Avete presente la dea indiana Kali? Quella con tante braccia e l'aspetto sempre incazzato? Una divinità dalla duplice natura: guerriera sanguinaria ma anche benevola con i suoi adepti.
La dea Kali era sicuramente una madre alle prese con casa, lavoro, figli, marito, commissioni e faccenducole quotidiane: capisco perfettamente la sua indole battagliera e la necessità di un surplus di braccia e mani in dotazione.
Un esempio: giovedì scorso ho portato il piccolo maschio alfa in piscina. La cosa di per sè non ha niente di strano, non fosse per le implicazioni che comporta. Uscire di corsa da lavoro e precipitarsi a riprendere il pupo all'asilo. Da lì spostarsi in auto verso la piscina in una ventina di minuti circa. Far fare merenda al nano e consegnarlo agli inservienti della piscina per i suoi 45 minuti di scuola nuoto. Nel frattempo non me ne sto con le mani in mano: corro al supermercato a fare la spesa e torno precisa precisa per la riconsegna di baby lavato, asciugato e stirato. Lo nutro prima che mi si addormenti masticando. Nel tragitto di ritorno a casa perde leggiadramente i sensi mentre io impreco contro il traffico cittadino, la pioggia e quant'altro mi irriti.
Arrivo a casa e ho bisogno di qualcuno (il babbo) che porti in casa il bambino: più di 18 kg di peso morto piombato e dormiente.
Io nel frattempo porto in casa tutto il resto. Infilo la porta di casa e ho addosso la mia borsa, la borsa frigo del pranzo che porto a lavoro, il borsoncino da piscina, la borsina con i rimasugli di merenda e cena di baby, il suo zainetto di spiderman, un paio di borse della spesa e una confezione da 16 rotoli di carta igienica. Sono scaruffata, accaldata, ansimante e sembro un mulo da soma. Il grande maschio alfa, evidentemente ignaro del mio disagio, mi guarda mentre sgranocchia patatine e chiede: che c'è per cena?
La dea Kali sanguinaria? Mi fa un baffo la dea Kali!
La cosa bella del giovedì è che, con il pupo dormiente, ho il tempo per cucinare con calma qualcosa di sfizioso "da adulti".
Ho provato questa rivisitazione di aglio, olio e peperoncino con bottarga e scorza di limone: una vera bomba! Ed è pronta in 15 minuti!
PICI AGLIO, OLIO, PEPERONCINO, BOTTARGA e SCORZA DI LIMONE
Ingredienti (per 3 persone):
500 g pici freschi (ma vanno bene anche quelli secchi)
4 spicchi di aglio grandi
1 peperoncino (meglio fresco)
1 limone bio
bottarga di tonno
3-4 cucchiai di pangrattato
olio evo
sale
Preparare il condimento mentre l'acqua per la pasta si scalda. Sbucciare gli spicchi di aglio e tritarli non troppo finemente. In una larga padella versare olio evo in quantità tale da coprirne interamente il fondo (non lesinare: è fondamentale perchè la pasta non resti asciutta). Aggiungere l'aglio tritato e il peperoncino fresco tagliato a fettine e far scaldare il tutto su fuoco bassissimo così che l'aglio e il peperoncino rilascino i loro aromi senza bruciare (massimo 10 minuti ma è meglio controllare a vista). A parte, in un altro padellino antiaderente, tostare il pangrattato su fiamma vivace fino a che non è appena brunito e tenerlo da parte.
Salare l'acqua della pasta quando raggiunge il bollore e cuocervi i pici per il tempo indicato. Scolare la pasta e farla saltare a fuoco alto nel condimento di aglio, olio e peperoncino insieme a poca acqua di cottura. Spolverizzare con pangrattato (che farà aderire il condimento alla pasta), bottarga a piacere e la scorza grattugiata del limone. Servire subito guarnendo ancora con bottarga, pangrattato e scorza di limone.
Buon appetito!
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