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martedì 28 settembre 2010

Una torta salata...mancata!


Questa storia inizia con la mia voglia di preparare una torta salata che mi permettesse di eliminare un po’ di cose dal frigo e si conclude con la voglia di ripetere l’esperimento e una ricetta completamente diversa!
Procediamo con ordine: ho provato una nuova torta salata, inventata sul momento in base alla disponibilità degli ingredienti, ma non mi ha completamente soddisfatta e sono convinta di poterla migliorare (senza contare che il fidanzato ha mugugnato non poco a causa dell’eccesso di verdure presenti)!
Per tali motivi la scrittura della ricetta è rimandata ad un futuro prossimo, tanto più che ho un altro rotolo di pasta sfoglia da far fuori al più presto!
Ecco quindi che ho deciso di scrivere una ricetta super-collaudata, semplice e molto saporita: “filetto di persico ai pomodorini”.
Si tratta di un piatto di cui mi sono innamorata anni fa in un noto ristorante di Marina di Massa e che ho tentato di riprodurre: il risultato è ovviamente diverso ma comunque soddisfacente per il palato! La ricetta originale prevedeva della rana pescatrice… purtroppo le mie tasche non mi consentono di mangiarla spesso, così ripiego spesso sul pesce persico, più economico ma dalle carni comunque bianche e gustose!


Filetto di persico ai pomodorini

Ingredienti per 2:
-          Filetto di persico da circa 700 g
-          Circa 25 pomodorini
-          Uno spicchio di aglio
-          Farina
-          Mezzo bicchiere di vino bianco
-          Olio extravergine di oliva
-          Qualche foglia di basilico
-          Sale e pepe

Tagliare a bocconcini il filetto di persico e rotolarli nella farina. Lavare i pomodorini e tagliarli a metà.Nel frattempo mettere a scaldare a fuoco medio in un tegame (o anche in uno Wok che permette di usare meno olio) l’olio con lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato. Quando l’aglio inizia ad abbrustolirsi, toglierlo dal tegame e aggiungere il pesce. Far rosolare i bocconcini in ogni lato e poi far sfumare con il vino. Continuare la cottura a fuoco più basso e aggiungere i pomodorini. Salare e pepare a piacere e lasciar cuocere altri 10 minuti circa facendo attenzione a non far bruciare il fondo di cottura. Un minuto prima di togliere dal fuoco profumare con  4 – 5 foglie di basilico fresco spezzettato a mano.
Buon appetito (tenere a portata di mano il pane perché il sughetto sul fondo del tegame è un invito a fare scarpetta!)!!!

mercoledì 22 settembre 2010

Maltempo mattutino


La scorsa domenica era una giornata di settembre uggiosa: pioggia, nuvole e niente di interessante al cinema. Così, dato che non avevo di meglio da fare, ho deciso di dedicarmi a qualcosa per cui occorre tempo e pazienza: il pesto!
Per l’appunto questa estate mia mamma mi ha regalato un bel mortaio in marmo che non avevo ancora provato….era giunto il momento di sperimentare!
Ho aperto il frigo e ho visto un mazzetto di rucola di campo che stazionava lì già da qualche giorno: dato che le foglie non erano più croccantissime ho deciso di farci un pesto.
Ho lavato bene la rucola e l’ho asciugata, poi ho tolto i gambi più duri e grossi e ho spezzettato a mano le foglie nel mortaio; ho aggiunto uno spicchio di aglio tagliato a tocchetti e del peperoncino fresco appena colto (evviva l’orto di mio suocero!). All’aglio ho tolto l’anima dato che a crudo è abbastanza indigesto e di peperoncino ne ho aggiunto meno della metà: ho avuto paura dell’eccesso di piccante!
Una volta terminata questa fase preparatoria mi sono rimboccata le maniche…..e ho iniziato a pestare energicamente col pestello aggiungendo un po’ di olio a filo (sempre extravergine di oliva). Non nascondo che è stata una faticaccia notevole per essere domenica mattina! La cosa positiva è che in ogni caso si tratta di un ottimo esercizio per tonificare le braccia (anche se la mano mi ha fatto male anche lunedì!).
Comunque, dopo circa 40 minuti di pestaggio furibondo si ottiene una bella salsina densa e profumata. Voilà!




Una volta preparato il pesto di rucola mi è sorta la domanda: “E ora che ci faccio?” ….Ottima per condire una pasta fredda, ma non avevo voglia di pasta; così ho deciso di preparare dei crostini sfiziosi con pesto di rucola (appunto) e pomodori secchi sott’olio…una goduria!



Inoltre ho usato il pesto come accompagnamento per delle semplici bistecchine di maiale. Purtroppo non avendo il barbecue mi sono arrangiata con una cottura alla griglia (anche se i risultati non sono gli stessi)….ecco perché un pesto di rucola come questo può ravvivare anche una semplice fettina!
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo alla simpatica raccolta di Ale, Serena e Claudia dal titolo "Che pesto ti frulla?"

sabato 18 settembre 2010

La mia prima volta

Mettiamo subito in chiaro le cose: io NON sono una cuoca! E nemmeno pretendo di diventarlo! Tuttalpiù posso provare a cucinare... perché? Perché mi piace provare cibi nuovi e soprattutto perchè io adoro mangiare, anzi, io adoro mangiare bene! Certo, questo non implica dover andare tutti i giorni al ristorante (anche se sarebbe bello!). Purtroppo il mio lavoro ha comportato una certa deformazione professionale: fare il chimico vuol dire anche venire a conoscenza di tante schifezze che vengono deliberatamente inserite in ciò che mangiamo anche solo per migliorarne l’aspetto. Tutto questo mi ha reso spesso diffidente verso piatti pronti, cibi conservati e in generale verso la produzione industriale di alimenti e mi ha spinto sempre di più ad avere maggiore attenzione per la qualità degli ingredienti, per i metodi di cottura… insomma per tutto quello che riguarda la cucina!
L’idea di questo blog nasce dalla voglia di condividere le mie sperimentazioni culinarie (sul risultato non assicuro niente!) e gli aspetti chimici a loro connesse.. perché, in fondo, lavorare in cucina è come stare in un laboratorio chimico!

Ok... Il primo piatto che ho preparato è una cosa molto semplice, veloce, fresca e che può essere preparato anche il giorno prima, adatta anche in caso di pranzi e cene informali a buffet: “orecchiette estive”.
Per 2 persone ho usato circa 200 g di orecchiette, dato che sarebbe stato un piatto unico (se si ha intenzione di mangiare anche il secondo forse è meglio diminuire un pochino le dosi!), una confezione di fiocchi di latte, una decina di funghi champignon, pomodorini Piccadilly, una manciata di pinoli (anche se nella foto non si vedono assicuro che ci sono) e olive nere denocciolate a piacere.
Ho messo a bollire l’acqua per la pasta e nel frattempo ho lavato e asciugato pomodorini e funghetti, che poi ho tagliato rispettivamente a tocchetti e a rondelline sottili. Per quanto riguarda i pomodori non elimino mai semi e acqua interna, sia perché sono pigra (!!!), sia perché in una pasta fredda un pò di liquido aumenta il condimento senza aggiungere troppo olio. Inoltre l’acidità del pomodoro aiuta a non far annerire i funghetti!
Una volta mescolati in una ciotola pomodori, funghi e pinoli ho aggiunto le olive tagliate a rondelle e i fiocchi di latte e ho condito il tutto con un filo di olio (sempre extravergine di oliva), sale, pepe e abbondante origano. Io ho aggiunto di quello fresco appena colto dal giardino ma va benissimo anche quello secco!
Una volta cotte le orecchiette, le ho scolate e le ho passate sotto l’acqua fredda per fermare la cottura e poi le ho mescolate con il condimento.
Secondo me è meglio lasciare insaporire il tutto in frigo per almeno 30 minuti ma se avete fame il piatto è subito pronto!