fa non avrei mai immaginato di essere, di fronte al cancello della scuola elementare, in attesa di recuperare il piccolo maschio alfa al termine della giornata scolastica.
Ogni giorno la stessa storia: una calca di persone ammassate davanti al cancello, in trepidante attesa della prediletta prole, che neanche al concerto degli Aerosmith!
Personalmente preferisco stare in disparte, ad aspettare che la fiumana umana sia un pò defluita, tanto suppongo che mio figlio possa sopravvivere per ulteriori 2 minuti alla mia assenza.
Mentre aspetto non posso fare a meno di guardarmi intorno per osservare la variegata umanità che gira intorno alla scuola: un cicaleccio continuo di sottofondo, mamme, papà, nonni, fratelli e sorelle più grandi e più piccoli, zii, amici, cani e chi più ne ha più ne metta (giuro di aver visto anche un coniglio domestico!). Auto parcheggiate in modo fantasioso fin quasi dentro al vialetto della scuola e poi tutti lì, davanti a quel fatidico cancello. Ma quanto suona la campanella, il branco si riscuote dal torpore dell'attesa e inizia la riconquista della prole. I genitori si accalcano ancora di più al spintonandosi e cercando di attirare l'attenzione della progenie: c'è chi fischia come se richiamasse a sé il cane, chi dalle retrovie alza una mano o un ombrello, forse sperando che il pargolo riconosca la madre dal colore dello smalto, tra decine di altre mani alzate. Papà e nonni arrampicati sulle recinzioni accanto ai cancelli chiamano a gran voce i bambini, sperando forse che questi riescano a fendere la muraglia umana.
E mentre osservo questo circo a occhi sgranati, mi sembra tutto incredibilmente assurdo! Ho pietà di quelle povere anime delle maestre, che dopo aver trascorso l'intera giornata con un'orda di piccoli selvaggi, poi devono anche affrontare l'orda di genitori per la restituzione. Ma sempre con il sorriso. Se lo meritano tutto il loro stipendio.
Oggi, per restare in tema, ricetta a prova di bambino (magari a scuola la mensa fornisse qualcosa del genere!). Impossibile che non stuzzichi l'appetito, con tutti quei colori e un bel match di sapori.
Ingredienti (per 3 persone):
6 uova
300 g di spinaci lessati
100 g di prosciutto cotto a fette
Fette di formaggio (fontina, provola, edamer...)
Una tazzina di latte
Parmigiano grattugiato (facoltativo)
Sale
Noce moscata
In una terrina sbattere velocemente le uova per amalgamare i tuorli con gli albumi. Aggiungere il latte, un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato (solo se vi piace. Non è essenziale per la buona riuscita del piatto), un cucchiaino di sale e una generosa grattugiata di noce moscata, sbattere vigorosamente per un minuto. Aggiungere anche gli spinaci lessati e ben strizzati e amalgamare il tutto.
Preriscaldare il forno a 180°C. Ricoprire la leccarda del forno con carta da forno e versare il composto di uova e spinaci; distribuire e livellare bene poi infornare per circa 25 minuti: la superficie dovrà essere appena brunita.
Sfornare e lasciare raffreddare completamente, poi farcire con le fette di prosciutto cotto (o arrosto ma andrà bene anche l'affettato di pollo o tacchino) e le fette di formaggio. Arrotolare dal lato lungo e tagliare a fette spesse un paio di centimetri.
Può essere preparato in anticipo (anche il giorno prima).
Buon appetito!