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giovedì 22 dicembre 2022

Come un pesce fuor d'acqua (Baccalà mantecato)

Avete presente cosa succede quando un pesce viene tolto dall'acqua? Lo vediamo dimenarsi scompostamente e annaspare spasmodicamente per respirare. Non esattamente una bella immagine ma è proprio così che mi sento da un pò di tempo: alla convulsa ricerca di ossigeno. No, non si tratta di covid ma di stress, ansia e una perenne sensazione di sovraccarico. Il mio cervello che frulla a mille all'ora con un milione di cose da fare quando vorrei solo un pò di silenzio dentro la mia testa. Quest'anno arrivo alle festività natalizie disfatta e anelo solo un pò di riposo e la compagnia della mia famiglia. Ma non rinuncerò certo al buon cibo e per restare in tema di pesce (completamente sfibrato per di più) ecco la ricetta del baccalà mantecato!
Il baccalà fatto così è di un buono che non si può descrivere, una crema corposa e saporita da spalmare su crostini di pane o su polenta grigliata/fritta. Non ci sono ingredienti strani solo il gusto pazzesco del pesce montato ad arte con un buon olio di oliva extravergine: sublime. 
Questa è una ottima proposta per la tavola delle feste, senza spendere un occhio della testa!

Ne approfitto per fare tanti auguri per un Natale tranquillo e sereno a chiunque si troverà a transitare da questo mio piccolo e scalcinato blog. 
Auguri!




 BACCALÀ MANTECATO 

Ingredienti:
500 g di baccalà salato 
1 piccola cipolla (o 1 scalogno)
1 carota 
1 costola di sedano
1 spicchio di aglio
2 bacche di ginepro
prezzemolo 
1 foglia di alloro 
Olio evo 

Innanzitutto mettere in ammollo il baccalà in abbondante acqua fredda per farlo dissalare. Occorreranno almeno 2 giorni, cambiando frequentemente l'acqua di ammollo (almeno 3 volte al giorno).
Trascorsi due giorni di ammollo iniziare la preparazione vera e propria.
Preparare un leggero brodo vegetale: in una pentola portare a ebollizione un paio di litri di acqua con la cipolla sbucciata, la carota raschiata, la costola di sedano, lo spicchio di aglio sbucciato, le bacche di ginepro, la foglia di alloro e qualche rametto di prezzemolo. Mentre il brodo cuoce scolare il baccalà, asciugarlo e tagliarlo a tranci. Eliminare la pelle dal baccalà con un coltello affilato e immergere i tranci nel brodo bollente. Lasciare sobbollire per una decina di minuti, eliminando via via la schiuma che si forma.
Scolare il baccalà, eliminare le eventuali lische (che dopo la cottura saranno molto più semplici da togliere) e porlo nel contenitore della planetaria. Tenere da parte un bicchiere del brodo di cottura filtrato. Inserire il gancio a foglia e azionare a bassa velocità. Iniziare a versare lentamente mezzo bicchiere di olio evo di buona qualità (almeno 100 ml) mentre la planetaria è in azione. Dopo l'olio aggiungere poco per volta anche il brodo: mano a mano che il baccalà si sfibra si formerà una cremina densa. La salsa sarà pronta dopo mezz'ora circa ma dipende dalla qualità del baccalà e dalla velocità di azione della planetaria: basta che il risultato sia una crema!
Aggiustare eventualmente di sale e servire su crostini di pane tostato o polenta grigliata o con cruditè di verdure!
Se piace, si può guarnire con pepe nero appena macinato o del prezzemolo fresco tritato.
Buon appetito!

martedì 15 novembre 2022

Di zuppe e bimbi malati (zuppa di lenticchie e carciofi)

Sembra che finalmente l'autunno sia arrivato per davvero: oggi le colline circostanti sono avvolte da basse nuvole scure e una pioggerella insistente fa da sottofondo ad una inaspettata giornata casalinga.
Ma perché dovrei trovarmi a casa in un normale martedì lavorativo? Semplice. Insieme all'autunno sono arrivati anche i classici malanni di stagione e il piccolo maschio alfa ha pensato bene di accoppiarsi subito con una bella forma virale a base di febbre e placche in gola. 
È stata una giornata lenta e pacifica, le ore scandite da costruzioni lego e tanta televisione, misurazioni di febbre e tanto moccio.
Non potevo non approfittarne e mi sono concessa un pranzo un pò più lento del solito, una zuppa che mi piace da matti, il perfetto comfort food per una giornata fredda e umida. 
Ammetto che il piccolo maschio alfa ha preferito un più classico passato di verdura con la minestrina ma, ecco, secondo me non c'è proprio paragone!
Provatela perché è spettacolare!




ZUPPA di LENTICCHIE e CARCIOFI 

Ingredienti (per 2-3 persone):
100 g di lenticchie secche 
4 carciofi 
2 spicchi di aglio 
Una decina di pomodorini 
Aceto di vino 
Bacche di ginepro 
Olio evo 
Sale 

Per prima cosa occorre pulire i carciofi: eliminare le foglie esterne più dure e la cima spinosa, poi tagliarli a metà ed eliminare anche l'eventuale fieno. Tagliare i carciofi a fettine sottili e metterli in ammollo in acqua acidulata con 3 cucchiai di aceto di vino. 
In una pentola scaldare 3-4 cucchiai di olio evo con l'aglio sbucciato e schiacciato e un paio di bacche di ginepro, poi versare le lenticchie preventivamente sciacquate sotto acqua corrente. Aggiungere anche le fettine di carciofi scolate e  i pomodorini lavati e tagliati a metà e far rosolare tutto per qualche minuto. 
Una volta che i carciofi si sono un pochino ammorbiditi sfumare con un paio di cucchiai di aceto di vino, salare e versare acqua calda fino a coprire appena lenticchie e carciofi. Portare a bollore, poi incoperchiare e abbassare la fiamma al minimo. Lasciare sobbollire lentamente per 25-30 minuti. Se la zuppa si dovesse asciugare troppo aggiungere altra acqua calda (poi il livello di "brodosità" è secondo gusto personale). Aggiustare di sale e servire, calda o tiepida, accompagnata con una bella fettona di pane tostato. 
Se vi piacciono i sapori forti provate ad aggiungere un pò di peperoncino!
Buon appetito!




mercoledì 26 ottobre 2022

Mood autunnale (Pasta al forno con piselli e crescenza)

 Si alza la nebbia e cadono le foglie; la mattina è buio anche se le temperature sono ancora miti. 
È tempo di lentezza, di tranquille passeggiate nel bosco e serate sul divano con il plaid. 
Anche le ricette in cucina si fanno più rilassate e il forno è stato rimesso in attività. 
La ricetta di oggi rispecchia molto il mio mood autunnale: una pasta al forno semplice ma saporita, vegetariana, ma che è comunque un ottimo piatto unico. Posso assicurare che fa un figurone sulla tavola della domenica e piacerà anche ai commensali più piccoli perché, in fondo, a chi non piace la pasta al forno????
Provatela e fatemi sapere!




PASTA al FORNO con PISELLI e CRESCENZA 

Ingredienti (per 5-6 persone):
500 g di pasta corta 
350 g di piselli surgelati 
170 g crescenza (o stracchino)
1 grossa cipolla rossa (o 2 piccole)
400 g di pomodori pelati (o polpa o passata)
Parmigiano reggiano grattugiato 
Pangrattato 
Olio evo 
Sale 
Pepe nero 

Sbollentare i piselli ancora surgelati in abbondante acqua bollente per il tempo indicato sulla confezione, poi scolarli conservando l'acqua di cottura. 
Sbucciare e tritare grossolanamente la cipolla, poi farla appassire in un tegame con 3-4 cucchiai di olio evo. Una volta che la cipolla è diventata trasparente aggiungere i piselli già lessati e i pomodori pelati spezzettati e portare a ebollizione, poi abbassare il fuoco al minimo, incoperchiare e lasciare addensare il sugo per 10-15 minuti. Aggiustare di sale e, se piace, aggiungere anche una generosa macinata di pepe nero. 
Nella stessa acqua di cottura dei piselli cuocere la pasta e, molto importante, scolarla a metà cottura.
Far saltare velocemente la pasta nel sugo di piselli preparato, poi disporre in una capiente pirofila da forno previamente unta con olio evo.
Disporre la crescenza a pezzetti sulla pasta e poi cospargere la superficie con un mix pari peso di parmigiano grattugiato e pangrattato. 
Infornare in forno preriscaldato a 200°C per circa 30 minuti o comunque fino a che non si sarà formata una croccante crosticina dorata in superficie. 
Sfornare e lasciare raffreddare almeno 10 minuti prima di servire. 
Buon appetito!






N.b.1: i piselli surgelati sono sostituibili con lo stesso peso di piselli in scatola sgocciolati o con piselli freschi (quando la stagione lo consente).

N.b.2: a me piace usare la pasta corta di formato grande (fusilloni, mezze maniche, paccheri...) per mio gusto personale ma niente vieta di usare il formato di pasta che si preferisce, magari anche ziti, mafaldine o tagliatelle. 

N.b.3: il sugo di piselli può essere preparato anche il giorno prima (o ancora prima!).

giovedì 22 settembre 2022

Rassegnazione (hummus di ceci e zucca)

L'estate è ufficialmente finita. Questa consapevolezza mi ha colpito come un pugno nello stomaco. E come è potuto succedere, così all'improvviso, da un giorno all'altro??? Eppure l'abbronzatura inizia a sbiadire per lasciare il posto al mio solito pallore, le giornate diventano buie sempre prima e la sera inizio a guardare con desiderio il plaid. 
Non resta che accusare il colpo e pensare ai lati positivi dell'imminente autunno. 
Ad esempio, è già tornata di stagione la zucca e io ne ho subito approfittato per preparare una variante di hummus veramente gustosa e con un colore stupendo!




Ingredienti (per 2 persone):
200 g ceci cotti
150 g zucca delica al netto della buccia 
2 cucchiai tahine 
1 spicchio d'aglio 
1 limone 
Olio evo 
Sale 
Semi misti 

Tagliare la zucca a cubetti e cuocerla al vapore per 15-20 minuti; in alternativa si può cuocere per circa lo stesso tempo in forno a 180°C o in padella con appena un filo d'olio evo. 
Lasciare raffreddare la zucca, poi frullare con un mixer o un minipimer insieme ai ceci lessati e scolati, la tahine, il succo di un limone, un piccolo spicchio d'aglio sbucciato e privato dell'anima, una presa di sale e 2/3 cucchiai di olio evo. Si deve ottenere una salsa abbastanza densa ma liscia. 
Lasciare riposare una ventina di minuti e guarnire, se vi piace, con semi misti e prezzemolo tritato. Servire a temperatura ambiente con cruditè di verdure, grissini e pane tostato. 
Buon appetito!

N.b.: preferisco usare la zucca delica per questa preparazione perché è poco acquosa, ma niente vieta di usare altre varietà di zucca purché si abbia l'accortezza di farle asciugare bene in cottura. 

lunedì 12 settembre 2022

Fissazioni estive (Ragù di zucchine)

Vi capita mai di avere continuamente voglia di qualcosa anche se, di fatto, dovreste essere già soddisfatti? Di replicare più e più volte la stessa ricetta in un ristretto arco temporale?
Io sono passata diverse volte attraverso queste situazioni: in Toscana si dice "prendere una fittonata", che altro non significa che sviluppare una fissazione per qualcosa. 
Ecco, questa estate mi sono fissata con il ragù di zucchine: l'ho preparato spessissimo e l'ho usato per condire la pasta e il riso, per farcire panini e piadine, crostini e crostoni, l'ho abbinato a capperi e olive, formaggi freschi e stagionati, uova; l'ho persino congelato, così da averne una bella scorta pronta per l'inverno!
Una preparazione semplice, onesta, senza sorprese o ingredienti particolari: un buon sughetto di verdura di stagione che piacerà anche ai bambini. 
Come sempre, provare per credere!




RAGÙ DI ZUCCHINE 

Ingredienti (per 3-4 persone):
400 g circa di zucchine
400 ml di polpa di pomodori (una lattina)
1 cipolla dorata 
Basilico fresco 
1 spicchio d'aglio 
Olio evo 
Sale 

Sbucciare la cipolla e tritarla grossolanamente, poi sbucciare l'aglio e mettere tutto a soffriggere a fiamma vivace con 3-4 cucchiai di olio evo in un tegame a bordi alti per 5-6 minuti. Lavare le zucchine e grattugiarle con la grattugia a fori larghi oppure tagliare a dadini molto piccoli. Aggiungere le zucchine grattugiate alla cipolla e mescolare.
Salare leggermente e aggiungere anche la polpa di pomodoro (o la passata) e un bicchiere di acqua. 
Lasciare sobbollire coperto a fiamma bassa per circa mezz'ora. Aggiungere anche 5-6 foglie di basilico e continuare a cuocere, senza coperchio, per altri 5-10 minuti o fino a che il sugo non si è rassodato. 
Aggiustare di sale e pepe nero (o peperoncino piccante, se preferite).
Usare come condimento, caldo o freddo, a piacere, per la pasta, per crostini e crostoni, piadine, panini e chi più ne ha più ne metta!
Buon appetito!


N.B.: se non avete a disposizione il basilico fresco si può optare anche per un paio di bacche di ginepro schiacciate.



giovedì 25 agosto 2022

Estate 2022 (Spaghetti con cozze e salicornia)

La mia estate 2022 è lunga e calda, iniziata a maggio, con i primi weekend al mare. È la prima estate della mia vita in campeggio, fatta di  tanti bagni, sole, sabbia ovunque (anche nei letti), pizze in spiaggia al tramonto e gelati a merenda, carte dei pokemon e libri da leggere, finalmente. Nonostante sia già rientrata a lavoro non riesco a togliermi di dosso questa sensazione di vacanziera leggerezza. Spero che duri più a lungo possibile. 
Voglio celebrare la mia inusuale estate marina con un succulento primo piatto di mare, tanto per cercare di mantenere questo mood così positivo. Al banco del pesce ho trovato la salicornia e non potevo proprio lasciarmela scappare! L'ho abbinata a delle belle cozze e il gioco è fatto!
Provate!




SPAGHETTI con COZZE e SALICORNIA

Ingredienti (per 3 persone):
300 g spaghetti
1 kg di cozze fresche
250 g di salicornia
una decina di pomodorini
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio evo
sale

Per prima cosa occorre pulire le cozze (se non le ha già pulite il vostro pescivendolo di fiducia) eliminando le alghette che talvolta le ricoprono. 
Tritare gli spicchi di aglio sbucciati e farli soffriggere dolcemente in una capiente padella insieme a un fondo di olio evo (quantitativo tale da coprire bene il fondo della padella). Quando l'aglio inizia a soffriggere aggiungere le cozze e farle aprire a fiamma vivace. Sfumare con il vino bianco e quando l'alcool è evaporato aggiungere i pomodorini lavati e tagliati a spicchietti. Aggiustare di sale e dopo che i pomodorini sono un po' appassiti, (3-4 minuti) spengere il fuoco. 
Lavare la salicornia sotto acqua corrente, separare tutti gli steli ed eliminare quelli più coriacei. 
Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Quando mancano circa 5 minuti a fine cottura aggiungere anche la salicornia. Scolare insieme spaghetti e salicornia tenendo da parte un po' di acqua di cottura della pasta. Saltare la pasta e la salicornia a fiamma alta insieme alle cozze per alcuni minuti. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo, aggiungere acqua di cottura della pasta, un mestolo alla volta: in questo modo l'amido contenuto nell'acqua formerà un delizioso sughetto.
Servire subito.
Buon appetito!




mercoledì 17 agosto 2022

Ispirazione orientale (Insalata piccante e croccante)

Siamo di nuovo in quel periodo dell'anno in cui accendere il forno è un vero atto di coraggio, se non proprio di incoscienza.
Io mi limito a guardarlo, in attesa di temperature più clementi. Nel frattempo mi dedico a ricette fresche, prevalentemente senza cottura, che non mi facciano sudare mentre mangio. 
Al culmine della calura estiva ormai io so che ho voglia solo di questa insalata che, per quanto piccante, riesce a rinfrescarmi e a saziarmi come poche altre cose in questo periodo. 
Badate comunque che è buona anche se non ci sono 40°C all'ombra e sta benissimo insieme a carne e pesce alla griglia!
La ricetta è facilissima, per non dire banale, spudoratamente copiata dal ristorante cinese al mare dove andiamo quando siamo in vacanza: da quando l'ho provata è diventata il mio antipasto preferito!




INSALATA PICCANTE E CROCCANTE 

Ingredienti (per 3 persone):
1 finocchio 
2/3 carote 
1 cipollotto di Tropea 
2 costole di sedano 
5/6 ravanelli 
1/2 peperone 
Olio di semi di sesamo (o evo)
Salsa di soia 
Peperoncino fresco 
Tabasco 
Sale
Semi di sesamo (facoltativi)

Raschiare le carote e tagliarle a losanghe (o a listarelle, come preferite). Sbucciare la cipolla e tagliarla a fette non troppo spesse. Lavare finocchio, peperone, sedano e ravanelli. Tagliare il sedano come le carote, il peperone a listarelle, il finocchio e i ravanelli a fettine sottili. Riunire tutte le verdure in una ciotola e condire con una emulsione preparata con 3-4 cucchiai di olio di semi di sesamo, 3-4 cucchiai di salsa di soia,  qualche goccia di tabasco e qualche fettina di peperoncino fresco (se non lo avete fresco va bene anche quello secco in fiocchi). Aggiustate eventualmente di sale (tenendo presente che la salsa di soia è già molto salata) e cospargete con semi di sesamo a piacere. 
Servire subito come contorno a pietanze semplici cucinate alla griglia o al vapore. 
Buon appetito!



mercoledì 20 luglio 2022

Pranzi al mare (Insalata di orzo, ceci, pomodorini confit e rucola)

Quando ho iniziato ad andare al mare con amici e fidanzato era scontato che saremmo rimasti tutto il giorno in spiaggia, pertanto era altrettanto scontato che avremmo dovuto procurarci il pranzo in qualche modo. Dopo varie vicissitudini siamo giunti alla conclusione che la cosa migliore era portarci il pranzo da casa: panini imbottiti di salumi e formaggi, focacce unte e bisunte e pizze erano la soluzione più semplice. 
Con l'avanzare dell'età ho iniziato ad accusare questo tipo di alimentazione. Con 40 gradi all'ombra l'unica soluzione per sopravvivere al pranzo era camminare per ore in riva al mare, sperando che la brezza marina alleviasse il caldo.
Da quel momento decisi di eliminare carboidrati e grassi al mare, via libera invece a frutta e verdura fresca: cetrioli, carote, pomodori ma anche pesche, albicocche e ciliegie. Magnifico! Stavo da dio. Peccato che un paio d'ore dopo il pranzo i vicini di ombrellone iniziassero ad assumere un aspetto decisamente appetitoso!
Adesso credo di aver trovato un mio equilibrio alimentare che mi permette di saziarmi senza sentirmi come se avessi inghiottito un mattone: si, a frutta e verdura ma anche cereali, pane, formaggi freschi, uova. In fondo mi è bastato eliminare i cibi troppo unti e grassi. 
La ricetta di oggi è una sorprendente insalata di orzo (o farro, se preferite) completa ma leggera, piccantina al punto giusto, per dare un pò di brio!
Che aspettate a provarla? L'estate è già arrivata ed è tempo di picnic in spiaggia!



INSALATA PICCANTINA di ORZO, CECI, POMODORINI CONFIT e RUCOLA 

Ingredienti (per 3 persone):
200 g di orzo perlato 
250 g di ceci già lessati e sgocciolati
Un mazzetto di rucola 
250 g pomodorini (ciliegini, datterini, piccadilly...)
Olive verdi denocciolate 
Peperoncino chipotle affumicato 
Zucchero semolato 
Olio evo 
Sale 

Sciacquare l'orzo sotto acqua corrente per eliminare polvere e scorie, poi lessarlo in abbondante acqua bollente salata per il tempo indicato nella confezione (di solito circa 25 minuti). Scolare e fermare la cottura sciacquandolo con acqua fredda. 
Nel frattempo lavare i pomodorini e tagliarli a metà nel senso della lunghezza, adagiarli su una teglia rivestita di carta da forno con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Cospargere i pomodorini con una manciata di zucchero, sale e un filo di olio evo, poi infornare a 180° C per una ventina di minuti. Sfornare e lasciare raffreddare. 
Condire l'orzo con i ceci scolati, la rucola lavata e spezzettata, una manciata di olive tagliate a rondelle, i pomodorini al forno, olio evo, sale e mezzo cucchiaino di peperoncino chipotle affumicato in polvere. Mescolare e lasciare riposare almeno mezz'ora in frigorifero prima di servire. 
Buon appetito!



sabato 11 giugno 2022

Un'estate al mare (Cous cous con asparagi e gamberetti)

 Quest'anno, incredibilmente, la stagione al mare per me e la mia famiglia è iniziata prestissimo: a metà maggio eravamo già in spiaggia alle prese con creme, asciugamani, palette e secchielli. 
Per tanti è prassi, ma quando hai a che fare con un maschio alfa che non ama il mare, la situazione ha dell'incredibile!
La ragione sta nel fatto che, per la prima volta, abbiamo affittato una roulotte in un campeggio per l'intera stagione estiva, cosicché il piccolo maschio alfa (il nuovo vero padrone di casa) possa trascorrere i weekend al mare, che a quanto pare è il suo elemento naturale. Tutto questo con buona pace del grande maschio alfa, che ha dovuto cedere di fronte al suo signore e padrone di 5 anni! 🤣🤣🤣

L'aspetto mangereccio in campeggio è quanto di più veloce ed essenziale si possa pensare: piatti unici leggeri ma sazianti, piatti freddi, tanta frutta e verdura cruda. Niente di complicato, poche cotture e soprattutto tanti cibi freschi e veloci. 
In questa ottica il cous cous per me risulta sempre una risorsa fondamentale e poi basta cambiare condimento e sembra sempre di mangiare qualcosa di diverso. 
La versione di oggi è a dir poco fotonica: delicata e allo stesso tempo sorprendente, con un tocco di ginger che rappresenta veramente un quid in più. Io ho adorato questo cous cous fin dal primo boccone!
Provatelo e fatemi sapere!





COUS COUS alla CURCUMA con ASPARAGI, GAMBERETTI e GINGER 

Ingredienti (per 3 persone):
200 g cous cous
500 g asparagi freschi 
200 g gamberetti in salamoia 
Un pezzetto di ginger fresco 
Curcuma in polvere 
1 spicchio d'aglio 
Sale 
Pepe nero 
Olio evo 

Lavare bene gli asparagi sotto acqua corrente, poi asciugarli. Tagliare via la parte finale più dura e legnosa degli asparagi e usarla per preparare un brodo (far bollire una tazza abbondante di acqua insieme ai gambi per 15-20 minuti).
Tagliare le punte degli asparagi e tenerle da parte; tagliare a rondelle spesse circa un cm il resto dei gambi. Cuocere a vapore per massimo 10 minuti sia le punte che le rondelle di asparagi. 
In una padellina scaldare un paio di cucchiai di olio evo insieme allo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato: quando sfrigola aggiungere le rondelle di asparagi cotte al vapore e saltare a fiamma vivace per un paio di minuti. Salare e togliere dal fuoco. 
Disporre il cous cous in una terrina insieme a una presa di sale e mezzo cucchiaino di curcuma in polvere. Bagnare il cous cous con circa una tazza di brodo di asparagi bollente (il brodo dovrà appena coprire la superficie del cous cous), coprire il recipiente con un coperchio o con della pellicola e lasciare riposare per 5 minuti. Sgranare il cous cous con una forchetta, poi condire con i gamberetti debitamente scolati e sciacquati, le rondelle di asparagi spadellate e le cime cotte al vapore. Terminare con una generosa grattugiata di ginger previamente sbucciato. Mescolare bene e lasciare riposare in frigo almeno 30 minuti, meglio qualche ora prima di gustarlo. 
Buon appetito!




giovedì 19 maggio 2022

Rose salate di sfoglia

 L'ho già detto nello scorso post: è un periodo un pò così. Tanta stanchezza, mille cose da fare, arrabbiature a non finire, tanto stress e tanta pressione a lavoro. E la sera arranco anche solo per mettere qualcosa in tavola. È inevitabile che la prima cosa a risentirne siano gli hobby, ciò che non è indispensabile alla sopravvivenza ma è utilissimo per mantenere una parvenza di salute mentale. Con uno sforzo immane oggi mi sono incaponita a voler pubblicare perciò eccomi qua, stanca, arruffata e con le occhiaie. 
Certo, oggi non è che sia proprio una ricetta..... è più un'idea carina e decisamente zerosbatti per fare bella figura con ospiti dell'ultimo minuto o per un aperitivo informale. Ho preparato questi sfizietti salati per il compleanno del mio piccolo maschio alfa e sono stati spazzolati alla velocità della luce da tutti quanti!
Garantisco che sono a prova di principiante, anche per chi ha la manualità di un ippopotamo come la sottoscritta!




ROSE SALATE di SFOGLIA
 
Ingredienti (per 10 roselline):
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
prosciutto cotto a fette (circa 3 fette)
cheddar a fette (o altro formaggio a fette tipo fontina, provola, edamer...)
sale
pepe nero
latte q.b.

Stendere la pasta sfoglia e tagliarla a metà nel senso della lunghezza usando una rotella da pizza ( o un coltello a lama piatta). Da ogni metà tagliare 5 rettangoli per un totale di 10 rettangolini di pasta sfoglia. Stendere su ogni rettangolo del prosciutto cotto e circa mezza fettina di formaggio. Piegare il rettangolo a metà nel senso della lunghezza e poi arrotolarlo su se stesso: si ottiene una piccola rosellina. Ripetere l'operazione fino a terminare i rettangolini.  Disporre le roselline ottenute su una placca da forno rivestita di carta da forno, spennellare la superficie con poco latte, salare e pepare leggermente. Infornare a 200°C per circa 25 minuti, fino a che non sono leggermente dorate. Lasciare raffreddare fuori dal forno e servire per accompagnare un bel calice di prosecco, che mi serve proprio per darmi una calmata!
Buon appetito!





venerdì 6 maggio 2022

Festa della mamma (Pasta mimosa ai carciofi)

Tanto tempo che non scrivo. Eppure di ricette pronte ne ho tante. Manca la voglia, e spesso anche il tempo, per scrivere. Sono in uno dei miei periodi down, in cui mi sento stritolare dal lavoro e dalla pressione. Sono sempre stanca, svogliata, irritabile e non mi piace portare questa realtà online. Vorrei che questa fosse una pagina di svago e non solo per me. Quindi basta con discorsi tormentati e torniamo alla cucina, che mi rilassa. 
In questo periodo sto cucinando spesso i carciofi, in mille modi diversi; poi finisce che li mangio solo io perché i miei congiunti li schifano. Poco male: quando li preparo ne ho per più giorni e peggio per loro che non sanno cosa si perdono!
Questo primo piatto lo preparava mia mamma tanti anni fa poi, non so come, se ne è dimenticata! Ma io, che ho la memoria di un elefante, no! E mi è venuta voglia di prepararlo. E di gustarmelo, da sola, in silenzio, mentre i miei due maschi alfa mangiavano schifezze al fast food durante la loro settimanale "serata maschi". Una festa della mamma anticipata praticamente! Perché festeggiare vuole dire anche prendersi del tempo per sé e fare qualcosa che ci piace e ci fa stare bene! Quindi, buona festa mamme! 






PASTA MIMOSA ai CARCIOFI 

180-200 g di mafaldine (o altro formato di pasta a piacere)
2 carciofi 
2 uova 
1 spicchio d'aglio
Succo di limone o aceto di vino bianco 
Olio evo 
Sale 
Pepe nero 

Pulire i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e la sommità appuntita, poi tagliarli a metà ed eliminare anche l'eventuale fieno all'interno. Tagliarli a fettine e metterli in ammollo in acqua acidulata con succo di limone o aceto. Recuperare anche i gambi dei carciofi: eliminare la parte esterna più filamentosa, tagliarli a pezzetti e mettere anch'essi in ammollo. 
Lessare le uova con il guscio per circa 8 minuti, poi sgusciarle e tenerle da parte. 
In un tegame scaldare 4 cucchiai di olio evo con lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato; quando inizia a sfrigolare aggiungere i carciofi (e i gambi) scolati. Cuocere coperti a fuoco moderato per 10-15 minuti, poi aggiustare di sale e pepe. 
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata per il tempo indicato. 
Nel frattempo tagliare a metà le uova, togliere il tuorlo e tagliare l'albume a dadini. 
Scolare la pasta al dente, conservando un mestolo di acqua di cottura, e spadellare insieme ai carciofi a fiamma alta, bagnando con l'acqua di cottura per non far bruciare i carciofi. 
Aggiungere anche i dadini di albume rassodato e amalgamare.
Servire subito cospargendo con il tuorlo sodo sbriciolato. 
Buon appetito!





giovedì 24 marzo 2022

(Egg curry)

Per quanto mi riguarda, sulla tavola di Pasqua non possono assolutamente mancare le uova, in qualunque forma. Presa dal sacro fuoco della sperimentazione quest'anno ho pensato di "farle strane" e  di abbinarle all'altra mia grande passione a tavola: le spezie. "Ancora roba al curry?" direte voi. Ebbene si! Mi piace troppo e non riesco a farne a meno!
Premetto che non si tratta di una ricetta originale (ne esistono mille versioni) ma è veramente spettacolare: gustosa e leggera, saziante e soddisfacente! Dimenticate le tristi e solitarie uova bollite scondite: qui c'è un tripudio di profumi, colore e gusto!
Provare per credere!




EGG CURRY

Ingredienti (per 2 persone):
4 uova 
1 cucchiaio abbondante di semi di cumino 
Olio di semi di girasole 
3-4 cm di radice di zenzero 
1 cipolla 
2 spicchi di aglio 
1 cucchiaio di cocco rapè 
Curcuma in polvere 
Garam masala
Peperoncino secco o fresco (facoltativo)
250 ml passata di pomodoro 
sale
Coriandolo fresco (o prezzemolo)

Innanzitutto lessare le uova con il guscio (meglio se a temperatura ambiente) in acqua bollente per 8-9 minuti circa: in questo modo il tuorlo sarà ben rappreso.  Scolare le uova, raffreddare sotto acqua fredda e sgusciare subito. Tenere da parte le uova e preparare la salsa. 
Sbucciare la cipolla, lo zenzero e l'aglio e tritare tutto abbastanza finemente (se non avete voglia di lavorare di mezzaluna tritare con un piccolo mixer). In un tegame non troppo grande versare 2-3 cucchiai di olio di semi di girasole e i semi di cumino e farli tostare un paio di minuti a fiamma vivace. Quando iniziano a scoppiettare, aggiungere il trito di ginger, aglio, cipolla e peperoncino fresco (facoltativo) e far appassire dolcemente. Aggiungere la passata di pomodoro e portare a ebollizione, poi abbassare la fiamma al minimo e lasciare sobbollire per circa 5 minuti. Aggiungere anche il cocco rapè, un cucchiaio raso di garam masala e mezzo cucchiaino di curcuma. Aggiustare di sale e lasciare cuocere dolcemente ancora 5 minuti. Spengere il fuoco e lasciare intiepidire.
Disporre nel piatto di portata la salsa di pomodoro al curry, le uova sode tagliate a metà o a spicchi, a piacere e cospargere tutto con un trito di coriandolo fresco. Se, come me, non amate il coriandolo fresco potete sostituirlo con del prezzemolo fresco tritato.
Servire subito con del riso basmati semplicemente bollito, in accompagnamento.
Buon appetito!






N.B.:Se decidete di usare il peperoncino secco in scaglie invece che intero, trovo che sia meglio aggiungerlo dopo la passata di pomodoro



giovedì 17 marzo 2022

Fiori a primavera (carciofi farciti con pane e formaggio)

Nonostante tutto, sta arrivando la primavera. E il sole. E le giornate più lunghe. E temperature più miti. Gli alberi si sono già riempiti di fiori e io li guardo rapita da tanta bellezza, che sboccia incurante, nonostante tutte le brutture intorno. È come una magia. 
Da sempre mi piacciono i fiori nel loro habitat naturale e non ho mai sviluppato una passione per i fiori recisi: bouquet e mazzi non esercitano particolare attrazione su di me. A meno che non siano commestibili. Diciamo che in questo caso i fiori recisi mi piacciono parecchio!
Un esempio? I carciofi! Verdura veramente poco apprezzata in casa mia, viene regolarmente schifata dai miei maschi alfa anche se io non posso esimermi dal consumarla quando è stagione. La ricetta di oggi trovo che sia un modo semplice ma originale per gustare al meglio i carciofi: così farciti possono essere serviti come antipasto, come un ricco contorno o come secondo piatto. In ogni caso sono deliziosi! Come sempre: provare per credere!

 
 
CARCIOFI FARCITI CON PANE E FORMAGGIO

Ingredienti (per 3 persone):
3 carciofi 
150 g pecorino fresco (o scamorza o caciocavallo)
Pane raffermo 
Olio evo 
Aglio secco 
Pepe nero 
Sale
Succo di limone o aceto di vino 

Per prima cosa occorre pulire bene i carciofi: eliminare le foglie esterne più dure, poi tagliare via la parte superiore spinosa così da creare una superficie pari. Mettere i carciofi in ammollo in acqua acidulata con il succo di mezzo limone o con 3-4 cucchiai di aceto in modo che non anneriscano.
Nel frattempo tagliare il pane raffermo a cubetti di circa 1cm di lato. Tagliare anche il formaggio più o meno delle stesse dimensioni. Dopo una decina di minuti scolare i carciofi e allargarne più possibile i petali, anche quelli più interni, e iniziare a farcire i carciofi infilando alternativamente dadini di pane e formaggio all'interno fino a esaurimento degli ingredienti (o fino a che non è possibile infilarci altro!).
Adagiare i carciofi "in piedi" in un piccolo tegame a bordi alti: devono essere quasi incastrati, così da non cadere sul fianco. 
Condire con sale, pepe, aglio secco in polvere e un filo di olio evo. Versare un paio di dita di acqua sul fondo del tegame e accendere il fuoco al massimo. Quando l'acqua ha raggiunto l'ebbollizione mettere il coperchio, abbassare il fuoco e lasciare cuocere a fuoco dolce per 20-30 minuti. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi, aggiungere acqua calda. 
Una volta cotti servire caldi o freddi, a piacere. 
Buon appetito!



N.B.: In questo caso le dosi sono calcolate per fare da contorno o da antipasto: per un secondo piatto occorre conteggiare 2-3 carciofi a testa, in base alla grandezza.

giovedì 10 marzo 2022

Buio (Curry di gamberoni)

Sono triste. Sono preoccupata. Sono spaventata. 
Più di duemila anni di storia e ancora c'è chi pensa di essere così superiore da poter disporre a proprio piacimento della vita altrui per le proprie manie di onnipotenza.
Guardo mio figlio, in tutta la sua meravigliosa innocenza, e penso che non merita di conoscere questo schifo di mondo. Nasciamo perfetti, tele immacolate, eppure a un certo punto l'anima umana si guasta e si corrompe senza rimedio. Altrimenti non si spiega quello che sta succedendo. Penso a tutti quei genitori che perderanno i loro figli in modo così cruento e mi sento mancare.
Provo un gran senso di impotenza e molta vergogna. Questo non è il mio lavoro e mi vergogno a stare qui a discettare di soffritti e condimenti quando ancora si ricorre alla violenza per risolvere dei conflitti (futili).
Eppure quando ho bisogno di calmarmi, di mettere a tacere i miei tumulti interiori, è in cucina che vado e nelle spezie mi rifugio: odori forti e inebrianti che mi trasportano altrove, dove mi sono sentita in pace: i miei comfort food sono sempre speziati e piccanti, come questi gamberoni al curry, furbissimi nella preparazione tanto sono veloci e semplici da preparare (e non serve il latte di cocco!).





Ingredienti (per 2 persone):
10 gamberoni 
2 spicchi di aglio 
3-4 cm di radice di zenzero 
250 ml di latte (parzialmente scremato per me)
2 cucchiai abbondanti di cocco rapè
Un cucchiaio di miscela di spezie per curry 
Maizena 
Vino bianco secco 
Olio di semi di girasole 
Sale 

Per accompagnare:
150 g riso basmati 
Curcuma in polvere 
Semi di senape 
Porro 

Sciacquare i gamberoni sotto acqua corrente, tagliare i "baffi", sgocciolarli bene e tenerli da parte. 
Sbucciare l'aglio e lo zenzero e tritare tutto finemente. Porre in un tegame il trito insieme a 2-3 cucchiai di olio di semi e far soffriggere a fuoco dolce. Quando il trito è appassito alzare la fiamma e disporre i gamberoni in un solo strato. Scottare un paio di minuti per ogni lato, poi sfumare con una tazzina di vino bianco secco. Salare poco e cospargere i gamberoni con il curry e la farina di cocco. 
Stemperare un cucchiaino di maizena nel latte e versare tutto nel tegame. Spadellare i gamberoni fino a che il fondo di cottura non si sarà addensato fino a creare una bella cremina (occorreranno circa 5 minuti). Spengere il fuoco e servire subito insieme a del riso bollito insieme a un cucchiaino di curcuma. Guarnire con semi di senape e porro croccante (fritto in friggitrice ad aria).
Buon appetito 



domenica 27 febbraio 2022

Cucina terapeutica (Involtini di branzino e prosciutto)

Succede di non avere voglia. Di tornare a casa la casa e sentirsi svuotati di ogni energia, di non avere nemmeno la forza di pensare a cosa si vuole mangiare. Poi apri il frigo e le vedi, quelle belle fettine di branzino che hai comprato il giorno prima, anche se non sapevi ancora cosa combinarci. Qualcosa inizia a muoversi, l'omino del cervello si risveglia dal suo torpore e qualche vaga idea prende forma. Idee semplici, ovviamente, ma capaci almeno di risolvere la cena.
Ecco l'effetto che mi fa cucinare, anche solo per necessità: mi costringe a pensare, inventare e uscire dallo stato di apatia che spesso mi accompagna tutto il giorno. Un hobby, si, ma che ha degli indubbi effetti positivi su tutta la famiglia!



INVOLTINI di BRANZINO e PROSCIUTTO alle NOCCIOLE 

Ingredienti (per 2 persone):
300 g carpaccio di branzino (senza pelle né lische)
100g prosciutto crudo
30 g granella di nocciole 
Olio evo 
Sale 

Stendere bene le fette di carpaccio e adagiarvi sopra, ben stesa, una o più fette di prosciutto. Arrotolare strettamente il tutto fino a formare un involtino, poi fermatelo con uno stuzzicadenti. Ungere uniformemente la superficie degli involtini con poco olio evo (io mi aiuto con un pennello da cucina), poi passarli nella granella di nocciole. Salare leggermente e infornare dentro una teglia a 200°C per 10-15 minuti, girandoli a metà cottura. Servire caldi o tiepidi accompagnati da una fresca insalatina. 
Buon appetito!

giovedì 17 febbraio 2022

Effetto pandemia (Frittelle di riso)

Partiamo da un semplice assioma: io non friggo. Mai. Troppa untuosità da ripulire, troppa puzza a giro per casa e no, non basta chiudere la porta: la cucina è un open space con il salotto e il divano tappezzato di stoffa è veramente troppo vicino ai fornelli. E poi troppe calorie e troppi sensi di colpa dopo un piatto di fritto. Quindi io non friggo. 
Poi è arrivata la pandemia. E i lockdown. E mentre tutta Italia imparava a panificare e si accapigliava per l'ultimo panetto di lievito di birra, io, nella noia della reclusione forzata, ho iniziato a friggere. Ho iniziato timidamente, con la salvia dell'orto, poi sono passata alle acciughe, alle verdure, alla mozzarella in carrozza e, per finire, le frittelle di riso. 
Bene. La ricetta di oggi è il risultato del lockdown da pandemia. Come si suole dire "non tutto il male viene per nuocere" e le frittelle di riso sono veramente superlative, soprattutto nel periodo di carnevale! 😉



FRITTELLE di RISO

Ingredienti:
250 g riso originario 
1 l di latte (per me parzialmente scremato)
1 bicchiere di acqua 
80-100 g zucchero semolato (+ altro per decorazione)
La scorza di un'arancia
2 uova intere 
Sale 
1 tazzina di vinsanto 
1 tazzina di brandy 
Farina 00
yogurt greco (facoltativo)
Olio di semi per friggere (io di semi di girasole)

In una pentola capiente porre il riso, il latte, l'acqua, lo zucchero, un cucchiaino di sale e la scorza di arancia in un unico pezzo, tutto a freddo. Portare a ebollizione, poi abbassare la fiamma al minimo e incoperchiare parzialmente. Lasciare cuocere circa 45 minuti, mescolando di tanto in tanto per evitare che il riso si attacchi al fondo della pentola: alla fine il riso dovrà essere ben cotto (ma non sfatto!) e il liquido quasi del tutto assorbito. Se il riso si asciugasse troppo in cottura, aggiungere acqua calda. A cottura ultimata togliere la scorza di arancia dalla pentola e lasciare raffreddare completamente. A questo proposito consiglio di cuocere il riso un giorno prima.
Quando il riso è raffreddato aggiungere il brandy, il vinsanto, i tuorli delle uova e mezzo vasetto di yogurt greco (facoltativo) per ammorbidire l'impasto e mescolare energicamente. Aggiungere anche 4-5 cucchiai di farina. Se non si aggiunge lo yogurt ne bastano 2-3 cucchiai e in ogni caso dipende da quanto liquido ha assorbito il riso, cosa che sarà ben visibile in cottura.
Montare a neve ben ferma gli albumi rimasti e incorporarli delicatamente al riso. A questo punto l'impasto è pronto per la frittura.
Scaldare l'olio (abbondante. Deve essere profondo per tuffarci letteralmente le frittelle) in un tegame dai bordi alti: è pronto quando buttandoci un pizzico di farina questa sfrigola copiosamente. Prelevare poco impasto con un cucchiaio e versare direttamente nell'olio bollente aiutandosi con un altro cucchiaio. Attenzione: cuocere poche frittelle alla volta per evitare che la temperatura dell'olio si abbassi! Far cuocere le frittelle su tutti i lati fino a che la superficie non sarà leggermente brunita: occorreranno circa 4 minuti.
Se le frittelle dovessero aprirsi e appiattirsi significa che l'impasto è troppo morbido e occorre aggiungere altra farina, fino a che in cottura non mantengono una forma più o meno tondeggiante. 
Una volta cotte scolare le frittelle dall'olio di cottura con l'aiuto di una schiumarola e asciugarle su carta assorbente, poi rotolarle bene in abbondante zucchero semolato.
Servire calde o fredde, a piacere, e godete!
Buon appetito!

N.B.1: mio babbo aggiunge sempre all'impasto abbondanti uvette ammollate nel rum e pinoli ma i miei congiunti non gradiscono (mannaggia a loro!)

N.B.2: a me piace usare il riso originario perché ha il chicco piccolo e tondo e ben si adatta a questo tipo di preparazione ma niente vieta di usare altre varietà come arborio o roma o baldo. Da evitare i risi poco amidacei e a chicco lungo come il basmati. 

N.B.3: Per aromatizzare io uso solo la scorza di arancia ma niente vieta di usare anche la scorza di limone (che però non piace al mio bimbo) o della vaniglia, per un gusto più dolce.







mercoledì 9 febbraio 2022

In agguato (Insalata di arance, finocchio, cipollotti e salmone)

Succede quasi ogni giorno: parcheggio l'auto davanti casa e, mentre mi accingo a salire le scale per arrivare al portone, all'improvviso, spunta mio suocero, che sembra sempre stia lì ad aspettarmi per farmi prendere un colpo. "Nell'orto ci sono da cogliere....(cavoli, broccoli, rape, finocchi.....vegetali in generali)!"
Ora, a parte che non so quanto le mie coronarie potranno resistere a questi agguati, credo che mio suocero mi abbia scambiata per una sorta di gigantesco e famelico coniglio, capace di ingurgitare quantità tali di vegetali da far impallidire anche un vegano.
Adesso, per esempio, è il momento dei finocchi e allora via, che ogni giorno mi ricorda che-li-devo-andare-a-cogliere-che-altrimenti-poi-si-ghiacciano-se-fa-troppo-freddo-e-diventano-duri-se-crescono-troppo-oppure-marciscono-se-piove-troppo. E io, che sono gentile (e solitamente affamata) mi lascio "infinocchiare"!
E mangio finocchi! In tutti  modi possibili, perchè altrimenti sai che noia finocchi tutti i giorni! 
Mi piacciono molto crudi, croccanti, in insalata e nella versione di oggi costituiscono un veloce e pratico secondo piatto (con del pane in accompagnamento addirittura un fantastico piatto unico), bello e colorato da vedere, buono da mangiare e molto sano!




INSALATA  di ARANCE, FINOCCHI, CIPOLLOTTI e SALMONE

Ingredienti (per 2 persone):
1 grosso finocchio
1 arancia
1 cipollotto fresco
200 g di salmone affumicato
olio evo
sale
pepe nero

Pulire molto bene il finocchio sotto acqua corrente, poi affettarlo molto sottile, usando magari una mandolina. Pelare l'arancia al vivo e affettarla a proprio piacere. Affettare anche il cipollotto. Riunire tutto in una terrina e condire con un filo di buon olio evo, un pizzico di sale e del pepe nero appena macinato.
Disporre l'insalata sul piatto di portata e guarnire con le fette di salmone affumicato.
Servire subito.
Buon appetito!

N.B.: Non è necessario usare aceto per condire ulteriormente l'insalata poichè l'arancia fornirà il giusto grado di acidità.





domenica 30 gennaio 2022

Il pranzo della domenica (Zuppa di orzo, cavolo nero e lenticchie)

E' una domenica lenta e pigra, fredda e pure un po' grigia. Il mio piccolo maschio alfa, dopo una sola settimana di asilo, ha vinto una nuova quarantena da contatto grazie a decisioni scolastiche a dir poco scellerate. Ma non è questo il posto in cui far polemica, anche se ne avrei una gran voglia, basti pensare che il morale non è esattamente alle stelle (il mio perlomeno, il piccolo è felicissimo di stare a casa a giocare!).
Insomma mi serve qualcosa per tirarmi su mentre sono in casa: vado in cucina e preparo il pranzo! Un bel comfort food, caldo e avvolgente, con il cavolo nero appena colto dall'orto, all'apice del suo rigoglio, un po' di guanciale per rendere il tutto più appetibile per i carnivori di casa e i miei amati legumi. Una cottura lenta, il profumo che si spande per casa, l'umore che si risolleva e ci troviamo tutti a tavola insieme, davanti alla nostra ciotola fumante, lieti che sia domenica e che possiamo stare insieme a non far assolutamente niente se non mangiare!




ZUPPA di ORZO, CAVOLO NERO e LENTICCHIE

Ingredienti (per 3 persone):
1 cipolla dorata 
50 g di guanciale (o pancetta tesa)
1 foglia di alloro 
2 bacche di ginepro 
10-12 foglie di cavolo nero 
120 g lenticchie secche 
150 g orzo perlato 
1 l brodo vegetale (o acqua calda, se non lo avete a disposizione)
Olio evo 
Sale 
Pepe nero 

Sbucciare e affettare sottile la cipolla,  tagliare a dadini piccoli il guanciale. Lavare le foglie di cavolo nero e tritarle grossolanamente. In una capace casseruola antiaderente far appassire cipolla e guanciale insieme a 3-4 cucchiai di olio evo, 2 bacche di ginepro schiacciate e una foglia di alloro. Aggiungere le lenticchie preventivamente sciacquate sotto acqua corrente e mescolare. Versare il brodo vegetale già caldo e portare all'ebollizione, poi aggiungere il cavolo nero e l'orzo. Lasciare sobbollire, parzialmente incoperchiato, a fiamma bassa per mezz'ora. Aggiustare di sale a fine cottura e servire la zuppa calda o tiepida con una generosa macinata di pepe nero e un filo di olio evo a crudo.
Buon appetito!




N.B.1: per una versione vegana basta omettere la pancetta! La zuppa sarà ugualmente buona e saporita.

N.B.2: l'orzo può essere sostituito da qualunque altro cereale (o mix di cereali) che abbiamo a disposizione in casa: farro, riso, grano saraceno ma anche quinoa o miglio, per una consistenza più "papposa". Tenere ovviamente conto dei diversi tempi di cottura dei cereali.


lunedì 24 gennaio 2022

Colazioni importanti (waffle allo yogurt)

 Ho sempre avuto difficoltà a mangiare appena sveglia: se c'è chi non riesce nemmeno ad aprire gli occhi senza caffè, latte e biscotti, c'è anche chi, come me, si alza dal letto come una molla e inizia subito a frullare in giro per casa prima di andare a lavoro. Una colazione leggera e veloce, giusto per mettere qualcosa sotto i denti e poi via, a lavoro. 
Verso le 9.00 solitamente inizia un leggero languorino che poi si trasforma nel ruggito di un leone nell'arco di un'ora. Intorno alle 10.30 persino il mouse del PC inizia ad avere un aspetto appetitoso. Mi fiondo a fare lo spuntino rischiando di diventare una Hannibal Lecter al femminile quando incrocio qualche collega sul mio percorso. Purtroppo lo yogurt o la frutta che mi sono portata non placa la voragine nel mio stomaco e mi ritrovo presto di nuovo affamata, ad anelare il pranzo. 
Ecco, tutto questo disagio alimentare finalmente è finito: ho imparato (mi è stato insegnato) a fare colazione come si deve e senza sensi di colpa. 
Inizialmente mi sono sforzata un pò, adesso però mi rendo conto che non posso farne a meno anche se non ho fame. Anzi, se non ho fame forse è pure meglio: devo impegnarmi di più per preparare qualcosa di goloso ma completo e saziante. 
Grazie a un azzeccatissimo regalo di natale ho scoperto come fare i waffle in casa, in versione "light ", cioè senza burro e, volendo, pure senza zucchero! Sono super versatili perché si possono farcire a proprio piacimento: è diventata una delle mie colazioni preferite! 
Da non dimenticare che quando si ha tempo si possono preparare in grande quantità e poi congelarli per averli pronti nelle mattine frenetiche e svogliate (basta passarli nel microonde o farli scongelare la sera prima).
Qua sotto la ricetta!




WAFFLE ALLO YOGURT


Ingredienti (per 3 persone):
1 uovo
100g farina 00
125 g yogurt bianco
20 g zucchero (facoltativo)
50 ml latte
1 cucchiaino raso di lievito in polvere

Porre in una terrina l'uovo e lo zucchero e iniziare a mescolare con una frusta. Aggiungere la farina miscelata con il lievito e poi lo yogurt. A questo punto aggiungere gradualmente il latte: si ottiene una pastella abbastanza densa.
Scaldare bene la piastra per waffle e ungerla con olio di semi. Versare un mestolino di pastella al centro della piastra, cosi' da riempire poco piu' della meta' dello spazio disponibile, chiudere la piastra e far cuocere 4 minuti circa (ma credo che dipenda anche dalla marca della piastra). I waffle sono pronti quando avranno assunto un colore dorato in superficie. A questo punto aprire completamente la piastra, estrarre il waffle e farcirlo a piacere con yogurt, creme spalmabili, frutta secca e fresca, sciroppo d'acero....secondo il proprio gusto.
Si possono servire sia caldi che freddi anche con del gelato in accompagnamento, per una merenda veramente golosa!
Buon appetito!




mercoledì 19 gennaio 2022

Rientrare nei ranghi! (Funghi Portobello gratinati)

Buongiorno!
No, non sono sparita, mi sono semplicemente lasciata assorbire dalle festività natalizie e dalla famiglia. Mi sono dedicata alla gioia del mio piccolo maschio alfa e alla realizzazione di un magico Natale per lui. 
Io ho mangiato. 
Si, per un paio di settimane non ho avuto voglia di pesare e misurare e mi sono semplicemente goduta del buon cibo ipercalorico, seppur con un briciolo di moderazione in più rispetto al passato. 
Dopo i bagordi il mio stomaco chiede pietà e vuol ritornare ai ritmi mangerecci pre-natalizi. E io sono ben felice di accontentarlo!
Inizia quindi un nuovo anno di ricette e la prima che ho deciso di proporre è un secondo piatto vegetariano molto semplice da realizzare quanto gustoso: lo preparo abbastanza spesso (almeno quando riesco a trovare i Portobello) e piace molto anche al grande maschio alfa, storicamente innamorato dei funghi. 
Provate perché questi funghi meritano di essere assaggiati!




FUNGHI PORTOBELLO GRATINATI 

Ingredienti (per 2 persone):
2 grosse cappelle di funghi Portobello
2 spicchi di aglio
Prezzemolo fresco 
80 g circa di scamorza affumicata 
Olio evo 
Sale, pepe nero 

Pulire i funghi eliminando eventuali residui di gambi e la pellicina scura che ricopre la cappella.
Preparare un trito fine con aglio e prezzemolo. Tritare (o grattugiare) la scamorza e tenerla da parte. 
Disporre le cappelle in una teglia rivestita di carta da forno con la parte lamellare rivolta verso l'alto e cospargerle con il trito di aglio e prezzemolo. Salare e pepare a piacere, poi irrorare con un filo di olio evo (circa un cucchiaio per ogni fungo). Infornare in forno già caldo a 180°C per una ventina di minuti, poi cospargere le cappelle con la scamorza tritata e infornare di nuovo per una decina di minuti, fino a che il formaggio non si è fuso e leggermente abbrustolito. 
Servire subito con una bella insalatina come accompagnamento. 
Buon appetito!