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martedì 27 aprile 2021

Ricerche golose (asparagi ginger e cumino)

Anche quest'anno sta per finire la stagione degli asparagi selvatici e anche stavolta non sono mai riuscita ad andare alla loro ricerca. La grande sfortuna è vivere in un comune pianeggiante, ma talmente pianeggiante da non possedere nemmeno un fazzoletto di terra idoneo alla crescita di questo prelibato ortaggio. E la zona rossa mi ha reso impossibile spostarmi senza avere i sudori per l'infrazione delle normative vigenti. 
Ovviamente, adesso che potrei andare a cercare, piove. Che fortunella sono!
Ho sofferto nel vedere le foto di abitanti dei comuni vicini che esibiscono mazzi di asparagina grandi come fascine di legna!
Così, mi sono dovuta accontentare degli asparagi in commercio che, seppure meno saporiti, hanno la grande virtù di essere più "cicciosi" e meglio si prestano ad essere serviti come contorno.
Per una volta ho voluto osare: invece dei soliti asparagi bolliti e conditi semplicemente con olio, sale e limone (peraltro buonissimi) ho provato un condimento più speziato e orientaleggiante e una cottura veloce che lascia l'asparago "al dente".
Il risultato non mi ha deluso, anzi, non vedo l'ora di riprepararli per accompagnarli con un buon riso basmati!
Resta comunque la speranza di tornare nei boschi a respirare l'odore della terra e a raccogliere i suoi meravigliosi frutti spontanei.




 ASPARAGI al GINGER e CUMINO

Ingredienti (per 2-3 persone):
500 g di asparagi freschi, non troppo grandi
un pezzo di ginger fresco
1 spicchio di aglio
semi di cumino
il succo di mezzo limone
olio evo
sale

Tagliare via la parte terminale più dura degli asparagi, poi lavarli, asciugarli e tagliarli a pezzi lunghi 2-3 cm. Sbucciare il ginger e tagliarlo a julienne; sbucciare l'aglio e tagliarlo a fettine sottili.
In una padella far scaldare olio evo in quantitativo tale da coprirne il fondo e un cucchiaio di semi di cumino: quando i semi iniziano a scoppiettare aggiungere gli asparagi tagliati e spadellarli per un paio di minuti. A questo punto aggiungere anche il ginger a julienne, lo spicchio d'aglio a fettine e il succo di limone. Continuare la cottura per circa 5 minuti: gli asparagi si devono ammorbidire mantenendo comunque consistenza. Aggiustare di sale. Servire caldi o freddi, a piacere.
Buon appetito!





domenica 4 aprile 2021

Tradizioni pasquali (ciaccia)

 Se c'è una cosa che non deve mancare mai sulla mia tavola di Pasqua è la ciaccia. Si, lo so, in pochi la conoscono e sicuramente non gode della popolarità del tortano o del casatiello ma fa parte della tradizione della mia famiglia e d è comunque una pietanza tradizionale..
Innanzitutto....che diavolo è la ciaccia??? Cercando sul web si trovano ricette di ogni tipo: dalla banale focaccia a una sorta di torta al formaggio. In realtà si tratta di una specie di pagnotta arricchita da pancetta e pepe che, tradizionalmente, viene servita il giorno di Pasqua in accompagnamento a delle semplici uova bollite. Un pane opulento, quindi, per festeggiare la fine della Quaresima. Non a caso la ciaccia viene portata in chiesa per essere benedetta insieme alle uova! E' tipica della zona di Siena e Arezzo, da cui proviene, per l'appunto, mia mamma. E' grazie a lei se la ciaccia è per noi una tradizione pasquale, anche se non si è mai cimentata nella sua preparazione. Qui dove viviamo è piuttosto difficile da trovare ma i miei genitori, pur di poterla mangiare, si facevano un viaggio di 130 km per l'andata e 130 km di ritorno per andare a comprarla. Tanto per far capire quanto può essere buona! Per fortuna da qualche anno siamo riusciti a trovare qualche fornaio che prepara una ciaccia decente senza dover andare fino a Siena o giù di lì!
Quest'anno invece ho deciso di provare a cimentarmi io stessa con la ciaccia e il risultato è stato davvero niente male e più semplice di quanto immaginassi.




CIACCIA

Ingredienti:
300 g farina 0
200 g farina integrale
1 cucchiaio abbondante di strutto
circa 300 ml di acqua tiepida
1 cubetto di lievito da 25 g
200 g di pancetta tesa in unico pezzo
pepe nero macinato
15 g sale

Tagliare a dadini la pancetta e tenerla da parte. Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Miscelare le due farine nella ciotola della planetaria, poi aggiungere lentamente l'acqua con il lievito mentre la planetaria impasta (io ho usato il gancio). Aggiungere anche lo strutto, un cucchiaio di pepe nero (non siate parchi: la vera ciaccia deve essere ben pepata) e il sale. Dovrà risultare un composto morbido ma non appiccicoso. A questo punto inglobare anche i dadini di pancetta e lavorare manualmente e a lungo l'impasto (una decina di minuti). Quando l'impasto è liscio ed elastico mettere a lievitare in una ciotola coperta con pellicola per un paio d'ore in luogo riparato (io lo tengo in forno spento con la luce accesa per creare un minimo di tepore). Dopo circa 2 ore riprendere l'impasto, fare delle pieghe di rinforzo e poi modellarlo a pagnotta (si può anche dividere in due l'impasto in modo da ottenere 2 pagnotte più piccole). Adagiare la pagnotta sulla leccarda del forno rivestita di carta da forno, con un coltello fare una incisione a croce sulla sommità della pagnotta (facoltativo) e far lievitare ancora un'ora. 


 
Inumidire la superficie della pagnotta con poca acqua e infornare in forno preriscaldato a 200°C per circa 35 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare prima di tagliare e servire insieme alle uova bollite.
Buon appetito e buona Pasqua a tutti!